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sviluppatori Android possono ora porre delle restrizioni all’installazione delle proprie app dal Play Store

Lo scorso week-end le installazioni dell’applicazione Netflix dal Play Store sono state interrotte su tutti gli smartphone e i tablet dotati di una custom ROM e aventi i permessi di root sbloccati. Attraverso un aggiornamento della Play Console, Google ha reso il caso isolato di Netflix in potenzialmente un qualcosa di estremamente diffuso nel prossimo futuro.

In particolare, Google adesso permette agli sviluppatori di app e giochi Android di porre delle restrizioni all’installazione delle proprie app per tutti quei smartphone e tablet che non superano le analisi del Safety Net. Ciò significa che gli smartphone aventi i permessi di root sbloccati oppure hanno flashato una custom ROM potrebbero subire delle limitazioni.

Al Google I/O 2017 nessuna menzione delle restrizioni del Play Store

Stranamente, nonostante durante il Google I/O 2017 sono state annunciate alcune novità per la Play Console, questa novità non è stata nominata. La sua scoperta è avvenuta grazie a una serie di segnalazioni degli sviluppatori e alla documentazione presente online.

Questo genere di restrizioni può tornare utile tuttavia solamente ad alcune categorie di applicazioni, come ad esempio quelle che permettono lo streaming multimediale di contenuti protetti dai diritti d’autore (vedi Now TV, Spotify, Infinity ecc..).

Chiaramente nel caso a un’applicazione venga applicata una restrizione, questa funzionerà solamente nella versione disponibile sul Play Store. Utilizzando servizi quali APK Mirror per il download delle app e installandole poi manuale, si riuscirà ad aggirare questo genere di restrizioni.

Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare di dare un’occhiata al nostro approfondimento su come Google ridurrà il consumo di batteria sulla versione stabile di Android O.

VIA

Autore: Lorenzo Spada Android Blog Italia

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