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BREXIT E BCE: LA FARSA CONTINUA!

Prima di occuparci della farsa della Brexit e della epocale sconfitta del governo May, occupiamoci delle dichiarazioni di un diversamente sobrio Juncker, sulle responsabilità dell’Europa nello sterminio sociale del popolo greco.

Il ‘mea culpa’ di #Juncker su #Grecia e #austerità. “Rimpiango il fatto che noi abbiamo dato troppa importanza all’influenza del Fondo Monetario Internazionale” pic.twitter.com/yX2qDx1fNc

— Rainews (@RaiNews) January 15, 2019

Abbiamo dato ascolto ai suggerimenti del fondo monetario internazionale, ma sei scemo o cosa?

Avete dato ascolto all’influenza della Germania, prima di tutto, poi alle fesserie e ai criminali moltiplicatori dei sicari dell’economia, come Blanchard o Cottarelli, che qualche fesso in Italia vorrebbe al Governo.

Per gli ingenui e non per i fessi, quelli restano tali sino al midollo, ricordo che…

Ci siamo sbagliati ma non importa andiamo avanti lo stesso… http://t.co/JVPUfoBN0J

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 13, 2015

FMI: CI SIAMO SBAGLIATI MA ANDIAMO AVANTI LO STESSO! http://t.co/w4g1qjMbwB pic.twitter.com/KssHT1Iq8s

— allnews24 (@allnews24eu) April 13, 2015

Capisco che non avete altre fonti di informazioni che il Corriere o la Repubblica, che i Vostri programmi preferiti sono Piazza Sporca o Di Martedì per i fessi con l’economista del Fondo monetario internazionale Cottarelli, ma un minimo di consapevolezza prendetevela suvvia, svegliatevi dal lungo letargo nel quale siete caduti che oltre la metà di questo Paese è giù sveglia dal 4 di marzo.

Le balle del Corriere per manipolare i mercati https://t.co/m0swFt1e7e via @Mov5Stelle

— marino29b (@marino29b) January 13, 2019

Torniamo a Juncker…

“Non siamo stati sufficientemente solidali con la Grecia e con i greci” durante la crisi del debito. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, nel suo intervento in Aula a Strasburgo per la celebrazione dei vent’anni dell’euro. “Mi rallegro di constatare che la Grecia, il Portogallo ed altri paesi – ha aggiunto – hanno ritrovato se non un posto al sole”, almeno “un posto tra le antiche democrazie europee”. Juncker: “Austerità avventata; dato troppa importanza a Fmi” Durante la crisi dei debiti sovrani, “la più grave crisi dell’eurozona”, è stata messa in atto una “austerità avventata”, è stata data “troppo influenza al Fondo monetario internazionale” e i paesi dell’area euro hanno mostrato “poca solidarietà nei confronti della Grecia” ha dichiarato Juncker, aggiungendo “ci sono state forti critiche nei confronti delle politiche della zona euro, sono critiche che prendo personalmente perché all’epoca ero presidente dell’Eurogruppo durante la principale crisi economico finanziaria.

La culla della democrazia ha ritrovato un posto tra le antiche democrazie europee, ma cosa beve Juncker.

Aristotele che non mi pare sia uno nato in Germania o in Lussemburgo, diceva che apatia e tolleranza, sono le ultime virtù di una società morente e noi non possiamo più essere tolleranti con questi signori che solo ora che il loro mandato si chiude, ammettono le loro GRAVISSIME responsabilità, questa gente va processata, qui ci vuole una nuova Norimberga.

Votare serve, l’Europa è ricoperta da uno strato di smog, è ora di spazzarlo via, ripristinare l’origine di questa Europa!

E veniamo ai carnefici delle banche italiane, giusto per dare un’idea, basta un’immagine…

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Questa signora e Mario Draghi stanno scientificamente distruggendo quello che resta delle banche italiane.

