Author: Lorenzo Spada Agemobile
Nonostante il Face ID abbia apportato, a detta di Apple, un livello di sicurezza molto più alto su iPhone X rispetto a quanto fa il Touch ID sugli altri iDevice, i problemi di gioventù legati a un software non perfettamente ottimizzato non sembrano mancare.
Un esempio lo troviamo con la funzionalità di acquisto familiare che permette di ricevere le richieste dei familiari per ottenere l’autorizzazione a consentire loro di installare app sui loro dispositivi iOS. Spetta all’organizzatore di famiglia approvare ogni richiesta. Ebbene, queste richieste, semplicemente accettabili con il Touch ID, non possono venir approvate con il Face ID.
Migliorie nella sicurezza ma peggioramenti nelle funzioni complementari di accesso
Mamma e papà possono ancora approvare le richieste sul download o sull’acquisto delle app dei loro figli con l’iPhone X, ma ciò richiederà ad ogni richiesta che l’organizzatore familiare inserisca la sua password completa dell’Apple ID. E in questi giorni, tali password potrebbero essere estremamente lunghe e faticose da digitare (cosa che però non accade).
Considerando che il Face ID può essere ingannato da un membro della famiglia che ha una forte somiglianza con il proprietario di iPhone X (situazione privata più di una volta in rete), Apple potrebbe non aver voluto correre il rischio che una figlia che assomigli a sua madre, o un figlio che è l’immagine sputata di suo padre, dirotti un’approvazione del Face ID e lo trasforma in una spesa sfrenata per lo shopping.
In attesa di saperne di più, magari con delle informazioni fornite direttamente dal colosso di Cupertino, vi vogliamo ricordare che il Face ID sarà parte integrante di tutti i nuovi iPhone e iPad Pro del 2018.