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POSTE ITALIANE: ci ricascano con pubblicità ingannevole!

Già in passato mi sono beccato delle minacce, più o meno velate, da parte di dipendenti o dirigenti di Poste Italiane per gli articoli di denuncia che ho pubblicato sull’attività di questa azienda italiana appartenente a CDP.Cliccando QUI potrete rileggere alcuni di questi post.In questo caso torno a parlare dell’argomento dopo che ho letto la denuncia fatta all’Antitrust per pubblicità ingannevole. E quindi, cari signori di Poste Italiane, non ci sono solo io che vivo di sogni…Innanzitutto il video incriminato. Eccovelo.

Immagine anteprima YouTube

Bene signori, stiamo parlando di un prodotto che viene definito “ottimo per ogni investimento”. Alla faccia di Mifid2, qui si generalizza in modo assoluto. Va bene per tutto e per tutti. Il prodotto ideale per qualsiasi cittadino del globo. Anche perché poi…quanto rende? Beh, tenetevi forte perché il rendimento è pirotecnico. Ovvio, nel video si parla solo di capitale che cresce nel tempo, sicuro e tranquillo. Ma non si dice che il rendimento netto è pari allo 0,0074%. Avete letto bene.Dite che è poco? No, signori, vi sbagliate, perché in realtà questo rendimento risulta poi eroso dalle varie imposte. E quindi parlare di “capitale che cresce sempre nel tempo” è nel mondo dei sogni perché, come detto prima, ci sono anche imposte che devono essere conteggiate e potrebbero serenamente intaccare il capitale che quindi, non cresce, ma scende.

Infatti il tasso nominale annuo di un libretto ordinario è dello 0,01% lordo; è colpito da ritenuta fiscale del 26% e da un’imposta di bollo annua di 34,20 euro se la giacenza media supera i 5000 euro. Dunque il tasso netto è dello 0,0074%, di fatto nullo. Se si superano i 5000 euro di giacenza media annua e si paga l’imposta di bollo il capitale nel corso del tempo si erode.

Poi si parla di “denaro sempre disponibile”. Si, certo, ma a quali condizioni? E i seppur minimi interessi, a quel punto, vengono riconosciuti? Non credo proprio.Anzi, riguardatevi il video e provate a vedere verso la fine quelle “clausole vessatorie” scritte in piccolo piccolo che ricordano, facendo il fermo immagine (quindi se non ce l’avete siete fregati perché diventa difficile leggere in real time) il rischio di decurtazione (seppur minima) con un “salvo oneri di natura fiscale”.Dai conti fatti da Agcm (autorità garante concorrenza sul mercato), Altroconsumo ha calcolato che “lasciando sul libretto ordinario 6000 euro per 5 anni, ipotizzando il tasso netto dello 0,0074% e il bollo di 34,20 euro (applicato se la giacenza media annua è superiore ai 5000 euro), dopo 5 anni ci saranno 5831,20 euro con una perdita di ben 168 euro”.

Quindi forse si tratta di pubblicità ingannevole. Ma non è la prima volta. Forse però a Poste Italiane tutto è possibile vista la proprietà?

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
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