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ITALIA: è giunto il tempo di cambiare

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Demografia e mercato del lavoro sono gli elementi che meglio testimoniano le problematiche strutturali del nostro paese. E’ in gioco il nostro futuro. Occorre intervenire prima che sia troppo tardi. Anche se forse già ora è MOLTO tardi, ma qualcosa si può ancora fare….

Eccolo qui, l’annuario ISTAT, il documento che fa un’istantanea al nostro Bel Paese. E’ sempre interessante darci una lettura, anche per renderci conto dove viviamo, dando una rapida visione al documento di Sintesi. 
I dati a disposizione dell’utente sono veramente tanti. Interessantissima l’infografica ed i documenti che troverete CLICCANDO QUI. 
Io però voglio focalizzarmi ancora una volta su alcuni dati che considero molto importanti sopratutto per valutare le potenzialità di crescita ed il reale stato di salute dell’Italia.

DEMOGRAFIA e LAVORO

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Al 31 dicembre 2015 la popolazione residente in Italia è di 60.665.551 persone, oltre 130 mila in meno rispetto all’ inizio dell’anno. Nel 2015 la differenza fra le nascite e le morti si conferma negativa (-95.768 nel 2014 e -161.791 nel 2015), mentre le iscrizioni anagrafiche riescono solo in minima parte a contenere il declino, il saldo con le cancellazioni, infatti, è positivo, ma di lieve entità (+31.730).
Il calo riguarda la popolazione di cittadinanza italiana (-141.777), al contrario quella straniera aumenta di 11.716 unità. (ISTAT) 

E’ evidente che la popolazione sta scendendo, meno nascite, meno forza lavoro, popolazione che invecchia. Non un bel biglietto da visita per un paese già in grossa difficoltà e con un welfare sempre più pesante. E con un debito pubblico progressivamente in crescita costante.
Però attenzione, andiamo a vedere la partecipazione al mercato del lavoro della popolazione residente. I dati di questa infografica presa dal report ISTAT  e mettono a nudo una drammatica realtà.
Su una popolazione di oltre 60 milioni di persone, solo il 37% lavora, quindi circa 22 milioni, e questi 22 milioni sono quelli che devono generare il polmone di denaro necessario per pagare debito, pensioni, interessi, costi pubblici.

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Quindi popolazione che invecchia e malgrado questo…meno occupazione.
Forse adesso vi è chiaro perchè continuo a ripetervi che in Italia ci sono dei problemi strutturali che vanno oltre alla semplice esigenza di avere un PIL con segno positivo. Bisogna cercare di CREARE un futuro al nostro paese. E il futuro deve per forza di cose passare tramite un grafico (qui soopra illustrato) che cambia fisionomia. E per cambiare bisogna avere il coraggio di “cambiare” sul serio.
Buon anno a tutti.

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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