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VIX INDICE DELLA PAURA: LEMMINGS MOMENT!

Author: icebergfinanza Finanza.com Blog Network Posts

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Un momento, ALGO no se siente bien!

Algos, si gli algoritmi, l’altro ieri sono impazziti, come tanti lemmings si sono gettati tutti insieme dalla rupe!

Sono mesi che vi ripetiamo di stare lontani da ALCUNI fondi passivi, di stare lontani da questi mercati, è il momento dei fondi ALTERNATIVI, quelli buoni, quelli che sanno fare il loro lavoro. Ora non mancherà chi cercherà di suggerire che è stata solo una tempesta in un bicchiere d’acqua, che è l’occasione della vita per rientrare e via dicendo. Per carità, risalirà, è già risalito ieri, ma quello che è accaduto in questi giorni, resterà come una cicatrice enorme nella psicologia degli investitori.

Ve lo ricordate mister 50 Cent o il nostro eccentrico gestore di hedge fund, Michael Burry, interprete della Grande Scommessa, The Big Short, tutta gente che ha analizzato l’irrazionalità del mercato e pazientemente si è messa in attesa…

Da mesi i trader di Wall Street si arrovellano per capire chi sia il misterioso acquirente di coperture assicurative da milioni di dollari contro l’eventualità di un tracollo del sistema finanziario. Questo investitore, che prende regolarmente d’assalto un angolo semisconosciuto del mercato dei derivati e compra contratti quotati a mezzo dollaro, è stato soprannominato «50 Cent», dal nome del rapper americano famoso per il suo album Get Rich or Die Tryin’ (diventa ricco o muori nel tentativo).

Diversi banchieri e agenti di Borsa che conoscono bene il mondo delle contrattazioni sono convinti che 50 Cent viva ben lontano dalle strade di Lower Manhattan e puntano il dito su una società di investimenti britannica situata a pochi minuti a piedi da Buckingham Palace, a Londra, e il cui cofondatore ha donato parte della sua fortuna per restaurare un castello nel Nord dell’Inghilterra.

Sta facendo sistematicamente incetta di contratti derivati collegati a un indice noto come Vix, secondo quattro persone che lavorano nel reparto trading di banche molto attive sui mercati dei titoli. Questi contratti pagano premi nell’eventualità di un’impennata della volatilità, come potrebbe succedere, per esempio, nel caso di un tonfo del mercato azionario statunitense.

Bene loro hanno avuto pazienza e sono stati premiati, noi abbiamo pazienza e probabilmente verremo premiati, perché solo chi analizza la realtà, nel medio e lungo termine avrà ragione, nel breve spazio all’irrazionalità, alla follia demenziale pura, di un manipolo di psicopatici che vive di illusioni.

Il giallo di mister «50 Cent»: investe 120 milioni su un indice che non sale

E’ salito, eccome se è salito!

Come al mercato del pesce ora lo vendono tutti, tutti lo comprano, prima o poi vedremo esplodere qualche hedge fund o qualche commerciante alla fermata della chiamata di margine.

La testimonianza di un trader anonimo, apparsa su Zero Hedge è emblematica…

“Ho perso 4 milioni di dollari, 3 anni di lavoro e il denaro di altre persone …in un istante “

A noi questo non accadrà mai, non certo con i titoli più liquidi e sicuri al mondo a scadenza!

“1.5 milioni sono stati i capitali che ho raccolto da investitori che hanno creduto in me”. “Avevo una posizione di leva che ho usato per comprare ed era in calo dell’1% e ho pensato di poterla tenere(…) “La cosa triste è che sono stato un lungo sul VIX fino a un paio di giorni fa, ero sicuro che ci sarebbe stata una correzione, ma ogni giorno che passava la mia convinzione era vacillante, stupida, davvero folle, mi sento un pazzo .”

Questo è solo un esempio di come tanti piccoli psicopatici o pazzi, sono a piede libero li fuori nei mercati, tante bombe umane pronte a farsi esplodere.

Con il nostro Machiavelli di questi problemi non ne avrete mai!

Vi abbiamo indicato prima di molti ancora nel 2007 la strada per evitare il crollo dei mercati finanziari in seguito alla crisi subprime, le opportunità sui nostri titoli di Stato in seguito all’attacco speculativo del 2011 sul nostro Paese, l’incredibile opportunità del 2013 con il dollaro e i titoli di Stato americani, la rinascita ora l’ultimo traguardo.

