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Detrazioni fiscali: M5S e Lega aboliranno gli ecobonus nel 2019?

Author: stefania Rinnovabili

detrazioni fiscali

L’accordo di governo potrebbe far saltare il rinnovo delle detrazioni fiscali

(Rinnovabili.it) – Stop al rinnovo delle detrazioni fiscali in edilizia. Dal 2019 gli ecobonus per la riqualificazione energetica, i sisma bonus e gli sconti su mobili e verde potrebbero essere solo un ricordo. A decretarne la fine, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe l’accordo raggiunto da M5S e Lega in tema fiscale durante l’incontro al Pirellone. La bozza di “Contratto per il governo del cambiamento” su cui sta lavorando l’alleanza giallo verde apre le porte ad un’ipotesi di riforma del Irpef che ha nella Flat Tax la sua chiave di volta. Nelle ventisei pagine del documento c’è l’accordo a farla partire dal 2019 con due aliquote: del 15 per i redditi famigliari fino a 80mila euro e del 20 per cento per quelli superiori. L’attuale proposta ipotizza anche nella prima fascia una graduazione delle deduzioni da 3mila euro per ogni componente del nucleo fino a 35mila euro o ai soli familiari a carico da 35 a 50mila euro.

Per i leader delle due forze politiche la Flat Tax potrebbe alleggerire il carico fiscale  abbastanza da non dover  rinnovare le detrazioni fiscali per l’edilizia. E così, a partire dal prossimo anno “non vi sarà bisogno di altri sconti perché quello vero sarà a monte: gli italiani pagheranno meno tasse”. Il virgolettato delle affermazioni di Matteo Salvini e Luigi di Maio riportato da Edilportale troverebbe conferma anche nelle parole di Armando Siri, il consigliere economico del leader leghista. Intervistato da Repubblica Siri spiega “Restano le detrazioni degli interessi sui mutui prima casa. E le altre per le ristrutturazioni edilizie. In entrambi i casi solo per gli ammortamenti in corso”. In attesa di capire se tali elementi prenderanno o meno concretezza, va sottolineato come tra i temi dell’accordo raggiunto tra M5S e Lega compaiano anche alcuni obiettivi generali sulle energie rinnovabili e la ristrutturazione e riqualificazione della rete idrica per l’acqua bene pubblico. È ancora aperto invece il confronto sulle grandi opere (Tav e Tap) così come quello sul futuro dell’Ilva.

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