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LiquidSky 2.0 porta qualsiasi videogioco PC su qualsiasi dispositivo Android

LiquidSky 2.0 è da oggi disponibile su Google Play Store in versione beta, con la promessa di consentire all’utente di giocare a qualsiasi titolo su qualsiasi dispositivo Android sfruttando le magie concesse dal cloud. Volete giocare a Grand Theft Auto 5 sul vostro Galaxy S8? Si può fare. Oppure volete “fraggare” i vostri amici ad Overwatch su qualsiasi tablet Android? Si può fare pure.

LiquidSky offre ad ogni utente una sorta di PC virtuale in cui scaricare giochi o accedere alle proprie librerie di parecchi negozi, come Steam, Humble Bundle, GOG, Origin, Blizzard, e non solo. L’utente potrà giocare a qualsiasi titolo, partendo dalle vecchie avventure ad 8-bit fino ad arrivare ai blockbuster Tripla A sulle piattaforme con Android che, naturalmente, non hanno la potenza necessaria per processare i titoli più moderni (né sono compatibili).

L’aggiornamento a LiquidSky 2.0 porta la versione di Android in pari con quella per Windows. Per il suo funzionamento l’app utilizza l’infrastruttura in cloud pubblica di IBM, sfruttando i data center dislocati in tutto il mondo scalando in tempo reale in base all’effettiva richiesta da parte degli utenti. Questo approccio sistema i problemi di scalabilità di cui hanno sofferto servizi come OnLive negli anni passati, quando cercavano di offrire gaming on demand sul cloud.

Senza un sistema di cloud globale scalabile già consolidato, OnLive aveva la necessità di acquistare, installare e configurare server in tutto il mondo per ogni area coperta. Un approccio chiaramente non sostenibile che ha costretto la compagnia a chiudere il servizio nel 2015. Senza il supporto di un’infrastruttura in cloud performante è facile verificare un aumento considerevole nella latenza, quando invece è fondamentale che resti bassa per mantenere giocabile ogni titolo.

OnLive è forse arrivato troppo presto, e adesso LiquidSky vuole colmarne la mancanza. Rispetto ad altri servizi concorrenti l’accesso al servizio è gratuito con l’obbligo di visualizzare dei banner pubblicitari. Chi volesse rimuoverli può farlo acquistando crediti o pagando un balzello mensile (circa 20 dollari). Essendo un servizio in streaming la società consiglia l’uso di connessioni Wi-Fi da 5 GHz o, se connessi alla rete cellulare, di agganciare almeno il segnale 4G.

Occhio al traffico dati però, visto che una sessione di streaming prolungata potrebbe non faticare troppo per consumare il vostro intero bundle mensile!

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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