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I 7 trend più rilevanti emersi al GDC 2017

[HWUVIDEO=”2302″]Game Developers Conference: ecco com’è[/HWUVIDEO]

Alcuni titoli eSport diventano sempre più popolari, coinvolgendo masse di giocatori considerevoli: si pensi a League of Legends, mentre DOTA 2 e Counter-Strike Global Offensive sono i due giochi più giocati su Steam. In grande ascesa anche Overwatch di Blizzard

Il Game Developers Conference rappresenta il più importante evento dell’anno per gli sviluppatori di videogiochi. 5 mila sviluppatori convergono al Moscone Center di San Francisco dove si discute delle ultime tendenze nel mondo della tecnologia e dello sviluppo di videogiochi. Sulle sfide e sulle opportunità, che in questa edizione convergono in maniera importante sulle nuove tecnologie di realtà aumentata e, soprattutto, di realtà virtuale.

Un trend che si iscrive all’interno della continua progressione a cui sta andando incontro il PC gaming, con aspetti in grande risalita, legati agli eSport oltre alle già citate AR e VR. Complessivamente abbiamo oltre 200 milioni di giocatori che hanno installato una GeForce nel loro computer, mentre il numero di utenti di Steam è aumentato di 4 volte negli ultimi 5 anni. I giocatori di MOBA nel mondo sono oltre 100 milioni, con un raddoppio di giocatori verificato negli ultimi anni. C’è poi tutto il mondo dello streaming e di Twitch, con 600 milioni di spettatori: in un giorno vengono consumati complessivamente flussi video che richiederebbero 10 mila anni per poter essere visti nella loro interezza.

Lo streaming dei contenuti in diretta, come vedremo anche nelle pagine successive, e gli eSport moderni richiedono nuove piattaforme tecnologiche e allo stesso tempo conferiscono nuove opportunità di visibilità e monetizzazione, che i principali protagonisti dell’ecosistema del PC gaming devono cogliere. Certi personaggi degli eSport sono diventati popolari come, e forse più, di personaggi del mondo dello sport tradizionale. La TV si è trasformata in Twitch, e lo sport tradizionale conseguentemente in eSport. Inoltre, alcuni titoli eSport diventano sempre più popolari, coinvolgendo masse di giocatori considerevoli: si pensi a League of Legends, mentre DOTA 2 e Counter-Strike Global Offensive sono i due giochi più giocati su Steam. In grande ascesa anche Overwatch di Blizzard.

In fatto di hardware, negli ultimi 12 mesi a conquistare posizioni è stata soprattutto la nuova serie 10 di NVIDIA GeForce. Il produttore americano annuncia 1,5 miliardi di ore giocate con le schede della famiglia GeForce GTX 10, un incremento nel volume di download dei driver di tre volte. Un miglioramento che è dovuto anche alle DirectX 12, le quali sono state in grado di mettere nelle mani degli sviluppatori il pieno potenziale delle GPU moderne.

NVIDIA GeForce GTX 1080 Ti

Jeff Brown di NVIDIA ha paragonato le DirectX 12 alla guida di un’auto sportiva. Se si abilita il controllo di trazione, la frenata assistita e lo sterzo assistito tutto sarà più facile, come sviluppare con API a basso livello come le DirectX 12. Nel caso delle precedenti generazioni di librerie grafiche, invece, è come se si guidasse senza assistenza alla guida, tutto era più difficile. Con un impatto, ovviamente, anche sulle prestazioni. Tutto questo è possibile grazie all’Asyncrhonous Compute intrinseco nelle DX 12, così come la capacità si sfruttare i tanti core della CPU per gestire separatamente le operazioni di grafica, general computing e di copia.

In precedenza si perdevano molte opportunità a livello di gestione e sicronizzazione del buffer di rendering, si gestivano in maniera inefficiente i vari core della CPU e non si sfruttava completamente l’architettura avanzata delle recenti GPU. Grazie al fatto che la CPU viene gestita indipendentemente dalla GPU si può determinare con maggiore facilità cosa ha causato un crash e si ottiene un troughput ottimizzato insieme all’async compute.

L’annuncio al GDC che ha fatto più rumore è sicuramente quello della nuova GeForce GTX 1080 Ti. Basata sulla stessa GPU di Titan X, GP102, diventa sostanzialmente il nuovo top di gamma per NVIDIA. Le due schede condividono lo stesso numero di Cuda Core, mentre la 1080Ti paga qualcosa in termini di ROP, Streaming multiprocessor e memoria video complessiva, recuperando dal punto di vista della bandwidth. Verrà venduta a un prezzo molto conveniente, di 699 dollari negli Stati Uniti e di 834 euro in Italia. Altri dettagli sulla nuova scheda NVIDIA si trovano qui.

Autore: GAMEmag – Videogames

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