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Decreto Capacity Market, la scadenza è vicina

Author: stefania Rinnovabili

decreto capacity market

Conto alla rovescia verso la firma del Decreto Capacity market

(Rinnovabili.it) – Dopo l’ultimo ok della Commissione europea, tocca ora al governo italiano rendere realtà il decreto Capacity Market. Il tempo, tuttavia, è agli sgoccioli. Atteso da circa quattro anni, il provvedimento disciplinerà le remunerazioni supplementari pagati ai grandi impianti di produzione elettrica per la loro disponibilità a produrre energia in caso di problemi strutturali di sicurezza, e gli incentivi destinati agli operatori della gestione della domanda per la disponibilità, invece, a ridurre i propri consumi.

Il piano italiano prevede l’introduzione di un meccanismo di capacità relativo all’intero mercato elettrico che resterà in vigore per un periodo di dieci anni durante i quali l’Italia attuerà anche alcune riforme di sistema per eliminare gli attuali rischi strutturali che caratterizzano l’approvvigionamento, a partire da nuovi investimenti nella rete di trasmissione.

“L’introduzione del mercato della capacità si inserisce in modo complementare nel quadro più ampio di interventi finalizzati a rendere i mercati dell’energia elettrica più efficienti, aperti alla partecipazione di tutte le risorse – ha spiegato il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, Davide Crippa –  con particolare attenzione all’integrazione della generazione da fonti rinnovabili, dei sistemi di accumulo e della gestione della domanda, e sempre più integrati a livello europeo”.

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Ma come spiega Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia, la Federazione italiana delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, mancano pochi giorni alla scadenza del 3 luglio, entro la quale il MiSE dovrà firmare il decreto capacity market attuativo. “Chiediamo quindi al Governo di intervenire quanto prima, per far sì che vengano attivati i meccanismi di regolazione della capacità con l’obiettivo di renderli operativi entro la fine dell’anno”.

In questo countdown, le imprese, conclude il presidente di Utilitalia, “attendono che la piena attuazione dello strumento chiarisca il contesto operativo, elemento essenziale per aumentare, già dalla seconda metà dell’anno, gli investimenti nelle energie pulite e flessibili e nel necessario potenziamento delle reti”.

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