Categorie
Economia

Entrate tributarie: 1,7 mld in piu’ nei primi sei mesi dell’anno

Un gettito con i fiocchi quello registrato dal Mef nei primi sei mesi dell’anno: ben 205.168 ,ilioni di entrate tributarie tra gennaio e giugno, in aumento dello 0,8% (+1.7 miliardi di euro) rispetto agli stessi mesi del 2016. I due periodi, spiega una nota diffusa dal ministero di via XX settembre guidato da Pier Carlo Padoan, non sono immediatamente confrontabili, perchè il risultato del primo semestre 2017 è stato influenzato dalla proroga dei termini di versamento di una serie di imposte e tributi, nonchè dalla contabilizzazione nelle entrate del mese di luglio di altri versamenti. Al netto di queste proroghe e e della nuova modalità di pagamento del canone Rai in bolletta, la crescita delle entrate tributarie risulta pari a +1,5%, in linea con gli andamenti registrati nei mesi precedenti.

Gettito Irpef in crescita del +2,7%
Il dato è nettamente in positivo anche per quanto riguarda altre voci di gettito, come le entrate Irpef, che ammontano a 88.736 milioni di euro, in crescita di 2.341 milioni di euro (+2,7%) per effetto principalmente dell’andamento positivo delle ritenute da lavoro dipendente e da pensione (+1.218 milioni di euro, +1,6%). Il risultato, si legge nella nota del Mef, riflette anche gli effetti di alcune misure della Legge di bilancio 2017 che alleggeriscono il carico tributario e rifucono il gettito Irpef. In particolare, l’aumento delle detrazioni per i pensionati di età inferiore a 75 anni, equiparate a quelle previste per i pensionati di età pari o superiore ai 75 anni e le revisioni al regime della tassazione dei premi di produttività.

Riapre per un anno la voluntary disclosure, obiettivo 2 miliardi

Ires in controtendenza
In controtendenza invece il gettito Ires, per il quale le Entrate registrano una diminuzione di 543 milioni di euro (-5,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato risente anche dell’introduzione di importanti provvedimenti previsti dalle leggi di stabilità di questi ultimi anni, tra cui la razionalizzazione dell’aiuto alla crescita economica, la riduzione dell’aliquota da 27,5 a 24 punti percentuale e la maggiorazione degli ammortamenti, la deducibilità della svalutazione e delle perdite sui crediti degli enti creditizi finanziari e imprese di assicurazioni. Sempre sul fronte delle imposte dirette, al gennaio-giugno 2017 ha contribuito anche la voce voluntary disclosure, introdotta per favorire laregolarizzazione di capitali finora non dichiarati al Fisco, che ha fatto registrare versamenti per 422 milioni di euro, ampiamente al di sotto delle aspettative del Tesoro.

«Con lo split payment aumenta la compliance»

Gli effetti dello split payment sul gettito Iva
Sempre nel primo semestre, le entrate dovute al pagamento dell’Iva sono state pari a 56.154 milioni di euro con un incremento di 2.447 milioni di euro (+4,6%). L’andamento risulta positivo sia per la componente dell’Iva sugli scambi interni (+2,7%) sia per quella sulle importazioni (+20,3%). Il gettito dell’Iva sugli scambi interni riflette per 5 miliardi di euro l’applicazione del meccanismo dello splitpayment.

Lieve arretramento per la lotta all’evazione
Sul fronte della lotta all’evasione, le entrate derivanti dall’attività di accertamento e controllo, riferite solo ai ruoli dei tributi erariali, si sono attestate a 4.244 milioni di euro e presentano una lieve variazione negativa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-46 milioni di euro, pari a -1,1%). In calo di 80 milioni di euro anche il gettito derivante dai giochi, che si attesta nei primi sei mesi a 7 miliardi di euro

© Riproduzione riservata

Argomenti:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.