Author: GAMEmag – Videogames
Dimenticatevi gli eleganti modelli poligonali dei combattenti di Unreal e Quake: in Goat of Duty i giocatori si ritrovano nei panni di capre armate di tutto punto. Si tratta di un gioco folle e spensierato, da godersi rigorosamente in multiplayer, sviluppato da una software house italiana, 34BigThings. Soprattutto lo stile visivo è accattivante, e lo ha reso già molto famoso su internet, con capre armate di armi che portano al loro fianco e che sono grandi quasi quanto loro.
Goat of Duty, il cui nome è ovviamente la storpiatura del nome del celebre shooter militare, si basa su frenetici deathmatch multiplayer che coinvolgono da 2 a 10 giocatori capre. Al giocatore viene richiesta velocità e prontezza di riflessi visto che le capre sono svelte, e si producono in azioni decisamente agili, arrampicandosi su tutte le superfici presenti nei livelli di gioco ed essendo in grado di saltare altitudini elevate.
Le modalità presenti nel gioco sono quattro: il classico tutti contro tutti, gioco delle armi, guerra tra mandrie (o deathmatch a squadre) e un’originale, nuovissima modalità: l’assurda Fus Ro Arena (anche qui una citazione, in questo caso da Skyrim). Gli sviluppatori garantiscono varietà anche dal punto di vista degli scenari presenti, insieme a umorismo assurdo, bizarre goatstume (skin) e meccanismi con i quali “trollare” gli amici.
Il gioco si avvale fisica dinamica, con molte delle armi capaci di respingere lontano le altre capre e conseguire vantaggi strategici. Come spesso capita nei giochi di moderna concezione, inoltre, vincendo le partite si ottengono ricompense che permettono di personalizzare armi e apparenze estetiche delle capre di cui si vestono i panni, trasformandole in creature decisamente originali.
Il ritmo dell’azione di Goat of Duty ricorda il vecchio Quake III Arena, pur all’interno di uno scenario molto umoristico. Il gioco non richiede un grosso lavoro per padroneggiare un contorto metagame, conoscere vari personaggi, combinare abilità o fare un gioco di squadra altamente strategico, ma intende essere prima di ogni cosa molto immediato. E i giocatori sembrano apprezzare, visto che nel momento in cui scriviamo su Steam vanta la valutazione media di “Molto positiva”.
“Non vediamo l’ora di lasciare il gioco tra gli ‘zoccoli’ dei nostri fans”, afferma Ivano Zanchetta, Game Director di 34BigThings. “Il periodo in Early Access è una grande occasione per il gioco di crescere ed evolversi, cosa che sarebbe impossibile senza il sostegno della community. Inoltre, siamo stati costretti a liberare le dannate capre dalle loro prigioni o avrebbero distrutto ogni cosa”.
Come dice Zanchetta, Goat of Duty è adesso disponibile in versione Early Access su Steam, dove può essere acquistato a 5,94€ grazie a una promozione che termina il 17 luglio. Goat of Duty è già forte di una crescente community di oltre 23 mila giocatori a Discord. La community ha partecipato a varie closed beta, contribuendo con commenti che hanno svolto un ruolo cruciale nel dar forma al gioco e continueranno a farlo nel corso di tutta la fase Early Access, come si può vedere nelle Domande e Risposte su Steam.
Fondato nel 2013, 34BigThings è uno degli studi indipendenti più grandi d’Italia. Nato dalla pura passione di un gruppo eterogeneo di sviluppatori di videogiochi mantenutosi senza aiuti esterni, realizza i giochi che ama in un ambiente di lavoro rilassato. Lo studio è famoso soprattutto per aver creato l’adrenalinico gioco di guida arcade Redout.