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The Surge 2 Provato in Anteprima

The Surge 2 Provato| Quando si va a discutere di The Surge, tra uno sguardo sbigottito e tra chi già conosce ogni vicolo del soulslike fantascientifico, inevitabili sono le critiche che vengono rivolte al mondo immaginato daDeck13 Interactive. C’è chi ha spinto delle critiche al grigiore di CREO, megacorporazione titanica che tanto dava di già visto nel mondo della fantascienza, ma anche a Warren, protagonista indiscusso del capitolo originale che, con l’eliminazione del sistema da roleplay, aveva già promesso ai giocatori un protagonista finalmente caratterizzato nel sottogenere dei soulslike; nulla di tutto ciò, anzi. Come temevano in molti infatti, Warren (così come il bruto Harkyn di Lords of the Fallen) si rivelò fin da subito un pover’uomo senza alcun tratto caratteristico a delinearlo. In poche parole, venne sacrificata la creazione del personaggio a favore di un protagonista… inutile, o quasi. Non che fosse tutto fumo quello di The Surge, anzi. Il gameplay era veloce, dinamico e incredibilmente reattivo ai nostri comandi, così come lo stile artistico del gioco prometteva già delle idee sconfinate dal punto di vista della fantascienza nuda e cruda. Mancava soltanto un talento in grado di far bruciare la scintilla sotto una luce diversa. Ed ecco che ci siamo immersi nel mondo di The Surge 2, talmente stravolto da non sembrare più lui. Eppure, l’anima da sci-fi che era stata confezionata da Deck13 Interactive negli anni è rimasta intatta, oggi in grado di esprimersi in una libertà che non si era mai vista finora.

The Surge 2: il risveglio dell’avatar

Le novità del nuovo The Surge, in realtà, si notano in un batter d’occhio. Ancor prima di entrare nel cuore dell’azione infatti, Deck13 Interactive ci butta davanti a una classica creazione del personaggio; il nostro. Esatto, distaccandosi forzatamente dalle radici del capitolo originale, The Surge 2 elimina dai giochi la figura di Warren come forza motrice delle vicende, lasciandoci invece l’occasione di plasmare una storia tutta nostra. Se da una parte è un peccato che Warren sia scomparso così, senza darci modo di intuire cosa sia successo dal capitolo originale e il secondo titolo (ma pur sapendo che Warren tornerà, in un modo o nell’altro), dall’altra è sicuramente una boccata d’aria fresca per tutti quei giocatori che, innamorati dalla narrativa silenziosa di Dark Souls, cercavano ancora delle avventure tutte nuove da affrontare. E in fin dei conti, la trama essenzialmente non ne rimane intaccata. Con la chiusura della sua creazione infatti, il nostro avatar si sveglierà immediatamente in una stanza che tutto sembra se non la tanto decantata Jericho City.

The Surge Deck13 Interactive

Tutt’al più, saremo nell’ospedale di un penitenziario, con il solo camice a farci da corazza contro le minacce esterne. Non saremo ancora entrati nel nostro MG, ma avremo comunque dei mostruosi defibrillatori a fare da arma contundente! Nel caos di The Surge dopotutto, l’ignoranza regna sovrana. Ed è già dai primi minuti di gioco che il suo spirito scanzonato viene fomentato da altri elementi; NPC inclusi. L’incontro con il Fratello Truman è emblematico, soprattutto quando dovremo confrontarci con un gruppo che tanto ricorda una setta, sì, ma che abbassa immediatamente la realisticità di The Surge 2 con dei dialoghi scialbi e stereotipati. Nonostante le migliorie generali sulla narrazione, ora raccontata attraverso lo stesso mondo di gioco, la storia costruita da Deck13 Interactive non sembra convincere ancora del tutto. Ma dove la trama fallisce, parla il gameplay.