La severità della Bce può costare 8 miliardi a Mps (e quindi allo Stato). Salvini infuriato attacca Francoforte https://t.co/Ebgw1lKWTC

— L’HuffPost (@HuffPostItalia) January 15, 2019

Ora provo a farvi un disegnino, usando la deflazione da debiti, leggetevelo bene perché la sensazione vostra dopo la lettura di questa dinamica sarà di rabbia e frustrazione, a parte i fessi che continueranno a credere che la Germania sia il modello e la BCE di Draghi l’angelo salvatore e i banchieri nostrani dei buoni sammaritani.

1. L’Europa con la gentile collaborazione della Germania e della BCE di Mario Draghi chiudono i rubinetti della liquidità alle banche greche, minacciando il popolo greco se non vota a favore dell’austerità. La stessa cosa fanno con il popolo italiano, attraverso la famosa letterina del 2011, che impone di seguire il carnefice Mario Monti e la sua idea di distruggere la domanda interna e imporre la deflazione salariale. La BCE non garantisce più il debito e lascia che siano i Governi a salvare le banche, utilizzando i soldi dei contribuenti, migliaia di miliardi di euro, utilizzando poi lo spread come arma di ricatto nei confronti degli stessi governi minacciati. Avviene quindi  la liquidazione dei debiti attraverso la svendita dei beni patrimoniali:, si liquidano i famigerati NPL, crediti deteriorati, i proprietari e le banche sono costretti a svendere la loro abitazione o le abitazioni pignorate, in quanto non riescono più a racimolare il denaro per pagare la rata del mutuo. Nel frattempo, il valore della loro abitazione scende sotto il valore del mutuo residuo; crollano i prezzi delle case e le banche vedono pertanto crollare il valore dei loro attivi in seguito alle svalutazioni dei beni immobiliari. Gli speculatori debbono a loro volta rientrare immediatamente dai loro debiti svendendo la merce, i titoli acquistati;

2. tutti, tranne le banche tedesche e francesi, si affrettano a liberarsi delle proprie case, dei propri crediti deteriorati, in quanto la amplificando la caduta della velocità di circolazione della moneta, ovvero la frequenza media con la quale un’unità di moneta è spesa in uno specifico periodo di tempo; nel frattempo i banchieri responsabili del credito privato allegro, ne approfittano per nascondere operazioni immobiliari o concessioni di credito fatte agli amici degli amici, i furbetti del creditino.

L’augurio è che la prossima commissione di inchiesta sul credito, una seria, non quella presieduta dal fantoccio Casini,  faccia piazza pulita delle responsabilità dei banchieri nostrani e dei politici conniventi, oltre che della vigilanza.

3. L’austerità imposta e oggi definita una fesserie e un errore da Juncker e dallo stesso FMI , provoca un crollo generalizzato del livello dei prezzi e un aumento dell’onere del debito espresso in termini reali (ciò che ieri valeva 100 oggi vale 90, ma il mio debito resta nominalmente 100). Il crollo dei prezzi innesca a sua volta reazioni dannose per l’economia, sia per quanto riguarda il valore delle garanzie, che automaticamente scendono (la mia casa vale 90 mentre l’ipoteca resta 100), sia per quanto riguarda la riduzione della ricchezza (o la sensazione della sua riduzione), che provoca una riduzione dei consumi; le famiglie e le imprese non restituiscono più i prestiti e si creano i famigerati NPL crediti deteriorati. Ovviamente la BCE pensa bene di imporre non solo la svalutazione dei flussi di nuovi crediti deteriorati ma anche dell’intero portafoglio creato in questi anni di demenziale austerità.

