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APPLE: UNA MELA BACATA DALLA DEFLAZIONE DA DEBITI

#Apple mkt cap plunges to $681bn following revenue warning. IPhone maker has lost $440bn in mkt cap from Oct high. pic.twitter.com/PoU7mwe1RN

— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) January 3, 2019

Certo poi ci sono i dati, si quelli del crollo del settore manifatturiero cinese e americano, chi l’avrebbe mai detto che la guerra commerciale danneggia l’economia, avevamo avvertito che ci voleva qualche mese, ma qualcuno non ha capito la lezione della storia…

Mia intervista su Business Community, guerra commerciale, la deflazione da debiti, la politica monetaria della BCE, la situzione delle banche italiane e la recente riforma del credito cooperativo… icebergfinanza https://t.co/Ypi9lIuPB2 pic.twitter.com/9rughiJLRw

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 1, 2018

Abbiamo azzeccato quasi tutto, capita è solo fortuna!

L’immagine qui sotto testimonia come sia errato da fiducia ai dati “istituzionali” che per mesi hanno raccontato una realtà che in Americano non c’era, l’indice ISM manifatturiero si è adeguato al più consono PMI Markit, le cui rilevazioni avvengono da parte di una società privata, anche questa è economia comportamentale, il mondo della finanza è pino di polli che si bevono qualunque notizia.

Non entro nel merito dei numeri, come abbiamo fatto per mesi per raccontarvi la realtà, lasciate perdere il dato di ieri della ADP che favoleggia nuovi 271.000 posti di lavoro per dicembre, la volatilità di questo dato in passato testimonia che non è attendibile…

… ciò che conta è che il sentiment del mercato è radicalmente cambiato, tutti stanno venendo nella direzione che noi da tempo abbiamo intrapreso, riempiendo i nostri portafogli di cedole, mentre altri sognavano chissà quale traguardo!

I rendimenti dei titoli a 10 anni e 30 anni sono crollati rispettivamente, passando da 3.20 sotto 2.50 e da 3.60 a 2.90 e siamo solo all’inizio.

Un titolo trentennale americano ha guadagnato in soli due mesi a cambio invariato ben 10 punti percentuali.

Crollano le attese di un rialzo dei tassi, volano quelle per un taglio in America … benvenuti nella deflazione da debiti Ragazzi! pic.twitter.com/phz1ObvNai

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 3, 2019

Le aspettative di uno o due aumenti dei tassi sono state spazzate via dai mercati, sarà interessante ascoltare cosa a da dire in proposito il governatore Powell oggi pomeriggio, sempre che abbia il coraggio di affrontare la questione.

È la deflazione da debiti bellezza! 😉 pic.twitter.com/Y7lHj89CoC

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 3, 2019

Noi vi avevamo avvertiti, la fine del QE in Europa, ha portato i rendimenti a salire ovunque e i prezzi a scendere, non solo in Italia, ma anche in Francia e in Spagna, in attesa di un nuovo LTRO per rifornire le banche di liquidità da impiegare ad esclusivo loro vantaggio, per comprare titoli di Stato.

La BCE non acquista più bond sovrani area euro è il rendimento del decennale italiano decolla! Uomo avvisato mezzo salvato! pic.twitter.com/IZsNsAGjeu

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 3, 2019

Per il resto, barra dritta e avanti tutta, abbiamo il vento a favore che è una meraviglia, la prossima settimana analizzeremo insieme al nostro Machiavelli, possibili iceberg e vento contrari per la nostra navigazione, insieme a tutti coloro che hanno sostenuto il nostro lavoro nell’ultimo anno.

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Author: Finanza.com

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