La storia dei videogiochi lo identifica come ‘il papà di Pac-Man’. Masaya Nakamura, infatti, aveva fondato Namco nel 1955 ed era stato uno dei principali protagonisti della crescita del settore videoludico negli anni ’80 e ’90. Come direttore di Namco all’epoca viene considerato come l’artefice del successo della società e il ‘papà’ del celebre gioco in cui si mangiano i fantasmini, effettivamente sviluppato da Toru Iwatani nel 1980.
Masaya Nakamura è morto a 91 anni lo scorso 22 gennaio, come ha annunciato nella giornata di ieri Bandai Namco. Pac-Man venne commercializzato in Giappone il 10 maggio 1980 con il nome di Puckman, poi trasformato in Pac-Man in concomitanza del lancio negli Stati Uniti. Ancora oggi è considerato come uno dei giochi più rappresentativi dell’intero settore.
L’idea alla base di Pac-Man, ovvero la simpatica sfera gialla che va in giro per labirinti a mangiare frutta e fantasmini, è nata da una pizza alla quale era stata mangiata una fetta. Il giocatore deve raccogliere delle piccole sfere che si trovano a terra nei tunnel del labirinto e non farsi toccare dai fantasmi, che può mangiare solo dopo aver ingurgitato le cosiddette pillole speciali che si trovano agli angoli dei livelli di gioco.
Pac-Man è il videogioco maggiormente installato nelle sale giochi di tutto il mondo e occupa un posto decisamente rilevante nella cultura giapponese, e non solo. Grazie a questo Iwatani è entranto nel Guinness dei Primati. Nel 2015 Pac-Man ha compiuto 35 anni. “In quell’epoca non c’erano giochi per tutti e tantomeno per donne”, affermò Iwatani, che nel 2015 è apparso nella commedia fantascientifica Pixels, “io volevo qualcosa che fosse comico e potesse andare bene anche per loro”.
Il nome Pakku-Man, invece, deriva da “paku-paku”, espressione onomatopeica che ricorda il suono emesso dalla celebre pallina gialla mentre ingurgita le sfere. Ma all’approdo in occidente venne modificato perché “Puckman” rimandava alla nota parolaccia che inizia per “f”.
Nakamura è stato insignito dell’Ordine del Sol Levante da parte del governo giapponese per i suoi servizi per l’industria dei videogiochi. I suoi funerali verranno gestiti in forma privata, ma ci sarà un memoriale pubblico a cui potranno partecipare tutti i sostenitori di Nakamura.
Autore: GAMEmag – Videogames