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CD Projekt: sviluppo di Cyberpunk 2077 troppo difficile e morale basso

I dirigenti di CD Projekt RED sono intervenuti in prima persona dopo che una serie di recensioni negative su Glassdoor ha instillato dei dubbi circa il morale del team di sviluppo che sta lavorando sul lungamente atteso Cyberpunk 2077, per la prima volta rivelato nel 2013. Su Glassdoor gli impiegati e gli ex impiegati di un’azienda anonimamente recensiscono le aziende e i loro superiori.

“Recentemente è possibile che vi siate imbattuti in informazioni a proposito del morale dello staff”, affermano in una dichiarazione congiunta il co-fondatore di CD Projekt RED Marcin Iwinski e il direttore dello studio Adam Badowski. “Normalmente evitiamo di commentare le recensioni sull’azienda su spazi come Glassdoor, ma questa volta, specialmente alla luce del fatto che non comunichiamo niente su Cyberpunk 2077 da molto tempo, e delle preoccupazioni che questo suscita su alcuni giocatori, vogliamo elaborare alcuni concetti”.

Cyberpunk 2077

Secondo le recensioni in questione, la gestione di CD Projekt RED non sarebbe mirata mentre alcuni affermano addirittura che “parte della dirigenza odia i videogiochi”. Secondo queste recensioni, il personale lavorerebbe oltre gli orari di lavoro pattuiti, mentre gli stipendi sarebbero troppo bassi per la Polonia, nazione dove Cyberpunk 2077, così come era successo con The Witcher, viene sviluppato.

I commenti su Glassdoor sono anonimi, e questo rende difficile verificare l’autenticità delle recensioni, anche perché CD Projekt e altre recensioni più recenti stanno cercando di smentire le testimonianze più allarmanti.

Iwinski e Badowski sottolineano che lo staff è in numero maggiore, e che il fatto che ci siano state partenze in ruoli chiave dello studio non pregiudicherà la qualità del prodotto finale. CD Projekt sviluppa i suoi giochi secondo modalità che creano difficoltà anche importanti, “ma alla fine ne vale la pena”, scrivono i due dirigenti. “Nel 2015, quando rilasciammo The Witcher 3, lo studio si componeva di 200 sviluppatori. Da allora il numero di dipendenti è quasi raddoppiato, e stiamo ancora assumendo”.

“Stiamo lavorando per rendere RED un buon posto di lavoro, ma allo stesso tempo vogliamo rispettare una serie di valori che definiscono chi siamo e come facciamo le cose”, si legge ancora nella lettera. “Questo modo di fare i giochi non è da tutti. Spesso richiede degli sforzi in più per, potremmo dire, ‘reinventare la ruota’, anche se personalmente pensi che già funziona bene. Ma noi crediamo che ‘reinventare la ruota’ per ogni nuovo gioco è ciò che rende un gioco migliore. Sono questi i presupposti per creare innovazione e ci permettono di dire che abbiamo lavorato su qualcosa che merita realmente di guadagnare denaro”.

“Lo sviluppo di Cyberpunk 2077 sta progredendo bene, ma abbiamo bisogno di prenderci il tempo che serve. Il silenzio è il costo necessario per fare un grande gioco”.

Insomma, se Iwinski e Badowski vogliono che Cyberpunk 2077 mantenga o superi la qualità di The Witcher 3 non sarà necessario solamente avere un buon metodo, ma anche mantenere il morale del personale il più alto possibile.

Autore: GAMEmag – Videogames

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