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Evelyn Berezin: muore a 93 anni la creatrice dei Word Processor

Author: Le news di Hardware Upgrade

Evelyn Berezin è un nome che a molte persone, anche appassionate di tecnologia, non dirà molto, ma si tratta di quella che è considerata la creatrice del primo Word Processor nella storia dell’informatica. Purtroppo una delle donne che hanno rivoluzionato, in parte, il mondo della tecnologia ci ha lasciati all’età di 93 anni, come riporta la BBC.

Evelyn Berezin

Negli anni ’70 il mondo dell’informatica era ben diverso da come lo conosciamo ora e Evelyn Berezin riuscì a trovare il modo di cambiarlo ulteriormente. Infatti notò come il 6% delle persone negli USA sul finire degli anni ’60 fosse impiegata come “segretaria”. Questo le fece venire l’idea di fondare una società (che poté contare fino a 500 impiegati nel periodo di massima espansione) che si occupava di realizzare software di vario genere.

Per esempio creò uno dei primi sistemi computerizzati per la gestione dei posti sulle linee aeree che riuscì a funzionare per undici anni senza interruzioni con prestazioni più che rispettabili per l’epoca (anni ’60). Sempre nel campo dei software commerciali, Evelyn Berezin e la sua società furono tra i primi a realizzare un sistema automatizzato per le banche, un sistema per il puntamento dei bersagli per la difesa statunitense e un sistema per il monitoraggio delle scommesse sui cavalli.

Tornando al mondo dei Word Processor invece, è curiosa la storia della prima presentazione di un sistema integrato che era stato commissionato proprio alla società di Evelyn Berezin. Infatti a differenza del sistema più diffuso al tempo, realizzato da IBM, che si basava su switch, Berezin voleva creare qualcosa di più complesso, pratico e sfruttare al meglio i chip forniti dalla tecnologia.

Il sistema prevedeva una tastiera, delle cassette, una sezione di elettronica e infine una stampante (il monitor venne implementato in seguito). Questo permetteva di scrivere, controllare, correggere ed editare il testo in maniera molto più pratica che in precedenza.

Per i chip di funzionamento, Evelyn Berezin cercò di affidarsi alla neonata Intel ma per via di alcuni problemi con gli ordini si pensò di realizzare alcuni chip internamente. Al momento del debutto dei primi prototipi da mostrare ai possibili acquirenti si notò come il sistema soffrisse molto l’elettricità statica che era dovuta a un clima particolarmente secco. Questo creava falsi contatti e corto circuiti all’interno dei sistemi non facendoli funzionare correttamente.

A Ed Wolf (capo ingegnere della Redactron) allora venne un’idea: entro nella stanza con secchio d’acqua e lo rovesciò su un tappetto. Questo permise di far funzionare correttamente i prototipi e completare la sessione demo. Dopo quell’inconveniente, nel 1971 iniziò la vendita ai clienti delle versioni definitive, con 770 unità realizzate.

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