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Super Smash Bros Ultimate, troppa carne al fuoco rischia di bruciarsi?

Ci siamo lasciati alle spalle da qualche giorno il Nintendo Direct a sorpresa che in questo torrido mese di agosto ha rinfrescato l’aria attorno al Super Smash Bros. Ultimate, che ci attende su Nintendo Switch a partire dal 7 dicembre 2018. Masahiro Sakurai, il creatore di questa serie picchiaduro esclusiva, ha promesso il più grande, completo e corposo capitolo di sempre. Il titolo perfetto per tutti gli appassionati di questa killer app di Nintendo. Quello che ci si prospetta all’orizzonte è quindi il miglior Super Smash, quello definitivo, come suggerisce l’Ultimate nel nome. La summa di contenuti prevenienti dal passato unita alle novità sembra davvero incredibile. Oltre 60 personaggi, con il ritorno di tutti quelli che si sono succeduti nei vari capitoli, più qualche succosa novità (vedi i personaggi dalla serie Castelvania) e un quantitativo di scenari che supera il centinaio. E se non dovesse bastare ecco che si preannuncia un poderoso comparto di modalità e regole che non solo conferma tutto quello che era la base del gioco in origine, ma lo amplia con decine di varianti, settaggi, assistenti, oggetti e chi più ne ha più ne metta. Insomma la maestosità dell’offerta di Super Smash Bros. Ultimate si preannuncia davvero senza precedenti per un gioco che potrebbe andare incontro a tutti i tipi di giocatori, dal casula al competitivo, e che potrebbe non finire mai di offrire gustose variabili nelle quali cimentarsi.

Super Smash Bros. Ultimate

Tutto molto bello, tutto in quantità abnorme, tutto immenso. Forse troppo grande. Un famoso archietetto, Ludwig Mies van der Rohe, scrisse una volta una delle sue massime “Less is more” cioè l’essenzialità porta i maggiori benefici e forse eccedere con gli orpelli non è un bene. Prima che mi diate addosso additandomi come il classico giocatore mai contento e sempre pronto a criticare qualunque cosa per il gusto di generare flame, vi fermo dicendo che in linea generale sono felice di quanto preannunciato per questo Smash Bros e, dopo aver da tempo messo in preorder il gioco, il Nintendo Direct di agosto non ha fatto altro che confermare la mia intenzione di aggiungerlo alla mia collezione Nintendo Switch. I miei dubbi sorgono quando si va a valutare il gioco nell’ottica di un giocatore che vuole approcciarsi alla scena competitiva o approfondire il gioco. Super Smash Bros è da oltre 20 anni uno dei titoli di punta di Nintendo, insieme al brand Pokémon, presenti nel panorama degli esport. Un onore e onere che nel corso degli anni ha trovato il consenso dei giocatori con un picchiaduro diverso da tanti altri, ma semplice nelle sue meccaniche di base. In questi anni abbiamo visto una netta impennata di pubblico e partecipanti alle competizioni e-sportive, ma molti nuovi giocatori Nintendo conoscono ben poco il brand e questo portebbe essere un piccolo limite.

Super Smash Bros. Ultimate

Non dimentichiamoci che Nintendo si è appena lasciata alle spalle un Wii U davvero scarsamente diffuso con Super Smash Bros 4 che ha venduto poco più di 5 milioni di copie, contro le oltre 13 milioni di unità vendute dal precedente capitolo Wii. In questo conteggio non tengo in considerazione volutamente il corrispettivo SSB4 per 3DS poiché da molti era considerato solo una versione di allenamento con tasti scomodi da usare. Questo si traduce in una scarsa conoscenza dei personaggi introdotti da questa quarta incarnazione, soprattutto a causa della presenza dei numerosi DLC che hanno aggiunto nel tempo nuovi personaggi inaccessibili a chi non si è fatto ingolosire dai vari Cloud e Bayonetta. Per i giocatori che hanno avuto tra le mani tutti i precedenti episodi completi di ogni contenuto aggiuntivo sarà certamente più facile interfacciarsi con le aggiunte fatte rispetto al passato. Vero è che il nocciolo della qualità di Super Smash Bros risiede nella complessa taratura della propria abilità e strategia di combattimento nei confronti della vastità di variabili presenti nel gioco e quindi mille applausi scroscianti per Sakurai e il suo team per la potenzialmente infinita curva di apprendimento di questo Smash. Il cuore si scalda a vedere la presenza nei menu della sezione Tornei che certamente si dimostrerà il miglior modo per supportare l’organizzazione di tornei lan, vero motore del competitivo di Smash. E ci rasserena sapere che almeno nelle intenzioni degli sviluppatori ci sia una cura elevatissiam per il bilanciamento tale da prospettare un gioco davvero definitivo e molto vicino alla perfezione. Speriamo sia davvero così, anche se sarà inevitabile qualche correzione nei mesi successivi all’uscita per limare il comparto tecnico.

Belmont Super Smash Bros. Ultimate

Un punto che però rende davvero complicato capire in che mondo Nintendo stia indirizzando questo prodotto al pubblico è l’immensa quantità di modalità e regole che si possono applicare alle partite. Non si parla soltanto di differenze tempo o di oggetti, ma di modalità alternative altrettanto valide per un potenziale uso nel competitivo. L’opzionale scelta di permettere il caricamento della mossa speciale anziché attende il casuale arrivo della sfera apposita o lo Smash di gruppo che permette sfide in cui utilizzare più personaggi in successione sono due variazioni sul tema che potrebbero fare la felicità di molti e rendere allo stesso tempo molto più difficile la scelta sulle regole da inserire nella propria partita.

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Le possibilità sono tante, ma rischiano di far perdere un po’ di vista il cardine su cui si baseranno le competizioni ufficiali, quelle che tanti aspettano di vedere in Smash Bros, quelle che in molti desiderano vedere per dare al movimento competitivo nuova linfa e un riconoscimento ancora maggiore dopo anni passati un po’ nella penombra. Il timore è che sia un gioco talmente vasto, talmente ricco di sfaccettature da non avere un punto centrale su cui basarsi ma tante variabili. Finora è già stato mostrato tanto e forse il pericolo è che non sia finito qui, ma che ci dobbiamo aspettare altri personaggi, scenari, modalità e capire una volta quelle parti misteriose dei menu a cosa sono collegate.

Author: GamesVillage.it

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