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PARALLELISMI: NO, l’Italia non è la Grecia!

Author: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts

Confrontare la Crisi Italia e la Crisi Grecia non è proponibile. Basta mettere a confronto gli asset bancari, il debito pubblico e le dimensioni del PIL. E a livello sistemico non c’è proprio paragone. E quindi Bruxelles come si comporterà con Roma? Arriva la Troika?

I timori per l’operato del governo gialloverde sono legati non solo al programma di Governo.
Molti hanno paura del momento in cui si andrà a chiedere a Bruxelles maggiore flessibilità di bilancio, con un potenziale deficit che sarà ben al di fuori di parametri previsti.
E difatti, in ogni dove si inizia a parlare, in modo più che giustificabile, dei cosiddetti “Worst Cases”, ovvero degli scenari peggiori che ci potrebbero succedere.
E quindi diventa quasi matematico il parallelismo con quanto è accaduto alla Grecia.
Un paese che ad un certo punto è finito in mano al populismo, e poi l’arrivo della Troika, i piani di super austerity e la rinegoziazione del debito.

E la creazione di un deserto economico che ancor oggi non dà segni di tangibile e concreta ripresa economica.
Ma facciamo attenzione. L’Italia non è la Grecia.

Se la Grecia poteva essere l’agnello che poteva essere sacrificato perché non così “pericoloso” a livello di contagio, ecco che l’Italia è invece “l’elefante nella stanza dei cristalli” ed il suo peso specifico è ben diverso rispetto alla Grecia.
Quindi il “worst case” assoluto, ovvero un trattamento paritetico a quello di Atene, mi sento di escluderlo perché rappresenterebbe per il sistema economico internazionale e soprattutto europeo, un pericolosissimo domino che poi farebbe cadere tutti gli altri tasselli nei paesi limitrofi.
In altri termini, cosa credete possa capitare alle banche di Francia e Germania? Come potrebbe mai la nostra Banca d’Italia, in caso di uscita dall’Euro a “rimborsare” il saldo negativo di Target2? Come potete immaginare il sistema bancario italico ed il tessuto economico nostrano e, soprattutto gli effetti economici nei confronti degli altri paesi?

Una parentesi su Target2. I saldi Target2 fotografano una situazione debitoria dell’Italia molto pesante, a causa però sopratutto alle operazioni di QE della BCE, che hanno fortemente penalizzato i paesi periferici (nelle intenzioni dichiarate i principali beneficiari). Quindi in realtà potrebbe essere un problema “meno invasivo” di quanto poi appaia anche se…resta sempre un saldo in negativo importante che l’Italia dovrebbe COMUNQUE regolare alla BCE. E visto cosa è successo in passato (proprio con la Grecia ma anche con Brexit) è sicuro che la BCE non farà sconti.

No, l’Italia non è a Grecia. E la stessa Bce ne è ben cosciente e dovrà usare toni magari non teneri ma atteggiamenti sempre costruttivi perché l’Italia è una bestia troppo grande per lasciarla andare a ramengo.
Sarà fondamentale un comportamento quantomeno diplomatico del nostro Governo che sarà ovviamente scettico nei confronti delle regole (comportamento anche difendibile, RISCRIVIAMO i trattati!) ma dovrà anche ricordare che siamo in UE e bisognerà sempre dare la parenza di essere collaborativi.
Avremo tempo e modo per approfondire la questione. Intanto, per dare un peso logico a quanto vi ho detto, eccovi un interessante parallelismo di Italia e Grecia come PIL, debito pubblico e asset bancari.

No, l’Italia non è la Grecia!

STAY TUNED!

Danilo DT

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