The Surge Deck13 Interactive

Machismo meccanico a Jericho City

La parola d’ordine di The Surge 2 è indubbiamente la libertà; la libertà di uscire dalle fredde mura di CREO e di esplorare una città pulsante, piena zeppa di edifici riconoscibili e ben strutturata da un punto di vista architettonico. Ogni corsa, salto o anche il minimo movimento – volontario o involontario – sarà ancor più fluido al controllo diretto, e ciò va a favore di un team che è riuscito ad ascoltare tutte le critiche della community e a trasformarle in un’opera finalmente matura, almeno sul fronte del gameplay! E anche le mazzate saranno all’ordine del giorno, visto che le strade di Jericho City brulicheranno di cittadini usciti di senno o di agenti pronti a punirci se mai volessimo tentare la sorte e sfidarli. Tornano inoltre gli immancabili shortcut: vero centro nevralgico di ogni soulslike che si rispetti, Deck13 Interactive è riuscito a realizzare un mezzo miracolo nel distretto iniziale del gioco, migliorando ulteriormente un sistema che ci dà modo di respirare i vicoli di Jericho.

The Surge Deck13 Interactive

Il gameplay adottato da The Surge 2 trionfa invece negli stessi stratagemmi che erano stati adorati nel capitolo originale della serie. Un esempio concreto è quello dello smembramento, grazie al quale potremo bersagliare le singole parti del corpo di un avversario per strappargliele letteralmente dalle sue fredde spoglie. Un metodo sicuramente un po’ brutale, ma che ci aiuterà a raccogliere ogni singolo materiale nel corso dell’avventura. Vogliamo ardentemente un’arma dell’avversario ma non l’abbiamo ancora ottenuta nel gioco? Ci basterà bersagliare il braccio utilizzato dal nemico per togliergli l’arma dalle mani… letteralmente! Quest’azione andrà comunque attivata tramite la barra della Batteria, utile a sfruttare i preziosi Impianti – ossia le abilità speciali di The Surge – perciò dovremo stare attenti e decidere se muoverci con cautela o se tagliare con foga gli arti del malcapitato di turno!

In questo gioco del direzionamento, l’area iniziale di The Surge 2 offre forse uno sguardo alla più grande novità del gioco: la difesa. Ma non una qualsiasi difesa, bensì una difesa orientata all’attacco del nemico. Oltre a poterci riparare infatti, nella Beta abbiamo avuto anche modo di scegliere la direzione della difesa; esponendoci al rischio di un colpo improvviso sugli altri lati, certo, ma dandoci anche un’occasione d’oro per sfruttare un contrattacco devastante; il parry ora è diverso e, checché se ne dica, finalmente migliorato. Tra tutte le novità offerte da Deck13 Interactive, forse la più simpatica rimane il Drone; chiamatela magia, se volete. Dotato di proiettili e di altre stramberie a seconda del modello, i nuovi Droni di The Surge 2 riescono anche a dare un’altra dimensione al nostro avatar, che potrà così specializzarsi sulla difesa, sugli attacchi a lunga distanza e altro ancora. Una pletora di possibilità infiniteche finisce per dare una nuova identità alla stessa saga.

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In conclusione, nonostante le scarse ore di gioco iniziali, la Beta di The Surge 2 ci ha assolutamente convinti. La narrazione del gioco adesso si immerge nel roleplay – togliendoci dal ruolo di Warren e mettendoci invece al controllo del nostro avatar digitale – e migliora le basi dettate dal capitolo originale, ma non riesce comunque a eccellere; la setta della Scintilla non dà delle avvisaglie positive, in tal senso. La struttura in cui The Surge 2 riesce a trionfare – anche di fronte agli originali Dark Souls – è assolutamente il gameplay: un sistema dinamico, vivo e corretto nella sua soffocante difficoltà contro alcuni boss del gioco, e che ora si è finalmente aperto a Jericho City. Lo stile grafico non grida sicuramente al miracolo, ma fissa quella giusta via di mezzo tra l’orrore a 60fps fissi e il capolavoro visivo a immagini in movimento. Non abbiamo ancora testato il gioco su PlayStation 4 e Xbox One, ma il sentore è che Deck13 Interactive abbia voluto sistemare la grafica di The Surge 2 per rendere ancor più fluido il gameplay e creare così il miglior soulslike degli ultimi anni. Ci riuscirà? Per scoprirlo non ci resta che attendere il 24 settembre, quando il gioco uscirà in via ufficiale su PlayStation 4, Xbox One e PC.

Author: GamesVillage.it

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