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Energia

Monitoraggio Attività AEEGSI – Anno 2016

Archiviato il 2016, è tempo di bilanci (energetici…ah-ah…battutona).

L’Autorità quest’anno, ed in particolar modo a dicembre, ha “sballato”, superando non solo la soglia psicologica dei 700/atti/anno, ma sfondando anche quella  degli 800!

Di questi, ben 127 (il 15,4%) sono stati approvati nel solo mese di dicembre che, così, diventa immediatamente il mese a maggior “intensità regolativa” di sempre.

Per essere esatti, 824, ovvero ben 2,25 atti/giorno (sabati e domeniche incluse!) o 3,75 atti/giorno (considerando 220 gg lavorativi). Tanto per fare dei confronti, nel 2015 gli atti totali erano stati “solo” 668, mentre nel 2014 la miseria di 654; tra il 2016 ed il 2015, quindi, c’è stato un incremento del 23% del volume di attività dell’AEEGSI.

Non c’è che dire! Un modo più che  degno di festeggiare i 20 anni di onorata attività!

In generale, l’AEEGSI in questo 2016, rispetto anche al 2015, si è concentrata maggiormente sulle delibere, che nel mix pesano per ben il 91% (87% nel 2015), e meno sulle consultazioni, che scendono dal 9% del 2015 al 5% del 2016 (in valori assoluti: 43 DCO nel 2016 Vs 57 nel 2015).

Per quanto riguarda i settori, vale la regola che il primo amore non si scorda mai, dato che a farla da padrona è – come sempre – l’energia elettrica con 292 atti, pari al 35% , seguita a una certa distanza dal gas con 199 atti (24%) e dal sistema idrico con 109 atti (13%).

Focalizzandoci sulle sole delibere (che come abbiamo visto pesano il 91% del totale), possiamo dire che  – con qualche approssimazione – che circa la metà del lavoro dell’AEEEGSI nel 2016 è stato dedicato alla regolazione di settore pura: 412 delibere – ovvero il 55%  delle delibere e il 50% del totale –  è di tipo regolatorio (R). Del tempo restante, una buona parte è dedicata ad attività di enforcement della regolazione (delibere E, 101, pari al 13%) e a procedimenti sanzionatori (delibere S, 97 pari al 13%).

E per il 2017, cosa dobbiamo aspettarci?

Beh, casomai dovesse arrivare anche il settore dei rifiuti urbani e assimilati (cosa che come cittadino mi auguro!), non c’è che un imperativo: Sfondare quota 1.000!!!!

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