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Rogue One A Star Wars Story: come sono stati realizzati i volti in CGI [ATTENZIONE, SPOILER]

Rogue One A Star Wars Story è l’attesissimo film uscito nella scorsa settimana con grande apprezzamento da parte della critica e del pubblico. Per la prima volta arriva un film stand-alone all’interno della famosissima serie ideata originariamente da George Lucas. Nonostante questo, tuttavia, il regista Gareth Edwards ha voluto recuperare del materiale dall’Episodio IV, Una Nuova Speranza, in modo da rendere alcune scene di Rogue One il più credibili possibile.

In Rogue One ci sono almeno quattro personaggi realizzati in grafica computerizzata attraverso materiali provenienti da una Nuova Speranza, come il Governatore Tarkin. Nel film del 1977, infatti, questo personaggio era interpretato da Peter Cushing, attore britannico morto nel 1994. Ma la presenza di Tarkin era cruciale per le vicende narrate da Rogue One, che ricordiamo essere un prequel rispetto a Una Nuova Speranza.

Per riprodurre Tarkin sono state usate avanzate tecniche di performance capture per quanto riguarda la produzione delle espressioni facciali, mentre la pelle del defunto attore è stata riprodotta con una texture realizzata digitalmente. Il lavoro più difficile in questo processo è quello che riguarda l’applicazione della luce, con gli artisti che hanno dovuto adattare la luce digitale a quella reale presente nel resto della scena.

Ma la feature digitale più sorprendente in assoluto riguarda la presenza di Garven Dreis e Jon Vander, i famosi Capo Rosso e Capo Oro di Una Nuova Speranza, anche all’interno del nuovo Rogue One, nello specifico nella spettacolare battaglia di Scarif. I due sono veramente molto simili rispetto agli attori originali al punto che è praticamente impossibile distinguere la loro natura digitale anche per lo spettatore più attento.

Capo Rosso e Capo Oro

Capo Rosso e Capo Oro in Star Wars: Una Nuova Speranza

Gareth Edwards ha rivelato in un’intervista a RadioTimes di essere riuscito a ricostruire i due partendo da sequenze di Una Nuova Speranza mai distribuite pubblicamente e ritrovate allo Skywalker Ranch durante la fase di ricerca propedeutica alla realizzazione del film.

“Andavamo in giro alla ricerca di vecchi modellini del Millennium Falcon o delle prime giacche di Han Solo quando ci siamo imbattuti in alcune videocassette”, ha detto Edwards. “Ma che film saranno questi? Oh, è proprio Star Wars”.

Edwards dice che quelle videocassette non sono state utilizzate in seguito perché non digitalizzate. Ma si trattava di negativi originali di Una Nuova Speranza con scene inedite con i due piloti, poi tagliate nella versione finale del film. Le scene in questione riguardavano proprio la storica battaglia finale alla Morte Nera.

A quel punto Edwards ha cercato di capire come recuperare quelle immagini e inserirle in Rogue One. Con l’aiuto della Industrial Light and Magic, ovvero la società che si occupa di tutti gli effetti speciali dei film di Star Wars, Edwards ha ritagliato i due per inserirli all’interno dei cockpit delle navi spaziali di Rogue One.

Un lavoro notevole, anche perché poteva essere realizzato in molto meno tempo ricorrendo a nuovi attori. Ma così si sarebbe perso una parte del fascino rispetto alle origini della serie. Per i fan è un piacere rivederli anche perché i due morirono proprio nella battaglia di Yavin alla Morte Nera alla fine di Una Nuova Speranza.

Naturalmente non tutti noteranno la presenza di Garven Dreis e Jon Vander, ma questa è una delle tantissime citazioni ai vecchi Star Wars che gli autori di Rogue One hanno inserito nel film come dedica agli appassionati della saga. Per la prima volta abbiamo un film di Star Wars non raccontato dalla prospettiva di uno dei membri della famiglia Skywalker, ma questo non vuol dire che Rogue One non sia uno Star Wars, anzi l’obiettivo con questo film è proprio quello di catturare la vera essenza di Star Wars.

“Durante la prima mondiale di Rogue One a Los Angeles c’è stato un grande applauso improvviso”, ha detto Edwards nell’intervista, riferendosi alla scena con i due piloti dell’Alleanza Ribelle. “È stato l’unico momento della proiezione in cui ho alzato i pugni al cielo”.

Autore: GAMEmag – Videogames

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