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Autore A Way Out: le console sono una palla al piede perché ferme a 5 anni fa

A Way Out è stato uno dei giochi in assoluto più acclamati al recente E3 grazie alle promesse fatte in termini di innovazione. Si tratta di un progetto molto particolare, portato avanti dal team svedese Hazelight Studios sotto l’egida di Electronic Arts, perché vuole raccontare la storia in una maniera inedita, con un nuovo tipo di gioco co-op in split screen.

A Way Out

Stanno facendo discutere molto le dichiarazioni di Josef Fares, co-autore di A Way Out e fondatore di Hazelight, concesse a Engadget a margine dell’E3. “Volete che vi dica la verità? Questa macchina non è così potente come pensate!” ha detto Fares facendo riferimento alla PS4 su cui girava il gioco. “È come un PC di 5 anni fa. Se le console fossero potenti come i PC più moderni avremo giochi completamente diversi. La maggior parte del tempo degli sviluppatori oggi si perde per cercare di far girare i giochi sulle console”.

Dichiarazioni certamente atipiche per quello che resta un partner di Electronic Arts, nonostante a Way Out sia nato come un progetto indipendente. Per questo motivo incontra una serie di difficoltà nella produzione, come, appunto, lo sviluppo multi-piattaforma o, ancora, il motion capture. Pochi giochi indie, infatti, possono vantare animazioni in motion capture, ma da questo punto di vista A Way Out costituirà un’eccezione. Fermo restando che la produzione mantiene l’approccio artigianale, con lo stesso Fares che ha prestato le sue movenze a uno dei protagonisti, Leo.

Josef Fares

Josef Fares

In precedenza, Hazelight ha collaborato con Starbreeze allo sviluppo della toccante avventura Brothers: A Tale of Two Sons. La storia di A Way Out ha inizio all’interno di un carcere e seguirà le vicende di Leo e Vincent, due galeotti intenzionati ad evadere. I due uomini si conoscono appena, ma dovranno fidarsi l’uno dell’altro per riuscire a scappare dalla struttura dove si trovano rinchiusi. Il tratto caratteristico dell’esperienza si lega alle dinamiche cooperative, dal momento che gli eventi andranno condivisi con un amico, davanti allo stesso televisore oppure online.

In determinate situazioni di gioco l’azione su schermo viene suddivisa a metà e ciascun giocatore può vivere gli eventi da una prospettiva peculiare Una scelta senza precedenti riguarda le tempistiche e i ritmi incrociati della narrazione. In specifiche fasi uno dei due giocatori potrà muoversi a piacimento per lo scenario, mentre l’altro sarà coinvolto in una scena d’intermezzo.

Autore: GAMEmag – Videogames

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