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ITALIA E DEUTSCHE BANK: THE BIG SHORT NEW EDITION!

Author: icebergfinanza Finanza.com Blog Network Posts

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Partiamo da qui dal centro di gravità permanente dell’intera Europa, si la voragine con la banca intorno, si Deutsche Bank, la banca più pericoloso al mondo, oltre che quella più criminale, una storia quotidiana di manipolazioni e frodi…

Eisman of ‘The Big Short’ Fame Recommends Shorting Deutsche Bank

Per chi non lo conosce, quel signore è colui che ha ispirato il famosissimo film la grande scommessa, si “The big short”, l’uomo che prima di chiunque altro ha capito quello che stava accadendo sul mercato immobiliare americano nel 2007, come noi di Icebergfinanza, un gestore che ha scommesso al ribasso sull’intero castello di carta immobiliare subprime.

Prima di proseguire, una precisazione per le anime in pena che quotidianamente vedono crolli e indicazioni al ribasso nelle nostre analisi. Noi lavoriamo quasi esclusivamente sul mercato obbligazionario, di quello che accade sul mercato azionario non ci importa quasi nulla, è solo una delle tante cartine tornasole che ci aiuta a capire quali scelte fare in ambito esclusivamente obbligazionario. Non diamo indicazioni operative, ma condividiamo solo visioni che prima o poi si realizzeranno, se avete la frenesia del timing, è un vostro problema non il nostro, noi abbiamo la … “pazienza cedolare“.

Steve Eisman dice che “Deutsche Bank è una banca problematica”, ha “problemi di redditività” e probabilmente dovrà raccogliere capitali l’anno prossimo, senza rivelare la sua posizione sulle azioni.

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Per carità, nulla di nuovo per il popolo di Icebergfinanza, ci sono centinaia e centinaia di articoli sul nostro blog, il nostro modellino preferito che ci ha permesso di individuare ben 9 banche americane, fallite, nazionalizzate o incorporate su 10, colloca Deutsche Bank al primo posto nell’attuale classifica del rischio, al secondo posto abbiamo il Credit Agricole, si quello che la riforma delle BCC pensa di prendere come modello.

Il nuovo amministratore delegato Christian Sewing sta attuando una revisione radicale della banca d’investimento in difficoltà per concentrarsi maggiormente sui clienti europei, allontanandosi dalle ambizioni di essere una delle migliori società globali. Il più grande istituto di credito tedesco ridurrà la sua presenza negli Stati Uniti, ridurrà il business della finanza aziendale negli Stati Uniti e in Asia e rivedrà il suo business azionario globale. Le misure porteranno a una “significativa riduzione” della forza lavoro quest’anno. 

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Le azioni della banca tedesca hanno perso quasi il 34% negli ultimi 12 mesi, la seconda peggiore performance dell’indice MSCI Euro.

Eisman ha anche raccomandato scommesse al ribasso nei confronti delle società finanziarie canadesi e ha ribadito che è ancora al ribasso su Wells Fargo.

Qui affonda il coltello nel burro, la crisi immobiliare canadese è evidente, quella australiana di li a venire, ma come ben sapete noi preferiamo altri strumenti per essere consapevoli della crisi che verrà.

Chi segue Machiavelli sa che il nostro modello sul principale indice europeo, sembra far intravvedere un collasso dell’indice tedesco con un’intensità pari a tre volte il crollo dell’11 settembre, sino ad oggi ha individuato ben sei trend su sei, incomincio davvero a credere che il detonatore sarà la banca più pericolosa al mondo, Deutsche Bank o forse chissà qualche problemino con l’euro, o forse chissà un Germania che si prepara a lasciare l’euro o viceversa..

Ma veniamo velocemente all’Italia, ieri nelle parole di Giorgetti della Lega, si è intravvista la fine anche di questa avventura, ma non siamo sicuri che finirà così, la politica è una brutta gatta da pelare… siamo vicini ad un accordo per il voto, mentre sui giornali impazzava il toto premier, giusto per tirare a campare.

Loro, quelli del FAINAncial Times, vedono barbari dappertutto…

… ma fanno finta di non accorgersi che da tempo è L’Europa che ha aperto le porte ai moderni barbari, come li chiamano loro, la moneta unica, l’euro, la concezione di unità europea basata quasi esclusivamente sulla moneta, sui capitali, sul dominio di pochi su molti è un fragile impero durato 18 anni che si avvia al tramonto, la colpa non è dei moderni barbari, ma loro, della decadenza delle istituzioni europee, vendute al capitale, alla finanza, un sistema autoreferenziale che non ha alcun futuro.

Chiunque dimentica il suo passato è destinato a riviverlo, qualcuno sorride, noi non abbiamo fretta, la verità è figlia del tempo!

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