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Economia

Al pensionato estero niente tasse

Con l’attenzione spasmodicamente monopolizzata dal reddito di cittadinanza e quota 100 e il relativo strascico di commenti, delusioni e speranze, è passata pressocchè inosservata una norma “acchiappa pensionati stranieri” copiata da analoga esperienza nostrana.Negli ultimi anni molti italiani, una volta in pensione decidono di andare a vivere all’estero. Quasi sempre la molla principale è quella economica. Con la pensione erogata in Italia sarebbero costretti a vivere in maniera poco adeguata. Una parte consistente di questi probabilmente hanno fatto gli emigranti da giovani partendo con la valigia di cartone dal meridione al nord, oggi si ritrovano a farlo di nuovo, magari con la valigia di samsonite, trolley e beauty case, ripartendo dal nord verso lidi stranieri si, ma più abbordabili. In Florida ci sono veri e propri cimiteri degli elefanti riservati esclusivamente ai pensionati e analoghe strutture si trovano in Italia come le case albergo gestite dall’Inps, come quella di Monte Porzio Catone vicino Roma. Si tratta in sostanza di case di riposo per autosufficienti. Non tutti possono accedervi, per la limitatezza dei posti ma anche perché sono  costose per giunta. E’ giocoforza cercare altre soluzioni guardando ai paesi dove il costo della vita non è eccessivo e gli standard sono quasi come quelli italiani ( se non migliori). Molte nazioni si sono attrezzate per questa tipologia di anziani mettendo in campo dei benefit particolarmente appetibili, fra cui il principale è il basso livello della tassazione, in alcuni casi vicino allo zero, ma non ha importanza, perché il pensionato spenderà comunque per vivere tutta la sua pensione in loco. I paesi capofila sono Il Portogallo in Europa e il Costa Rica in Sud America. Tenerife è la capitale dei pensionati-profughiL’Italia ha deciso di entrare in campo in questa fascia di business sugli anziani prefiggendosi un semplice obiettivo, rinvigorire l’economia del meridione senza fare alcun investimento, evitando ulteriori dissidi con gli immancabili comitati del No che sarebbero sorti al solo annuncio di una qualsiasi nuova opera,  confidando appunto che i pensionati rimettano in moto l’economia curtense del borgo ove decidessero di andarvi a vivere.Così il comma 273 della legge di bilancio 2019,( Legge 145/2018) ha previsto la riduzione dell’imposta per i pensionati esteri che trasferiscono la propria residenza fiscale nel Mezzogiorno in uno dei comuni situati in Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia, con popolazione non superiore a 20.000 abitanti. Costoro possono optare per l’assoggettamento dei redditi di qualunque categoria, percepiti da fonte estera o prodotti all’estero, a un’imposta sostitutiva, calcolata in via forfettaria, con aliquota del 7 per cento. L’opzione può essere esercitata solo dalle persone fisiche che non sono state fiscalmente residenti in Italia nei cinque anni precedenti.Per cui chi non è mai stato in Italia ameno per affari, una volta in pensione, invece di trasferirsi nel Chiantishire ( la zona fra la Toscana e l’Umbria) come amano fare gli inglesi, potranno spingersi più giù e godersi il sole a poco prezzo e poche tasse.

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Author: Finanza.com

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