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La prima “asta neutra” della Germania: eolico e fv in competizione

Author: stefania Rinnovabili

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La prima asta neutra per le rinnovabili tedesche cambia le regole

(Rinnovabili.it) – Dopo la Spagna, sarà la Germania a testare la funzionalità dell’asta neutra per le rinnovabili, gare in cui la nuova capacità da realizzare è offerta contemporaneamente a diverse tecnologie. La Bundesnetzagentur, l’Agenzia federale delle reti, ha annunciato ieri l’apertura del primo round “misto”: in ballo ci sono 200 MW di impianti su larga scala, su cui possono competere sia offerte solari che eoliche. Il prezzo massimo per entrambe le tecnologie è stato fissato a 0,0884 euro per kWh, ma l’asta neutra ha richiesto alcune modifiche rispetto alle regole tradizionali.

La prima riguarda le restrizioni dimensionali applicate al fotovoltaico: per le offerte c’è un limite di 10 MW che tuttavia passa a 20 MW per i progetti pensati su territori in cui la produzione elettrica da lignite è ancora alta e che vogliono ambiare il proprio mix. Altra novità, nel caso dell’eolico onshore la compensazione, ossia il premio che copre la differenza tra i prezzi all’ingrosso dell’energia e la remunerazione garantita, verrà calcolata in maniera differente, escludendo il “modello di rendimento di riferimento” che legava il sussidio anche alla posizione dell’installazione.

Inoltre per questa prima asta neutra,  avverte l’Agenzia, non verranno favoriti i progetti presentati dalle Bürgerenergiegenossenschaft”, ossia le cooperative energetiche di comunità. Le ultime gare per l’eolico a terra avevano permesso ai cittadini di godere di alcuni privilegi, a partire da un iter burocratico decisamente più snello(Leggi anche Alla 1a asta eolica onshore della Germania vincono i cittadini). Le cooperative energetiche, ad esempio, erano le uniche a poter presentare offerte per i progetti ancora prima di ricevere l’autorizzazione governativa; prerequisito necessario, invece, per tutte le wind farm tedesche ai sensi della legge federale sugli effetti ambientali dannosi degli impianti.

Probabilmente, però, la più grande novità di questa asta – oltre neutralità tecnologica – è rappresentata dalle cosiddette aree di espansione della rete di distribuzione. Cosa significa? Che i partecipanti dovranno tenere conto dei costi di integrazione dei nuovi impianti rinnovabili nella rete. Le aree di espansione della rete di distribuzione sono distretti tedeschi in cui sono già stati costruiti molti impianti a fer non programmabili in relazione al carico. Pertanto vi saranno costi più elevati per l’allaccio di ulteriori sistemi.  Costi che variano, secondo l’agenzia, tra 0,08 e 0,88 euro per kWh per il fotovoltaico a seconda della posizione del progetto, e tra 0,07 e 0,58 euro per kWh per l’eolico.

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