4. la riduzione del valore dei patrimoni, unita a quella delle garanzie, provoca quindi il circolo vizioso dei fallimenti privati e aziendali, le banche non concedono più prestiti e lo spread sale e sale e sale e quindi più crediti deteriorati, più NPL da dovere liquidare in fretta su pressione della BCE a 10 quando con un po di pazienza potresti recuperare almeno 30 o 40 

5. e il crollo dei profitti delle aziende e lo spread sale, sale, sale 

6. ne consegue l’ulteriore crollo degli investimenti, dei redditi, dei salari, delle pensioni e dell’occupazione che porta a una contrazione ulteriore dei consumi e loro vogliono più austerità, più deflazione salariale, tagliare ovunque…

7. e a un peggioramento del livello di fiducia nel sistema;

8. che invita, a questo punto, al «tesoreggiamento» (accumulo di liquidità infruttifera, ristagno, parcheggio di liquidità che non rende nulla, in attesa di un ulteriore calo dei prezzi degli immobili) oppure alla «tesaurizzazione» (acquisto di oro), con la conseguente ulteriore diminuzione della velocità di circolazione della moneta;

9. che a sua volta provoca infine un’alterazione dei tassi di interesse (con una riduzione del tasso nominale e un aumento di quello reale).

Questa è l’Europa, questa è la Banca centrale europea, questo è l’euro che a maggio vi apprestate a rinnovare!

Auguri ai fessi, buona consapevolezza agli altri!

Ma proseguiamo con la Brexit, senza dimenticare i pessimi dati di ieri di JPMorgan e Wells Fargo, bad news per il momento è good news!

The latest signs of weakness in the U.S. economy come from big banks JPMorgan Chase and Wells Fargo https://t.co/haLVwcrPTG

— The Wall Street Journal (@WSJ) January 15, 2019

Gli ultimi segni di debolezza nell’economia degli Stati Uniti provengono da grandi banche JPMorgan Chase e Wells Fargo, la prima non batte le attese come non accadeva da anni e secoli, la seconda sta iniziando a sentire le insolvenze che esplodono nel proprio portafoglio ipotecario.

La prima notizia come vi abbiamo preannunciato nel nostro outlook 2019 è che mentre la May rimedia la più clamorosa sconfitta di un governo inglese in un secolo con 230 voti di scarto, il mondo intero si precipita a comprare sterline e gilt!

La #Brexit! Tutti a comprare gilt e sterline! 😂😂😂 pic.twitter.com/70Z4G2H5Uk

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 15, 2019

La seconda è che oggi si sarà l’ennesima farsa sulla sfiducia alla May richiesta dai laburisti, destinata a non avere seguito per l’affezione alla cadrega dei conservatori.

Qualche ingenuo pensa che ci sarà un secondo referendum, toglietevelo dalla testa visto che la maggioranza non lo vuole! Juncker può fare tutte le pressioni che vuole, deve stare calmo, se non vuole vedere la Brexit esplodere in faccia alla UE.

La proroga è l’unica soluzione possibile, ci sono le elezioni, arrivarci nel caos Brexit, sarebbe un suicidio. Le dimissioni della May e nuove elezioni sarebbero la soluzione migliore ma non sembra praticabile, anche se con gli inglesi, mai dire mai.

Concedere troppo tempo, creerebbe un rischio non indifferente di ritrovarsi confezionato dal tempo un no deal, una hard Brexit. La sensazione guardando i grafici è che il destino è segnato.

Nel frattempo BNP Paribas SA , la più grande banca francese, ha perso 80 milioni di dollari in operazioni su derivati ​​collegate al benchmark azionario USA alla fine dello scorso anno.

Antoine Lours, capo per gli Stati Uniti con sede a New York, non è ancora tornato in banca da quando ha iniziato le vacanze natalizie, dopo che le posizioni che ha assunto sull’indice S & P 500 sono andate male, la maggior parte delle perdite si è verificata per diversi giorni durante la preparazione delle vacanze…

France’s Perfect Bank BNP Paribas Loses $80 Million Because of the Trader’s Pre-Vacation Snafu https://t.co/ZdwhTg1Otr pic.twitter.com/LIVwFg8Ngj

— World Weekly News (@WorldWeeklyNew2) January 16, 2019

Che figata Ragazzi, sono già saltati 850 e più hedge fund nel 2018, chiusi, questo perde 80 milioni di dollari giocando con i derivati, ricordatevi le parole di Machiavelli per tutto il 2018, l’industria del risparmio passivo e alternativo verrà spazzata via dalla storia.

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