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Fujifilm: alla prova dei fatti tutte le ottiche Fujinon XF F2

Author: Le news di Hardware Upgrade

La piccola mirroless APS-C Fujifilm X-T20, con tutto il parco di ottiche fisse f/2: FUJINON XF18mm F2 R, FUJINON XF23 F2 R WR, FUJINON XF35mm F2 R WR, FUJINON XF50mmF2 R WR, FUJINON XF90mm F2 R LM WR: questo il materiale che ci ha fornito Fujifilm Italia per metterci alla prova con il progetto ‘Un mese senza zoom’, da cui è scaturito il nostro articolo tutorial “Muovi i piedi, non la mano. La potenza didattica degli obiettivi fissi“. L’occasione era ghiotta per metterli tutti alla prova.

Si tratta di ottiche che possiamo dividere in due famiglie diverse: da un lato i quattro ‘piccoli’ e decisamente solista il 90mm per qualità, ingombri, peso e prezzo, con un listino che passa i 900€.

Il giudizio su quest’ultimo è – dati di laboratorio alla mano – eccellente sotto ogni profilo. Se per le ottiche di focale inferiore un’apertura di diaframma pari a F2 può essere normale lo è decisamente meno per un 90mm, che sul formato APS-C delle Fujifilm X-Series ha una focale equivalente pari a 135mm. La nitidezza è altissima e praticamente costante a qualunque diaframma al centro del fotogramma, molto alta e con ottima tenuta fino a f/8 ai bordi. I 24 megapixel delle attuali mirrorless della gamma Fujifilm non riescono a metterlo in crisi, sarà interessante rimetterlo alla prova se – e quando – la risoluzione dei sensori dovesse aumentare.

A livello di vignettatura i risultati sono in linea, tanto che oltre f/4 non risulta nemmeno misurabile. Assenti praticamente anche la distorsione e l’astigmatismo. Unica pecca, come rilevato anche sui fratelli più piccoli, l’aberrazione cromatica, che è insignificante al centro ma che, ai bordi, cresce fino a diventare chiaramente visibile con ingrandimenti 100%.

Gli altri 4 obiettivi sono più omogenei tra loro come caratteristiche e destinazione d’uso, con un piccolo distinguo. Il 18mm F2 è una delle prime tre ottiche nate con il sistema mirrorless Fujifilm X alla presentazione di X-Pro1. Gli altri tre sono tutti molto più recenti e incarnano versioni più leggere, piccole e accessibili dei corrispettivi obiettivi con apertura F1.4. Sono tre ottiche ‘viaggio’, non solo per dimensioni e peso, ma anche per la presenza di guarnizioni e trattamenti in grado di renderli (come reso evidente dalla sigla WR nel nome) Weather Resistant.

Una caratteristica è comune ai cinque obiettivi: si tratta di ottiche della famiglia ‘R’ ossia dotate di ghiera fisica dei diaframmi sul barilotto.

Del giudizio del 90 millimetri abbiamo già parlato, passiamo ad analizzare il comportamento degli altri 4. A livello di vignettatura il 23mm, che è il peggiore del gruppo, perde meno di uno stop a tutta apertura e bastano due stop di chiusura per non vedere più nulla: su questo fronte quindi il comportamento è per tutti molto buono.

Interessante l’analisi della disotrsione: il 18mm è decisamente buono sotto questo punto di vista, mostrando solo una modesta distorsione a barilotto, fatto che per un grandangolare è da considerare davvero un ottimo risultato. Strano il 23mm, che mostra invece già distorsione a cuscinetto, tipica dei tele. I peggiori sono il 35mm e il 50mm. Non che la distorsione sia elevatissima in assoluto, ma dallo “standard” e da quello che per Fujifilm è un medio tele ci si aspetterebbe qualcosa di più. Da notare la distorsione è il difetto più facilmente correggibile e infatti se si scatta con l’opzione di correzione automatica (“Ottimizzazione Modulazione Obiettivo” nelle impostazioni) attivata non ci si accorge praticamente di nulla.

Analizzandoli in dettaglio, FUJINON XF18mm F2 R offre un nitidezza al centro è molto buona, mentre quella ai lati è sempre molto scarsa, come avevamo già sottolineato nella nostra recensione in accoppiata alla prima X-Pro1 da 16 megapixel. Ai bordi anche chiudendo il diaframma non arriva mai alla sufficienza. Decisamente elevati i livetti di aberrazione cromatica longitudinale: considerato che è un’ottica fissa, ci si aspetterebbe un comportamento migliore. Questi due tratti tradiscono forse il fatto che si tratta di uno dei più anziani obiettivi della famiglia.

FUJINON XF23 F2 R WR è caratterizzato da una nitidezza che al centro soffre alle alte aperture. Bisogna chiudere fino a f/4 per farlo lavorare bene, poi mantiene nitidezza anche ai diaframmi più chiusi (caratteristica che per un 35mm equivalente è quello che occorre).
Anche ai bordi bisogna diaframmare fino a f/4 per avere buona nitidezza. Ottimi diaframmi di lavoro f/5,6 e 8, a pari merito in termini qualitativi. Discreta la LCA.

FUJINON XF35mm F2 R WR è un buon obiettivo per il ritratto e il reportage. Molto nitido al centro anche alla massima apertura, e lavora molto bene a f/5,6 e f/8. Ai bordi la nitidezza non è mai eccezionale: per il ritratto importa poco, potrebbe rappresentare un disturbo in più in altre situazioni, ma il comportamento è nel complesso buono. L’aberrazione cromatica è abbastanza alta ai due diaframmi più aperti, decisamente migliore a partire da f/4.

FUJINON XF50mmF2 R WR mostra un comportamento simile al 35mm con maggiore nitidezza ai bordi. Anche in questo caso l’aberrazione cromatica è il difetto forse più evidente (assieme alla distorsione a barilotto abbastanza spiccata): vengono corretti in modo automatico dalla fotocamera e dai profili in post produzione, ma ci sono.

I test sulle mire ottiche vanno sempre a scovare il pelo nell’uovo, ai fini del nostro articolo, sul campo, le quattro ottiche si sono comportate in modo davvero egregio. In pratica è stato come avere in borsa un 18-50mm F2 di grande qualità, con la sola noia di dover cambiare obiettivo ogniqualvolta la focale non era quella più adatta alla situazione. A livello di ingombri un 18-50mm con apertura di diaframma fissa F2 – sottolineando che al momento non esiste – avrebbe avuto circa gli stessi ingombri totali e lo stesso perso delle quattro piccole ottiche, contando che uno zoom per reflex molto luminoso, come il Sigma 18-35mm F1.8 DC HSM, da solo pesa 810 grammi.

[HWUVIDEO=”2451″]Tutte le ottiche Fujifilm XF F2 alla prova[/HWUVIDEO]

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