Per dimostrarvi come questo mondo è totalmente fuori controllo vi invito a tenere ben a memoria la dimensione delle cifre, le scommesse che quotidianamente vengono fatte fuori dall’economia reale, che coinvolgono l’economia reale.

Borse, così «l’indice della paura» è diventato un mostro in poche ore

Ma come funziona questo trade? Gli strumenti per guadagnare sulla volatilità sono principalmente alcuni Etn (Exchanged trade notes) come lo XIV di Credit Suisse o lo SXVY. Come funzionano? Semplice: sono inversamente correlati al VIX. Ovvero quando la volatilità scende guadagnano, e negli ultimi anni hanno guadagnato tanto, ma quando invece questa ha un balzo storico come quello di ieri crollano a una velocità difficile persino da immaginare.

Prendiamo per esempio lo XIV, uno di questi Etn, creato da Credit Suisse: ieri da quota 115 è crollato a 32 nel dopo mercato. Credit Suisse pare ne abbia in portafoglio 550 milioni di dollari, anche se la banca svizzera ha dichiarato di essere completamente coperta dal rischio. Ma il rischio concreto ora è che lo XIV sia uno dei primi grandi Etn a dover essere liquidato.

550 MILIONI DI DOLLARI!!!!

Come spiega Larry McDonald, esperto di mercati finanziari, il balzo del VIX dell’agosto 2015 (pari al 45%, meno della metà di quello di ieri) costrinse gli Etn sulla volatilità ad acquistare 37 miliardi di dollari di future sul VIX per coprire le loro scommesse al ribasso. «Ma queste enormi cifre possono essere esacerbate in caso la liquidità scompaia». Se questa è stata la magnitudo nel 2015, con un balzo del Vix del 45% contro il 115% di ieri, cosa potrebbe essere accaduto nelle ultime ore? Mark Longo, ceo del centro studi di Chicago OptionsInsider.com, teme il peggio: «quando le cose vanno male questi “prodotti Frankestein” a leva rischiano di essere spazzati via». Bruciando miliardi.

37 MILIARDI DI DOLLARI!!!!

Oh si certo sono tutti coperti da rischio, ma il rischio non si dissolve nel nulla, qualcuno deve restare con il candelotto di dinamite in mano acceso, la storia si ripete, la creatività della finanza è la morte dell’economia.

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Chi invece è davvero terrorizzato è l’amministratore delegato della banca morta che cammina, si la nostra Deutsche Bank, che ha fornito al mercato su un piatto di bronzo, il terzo anno consecutivo in perdita.

Deutsche Bank va in rosso per il terzo anno di seguito 

Fin qui nulla di nuovo, lo sapete che non abbiamo fretta, la verità è figlia del tempo e Deutsche Bank verrà nazionalizzata.

Quello che ha noi interessa farvi notare che il colabrodo della Cannata, un cognome una garanzia continua a fare carne macinata da tutte le parti.

In questi anni segnati dalla crisi lo Stato italiano ha perso una cifra superiore a tre miliardi di euro in una serie di scommesse finanziarie ad altissimo rischioeffettuate con Deutsche Bank. È la conclusione che si può trarre dall’esame di una serie di contratti finanziari con caratteristiche molto particolari, chiamati in gergo derivati, stipulati fra i nostri governi e il colosso bancario tedesco a partire dal maggio 2004. Accordi riservatissimi, più volte modificati almeno fino al 2015 e tuttora in vigore, ma finora mai pubblicati. Fanno parte di quel complesso di contratti derivati che da anni sono al centro di aspre polemiche proprio per l’entità delle perdite subite dall’Italia. E per la segretezza che li circonda.

Di recente due dirigenti del ministero dell’Economia e due ex ministri, Domenico Siniscalco e Vittorio Grilli, che respingono ogni accusa, si sono visti addebitare dalla procura della Corte dei Conti di aver causato danni miliardari alle casse pubbliche attraverso alcuni derivati siglati a suo tempo con un’altra grande banca, l’americana Morgan Stanley, che all’inizio del 2012 passò all’incasso facendosi versare dall’Italia ben 3,1 miliardi di euro.

Io già me lo immagino il buon Padoan che viene eletto a Siena nella tana del Partito Democratico, quello che ha contribuito a distruggere il Monte dei Pasci di Siena, un ministro lungimirante che prima del crollo di Wall Street a Davos, tra una tartina al caviale e una coppa di champagne ha dichiarato candidamente…

Non male come consiglieri economici!

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please wait…

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