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Bruciare vestiti H&M per energia pulita, accade in Svezia

Author: Manolo De Agostini Tom’s Hardware

Vestiti della catena H&M bruciati per dare energia a 150mila abitazioni. Non è l’idea di una persona che odia particolarmente seguire le mode, ma è quanto sta avvenendo presso la centrale elettrica di Vasteras, in Svezia. L’obiettivo del paese scandinavo è quello, entro il 2020, di abbandonare l’uso di fonti non rinnovabili e inquinanti – carbone, ecc. – per il proprio fabbisogno energetico.

Ne consegue quindi che le centrali elettriche devono trovare strade alternative per produrre energia, ed ecco l’idea di guardare alla produzione di H&M, quella fatta con materiali naturali. Non si tratta ovviamente di capi invenduti o perfetti, ma di scarti di produzione. L’azienda di abbigliamento svedese ha fatto sapere che non sarà bruciato alcun capo adatto all’uso, bensì quelli contaminati da muffe o non conformi ai parametri sul trattamento chimico dei tessuti.

h&m

Ovviamente non basteranno gli scarti della griffe scandinava per rendere la Svezia più ecosostenibile, ma servirà puntare sempre più su idroelettrico, eolico e nucleare. Il processo è già in corso, ma alcune municipalità usano ancora carbone e petrolio.

A Vesteras hanno deciso di virare sulla combustione di legno riciclato e rifiuti, inclusi i vestiti di H&M. Nel 2017, a oggi, sono state bruciate 15 tonnellate di vestiti, insieme ad altre 400.000 tonnellate di rifiuti vari raccolti nel paese o importati dal Regno Unito.


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Quanto ci piacerebbe bruciare qualche vecchio vestito… ma per ora ci accontentiamo di bruciare le essenze.

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