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Videogiochi alle Olimpiadi: per presidente CONI “una barzelletta”

Author: GAMEmag – Videogames

La decisione del Comitato Olimpico Internazionale di considerare gli eSport alla stregua di attività sportiva ha aperto un ampio dibattito che non accenna a sgonfiarsi, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del CONI Giovanni Malagò alla trasmissione della Rai Che tempo che fa.

Al di là del fatto che in una trasmissione generalista di questo tipo viene usato un linguaggio adatto al cosiddetto “pubblico della strada”, ovvero a persone che probabilmente non si sono mai imbattute nei videogiochi e non hanno nemmeno chiaro il concetto di cosa il videogioco sia, questo veloce scambio di battute tra Malagò e il conduttore della trasmissione evidenzia un problema che comunque esiste.

I videogiochi veicolano una forte componente di sedentarietà che mal si adatta all’agonismo degli sport olimpici. Inoltre, il media nasce da un’ispirazione artistica piuttosto che competitiva: da questo punto ridimensionare il gaming a mero strumento di misura dell’abilità può essere considerato eccessivamente riduttivo.

Su questi temi va avanti il dibattito, che però nel caso di Malagò/Fazio sembra perdere molte sfaccettature importanti. “La verità è che nel mondo sono giocati da milioni di persone, soprattutto ragazzi”, ha detto Malagò. E poi: “è tutto sbagliato”, ma non si capisce bene a cosa si riferisca (nel video a 21:05).

“Visto che comunque sono delle competizioni, e visto che purtroppo ci sono dei denari sopra, è meglio normarli. Per cui nasce un problema di antidoping”. Al che Fazio, che ama dare un tono scherzoso alla sua trasmissione ma che tradisce qualche lacuna sul tema, ribadisce: “Doping per giocare a Super Mario?”

Naturalmente il presidente del CONI si riferisce all’esistenza di farmaci che aumentano la produttività, e stimolano concentrazione, la vigilanza e il livello di attenzione, dei quali abbiamo già parlato.

“Io non ho mai giocato e non so neanche come funziona, ma se lei gioca per tutta la notte e sta sveglio per tutta la notte, può esserci qualcosa che non va”, è la farraginosa spiegazione ‘tecnica’ di Malagò. “Detto questo, è una barzelletta che i videogiochi entrino nelle Olimpiadi”.

I nostri approfondimenti sul tema si trovano qui e qui.

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