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automobili Waymo non richiederanno intervento umano in caso di pericolo

I passeggeri di un’automobile a guida autonoma si comportano – per l’appunto – come passeggeri e non sarebbero in grado di reagire con la dovuta rapidità a situazioni pericolose. È quanto afferma Waymo, che è al lavoro per far sì che non sia necessario che un umano intervenga in situazioni di pericolo.

Fin qui, le automobili a guida autonoma di Waymo restituivano il controllo al conducente nel momento in cui si verificavano situazioni di potenziale pericolo. L’azienda ha però comunicato che non sarà più così, poiché diversi studi da lei condotti hanno evidenziato come i passeggeri non facessero caso alla situazione dell’automobile, concentrandosi invece su altre attività (per esempio utilizzando uno smartphone). Restituire il controllo improvvisamente a una persona che non è attenta a ciò che accade può portare a effetti disastrosi.

Al momento, l’azienda sta sviluppando un sistema per lasciare un minimo controllo ai passeggeri: ad esempio, ha inserito dei pulsanti per controllare la marcia e ha montato degli schermi sul retro dei poggiatesta per informare i passeggeri del perché delle azioni della vettura – un esempio è che l’automobile può essersi fermata per far attraversare dei pedoni.

Secondo John Krafcik, capo di Waymo, l’azienda sta studiando un sistema perché le vetture siano maggiormente utilizzabili in un contesto simil-taxi: la vettura viene chiamata e deve riconoscere il cliente, e potrà farlo anche se quest’ultimo non è più nel punto preciso dove è stata fatta la chiamata.

L’azienda sarebbe vicina al lancio commerciale delle sue automobili autonome, stando a quanto dichiarato da Krafcik, ma non si hanno informazioni più precise sulle tempistiche e le modalità.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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