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Mercati e FMI: tutti pronti per l’operazione “pollo allo spiedo”

Mamma mia. A volte sono veramente sorpreso dalle illuminanti conclusioni dei report redatti dalle menti dotte del FMI. O che sia una cosa voluta? Forse certi concetti vengono ribaditi proprio per creare un po’ di consapevolezza agli ignari investitori, drogati dalla liquidità e dal megatrend “long only” che promette di continuare imperterrito per un tempo indefinito.

Andiamo con ordine. Il FMI ha pubblicato il Rapporto sulla stabilità finanziaria globale. E proprio in questo report ci vengono svelate delle “realtà nascoste” che ci lasciano di stucco…

The October 2017 : Global Financial Stability Report (GFSR) finds that the global financial system continues to strengthen in response to extraordinary policy support, regulatory enhancements, and the cyclical upturn in growth. Global bank balance sheets are stronger because of improved capital and liquidity buffers, amid tighter regulation and heightened market scrutiny. However, some banks are still grappling with legacy issues and business model challenges, where progress has been uneven. The environment of continuing monetary accommodation—necessary to support activity and boost inflation—may lead to a continued search for yield where there is too much money chasing too few yielding assets, pushing investors beyond their traditional habitats. As the search for yield intensifies, vulnerabilities are shifting to the nonbank sector and market risks are rising. (Vedi il Report CLICCANDO QUI) 

Cavolo! Ma se faccio domanda al FMI come analista/economista/portaborse magari ho speranze! Scherzi a parte, non c’è veramente nulla di nuovo in questo report. O meglio nulla che il lettore di I&M non conosca ormai a memoria. Le politiche economiche di breve termine, creatrici di ricchezza artificiale e di liquidità, portano a un aumento dell’indebitamento delle famiglie e degli stati. E come ben sappiamo questo “doping” può inizialmente provocare un’accelerata della crescita e dell’occupazione, ma poi…questi miglioramenti sono strutturali oppure c’è il rischio di successiva instabilità?

Beh, cari amici lettori, questa volta è differente per certe dinamiche, in quanto mai si è visto un così invasivo interventismo delle banche centrali. Ma di certo questa volta NON è differente perché questa è la classica “debt deflation” (Irving Fisher docet) che si realizza in “chiave moderna”. Ne abbiamo parlato fino alla noia e non voglio tediarvi oltre. Ed è interessante leggere come il FMI nel report faccia più volte riferimento al fatto che questi incrementi del debito delle famiglie sono associati con crescenti probabilità di crisi finanziarie e recessioni.

Un monito che ovviamente non trova un collocamento spazio/tempo nel report, ma suona come un campanellino d’allarme.

Immagine anteprima YouTube

“Ricordati che devi morire”

Vero, ma si stanno accelerando i tempi.
Ed in questo report si denunciano la correlazione diretta tra l’aumento del debito privato e l’incremento di possibilità di crisi finanziarie.

Banalità, come banali sono le soluzioni che nemmeno vi cito, tanto sono sempre le solite ed utopiche (una tra tante, una migliore redistribuzione dei redditi. Perfetto, basta rimappare il software globale no?)

Ma tanto questi moniti oggi lasciano il tempo che trovano, perché per tutti questo è il mondo perfetto. Ma cavolo, perché non ci abbiamo pensato prima? Si potevano evitare tutte le crisi economico/finanziarie vista in passato! Ed invece abbiamo visto la Grecia, Lehman Brothers, E prima ancora la Russia, il Brasile, il Messico ecc ecc. Meglio tardi che mai! E difatti eccovi il grafico che darà ulteriore serenità agli investitoli iperbullish.

Comprate serenamente tutto quello che volete, tanto il futuro ci sorriderà. Tutto il globo, mano nella mano, non farà altro che andare meglio di quanto è andato sino ad adesso. Perfetta sincronia. Uno schema win-win che ormai non conosce fine e, se finirà, capiterà molto in là. Tanto che anche i più testardi orsi ormai hanno capitolato e si sono lasciati convincere.

With the momentum driving U.S. stocks to one record after another showing few signs of breaking, even a group of money managers ranked as the most skeptical are loading up on equities. That’s according to a weekly survey by the National Association of Active Investment Managers, which found them to be more than 90 percent long the market. They typically have a net short position averaging 93 percent, according to data going back to 2006. (Bloomberg

Evvai, facciamo tutti festa, orsi, tori, serpenti ed ogni altro tipo di bestiame. E festeggiamo il mercato che salirà ancora per molto tempo. Ah…dite che c’è il rischio che la festa ce la facciano a noi? Dite che questo ultimo grafico potrebbe essere un eccellente segnale “contrarian”: ma non fate i fessi. Il mercato può solo salire adesso! Tutti stanno comprando azioni e tutti gli indicatori sono positivi. Quindi…

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
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Autore: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts

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