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Economia

Il Trentino AA riforma la previdenza complementare

Mentre nel dibattito sulle pensioni la previdenza complementare non trova “audienza “ diventando di fatto la cenerentola della situazione, la Regione a statuto speciale Trentino Alto Adige invece va avanti con la sua opera di miglioramento del proprio welfare territoriale integrativo.Infatti il 31 luglio scorso è stata approvata da parte del Consiglio regionale del TAA una legge sugli interventi di promozione e sostegno al welfare regionale.La riforma ha comportato un lungo iter di confronto per la concreta protezione sociale e previdenziale dei cittadini del Trentino-Alto Adige che, attraverso il progetto di welfare complementare regionale e l’attività di Pensplans in alleanza con i fondi pensione territoriali, vedi Laborfonds, godono di un sistema di servizi forse unico anche a livello europeo.A questo scopo è stato inserito nella norma un articolo che descrive la finalità della legge e che impegna la Regione a predisporre in modo equo, sostenibile e trasparente ogni iniziativa in campo previdenziale che tuteli i cittadini e le cittadine residenti, assicurando una maggiore sicurezza e qualità della vita nell’età anziana e riducendo i rischi di povertà.

Nei successivi articoli viene ribadito come le misure e gli interventi siano destinati alla persona aderente ai fondi previdenziali, che viene seguita nelle sue scelte per la valorizzazione del suo risparmio, anche destinato a progetti della vita familiare, e residente che viene altresì sostenuto anche nei momenti di difficoltà.Pensplan Centrum, istituita circa 20 anni fa, è una società finanziata con capitale regionale,che offre, aggiornandoli anche in seguito alla nuova norma, informazioni e consulenza sulla previdenza complementare e tutele per possibili situazioni di bisogno economico

Tra i progetti che risultano più urgenti e necessari e che trovano indicazione nella nuova legge vi è la possibilità di attivare una protezione economica aggiuntiva in caso di non autosufficienza, anche realizzando forme di interazione tra i fondi di previdenza complementare e i fondi di sanità integrativa territoriali.Tuttavia le parti sociali, specie i sindacati, considerano poco soddisfacenti alcune soluzioni adottate. E’ importante aver confermato la collaborazione fra Regione e Fondi Sanitari, viceversa non hanno apprezzato l’eliminazione della copertura Pensplans per tutti quei lavoratori che iscritti a Laborfonds, risiedono fuori regione. Bocciatura anche per la decisione di escludere le parti sociali dal comitato di indirizzo.Intanto il Consiglio provinciale del Trentino ha approvato l’istituzione di un fondo per liquidare in tempi rapidi i tfr-tfs dei dipendenti pubblici. Il contratto delle autonomie locali trentine prevede un massimo di 90 giorni per l’erogazione, ma molti enti pubblici non hanno sufficiente capacità di spesa. Così, anche in Trentino, in tanti facevano valere la norma nazionale con attese anche di 2 o 3 anni.Il funzionamento del nuovo fondo è semplice: da esso gli enti possono attingere per erogare subito la liquidazione; in seguito, l’Inps reintegra la quota spesa. Dunque non c’è un aggravio per le casse pubbliche e intanto i lavoratori, o meglio i neo pensionati ma solo quelli regionali, entrano subito in possesso di quanto gli spetta, mentre gli altri non resta che aspettare. Speriamo che anche per tutti gli altri dipendenti pubblici ci si possa trovare una soluzione analoga ed in tempi rapidi.

Camillo Linguella

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Author: Finanza.com

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