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HONG KONG CINA TRUMP: UN UOVO ROTTO!

Nulla di particolare da segnalare in questo fine settimana, mercati USA chiusi per il Veterans Day a parte le nuove tensione in arrivo da Hong Kong e la sconfitta delle sinistra in Spagna che a forza di nuove elezioni è riuscita a riesumare il partito popolare e far volare l’estrema destra di VOX la quale ha sostanzialmente più che raddoppiato i propri voti…

Il partito di estrema destra che sta conquistando la #Spagna https://t.co/9oKok61OyJ

— Agi Agenzia Italia (@Agenzia_Italia) November 11, 2019

La stupidità di questa Europa e di questa sinistra, riuscirà alla fine a far riesumare i fantasmi del passato e Martin Feldstein vincerà la sua scommessa,… l’ “Euro riporterà la guerra in Europa”.

Sappiamo già grazie al diversamente sobrio, Juncker che Trump non metterà alcun dazio sulle automobiline tedesche, ce lo assicura direttamente lui, un uomo completamente informato dei fatti come vuol far credere, visto che mercoledi l’amministrazione Trump, deciderà cosa fare.

Nel frattempo, tutte le favole di queste ultime settimane vengono cancellate dalle parole di Trump, il grande deal puè aspettare, al massimo sarà una ciofeca da vendere ai propri elettori per Natale, giusto per far tirare per l’ultima volta i consumi, poi il prossimo anno arriverà la verità figlia del tempo…

President Trump signaled that the conclusion of a trade deal with China might take longer when he said that he has not agreed to roll backs U.S. tariffs on the import of Chinese goods https://t.co/eU77nj3FHm pic.twitter.com/UkP9nD1sXK

— Reuters (@Reuters) November 9, 2019

WASHINGTON (Reuters) – Il presidente Donald Trump ha dichiarato venerdì di non aver accettato i rollback delle tariffe statunitensi richieste dalla Cina, suscitando nuovi dubbi su quando le due maggiori economie del mondo potrebbero porre fine a una guerra commerciale di 16 mesi che ha rallentato la crescita globale.

Quindi il grande capo in persona ha fatto sapere che la favola sulla riduzione dei dazi è solo una speranza cinese, un’illusione, “la Cina vorrebbe ottere una sorte di compensazione parziale sui dazi, non completa,perché sanno che non lo farò”, ha detto Trump.“Non ho accettato nulla”.

Ha detto che la Cina ha interesse più di lui ha concludere l’accordo, aggiungendo che le tariffe statunitensi generano “miliardi” di dollari per le casse statunitensi.“Sono molto felice in questo momento.Stiamo guadagnando miliardi di dollari “, ha detto.

“Supponendo che otteniamo questo accordo … potrebbe essere firmato nello Iowa o una fattoria o un posto del genere.Sarà nel nostro paese “, ha detto.

Figurarsi se i cinesi accettano di firmare la vittoria di Trump davanti ai suoi elettori. Direi che basterebbero queste parole, i dubbi che generano per cancellare le illusioni di questi ultimi due mesi, ma noi siamo pragmatici, sappiamo che al netto della correzione in corso, gli esaltati di Wall Street spingeranno gli indici a nuovi massimi e come vedremo nel prossimo manoscritto le opzioni non mancano.

Infatti dal Global Times è arrivata subito la risposta …“Quel che è certo è che se non ci sarà il rollback delle tariffe, non ci sarà nessun accordo di fase 1”.

Esperti all’interno e all’esterno del governo degli Stati Uniti avvertono che il patto commerciale di “prima fase” potrebbe ancora andare in pezzi.

Basterebbe questo per mettere una pietra sopra le fesserie delle scorse settimane, ma limitiamoci a dire che le occasioni non mancano, anzi!

Il consigliere commerciale della Casa Bianca Peter Navarro, una delle voci anti-cinesi più forti dell’amministrazione Trump, si è scagliato contro i giornalisti venerdì in una e-mail, accusandoli di essere fare il gioco della propaganda cinese.

No Navarro si sbaglia, questi giornalisti prezzolati, fanno solo il gioco di Wall Street, il loro stipendio lo paga la finanza, ogni giorno una notizia, tutto e il contrario di tutto, mentre gli igenui bevono.

“Per il bene del Paese, questo circo di approvvigionamento anonimo deve smettere.Nella fretta di battere la concorrenza, troppi giornalisti corrono il rischio molto reale di giocare, sbagliarsi e ferire questo paese “, ha detto Navarro.

Ovviamente Trump continua a sostenere i mercati con le solite battute sui colloqui che vanno molto bene, peccato che ha dichiarato di nuovo che gli Stati Uniti farebbero un accordo con Pechino solo se fosse l’accordo giusto per l’America.

Trump ha detto ai giornalisti della Joint Base Andrews prima di partire per una visita a Tuscaloosa, in Alabama, che i colloqui si sono mossi più lentamente di quanto avrebbe voluto, ma la Cina vuole un accordo più di lui.

“I colloqui commerciali con la Cina stanno procedendo, penso, molto bene e se facciamo l’affare che vogliamo sarà grande e se non è un grande affare, non lo farò”, ha detto.

“Vorrei fare un accordo, ma deve essere l’accordo giusto”, ha detto.

Più o meno come dire, va tutto benissimo, o almeno credo, se fanno quello che voglio io bene, altrimenti amen.

“Stanno vivendo l’anno peggiore in 57 anni.La loro catena di approvvigionamento è tutta spezzata, come un uovo, vogliono fare un affare, forse devono fare un affare, non lo so, non mi interessa, dipende da loro. ”

La risposta è arrivata subito, direttamente dalla Cina…

La catena di approvvigionamento della Cina è rotta come un uovo? Chi è così audace da fuorviare questo innocente presidente per dire la bugia con orgoglio, rovinando la propria immagine di fronte al mondo? Interessante.

China’s supply chain is broken like an egg? Who are so bold to mislead this innocent President to tell the lie proudly, ruining his own image in front of the world? Interesting. https://t.co/FUYPqu3YCD

— Hu Xijin 胡锡进 (@HuXijin_GT) November 10, 2019

Trump ha affermato che ci sono state notizie errate sulla volontà degli Stati Uniti di revocare le tariffe, ha detto di aver portato decine di miliardi di dollari per gli Stati Uniti e presto “letteralmente centinaia di miliardi di dollari”.

Fantastica davvero questa commedia, io me le immagino le volpi di Wall Stree, invitano polli ovunque, il 2020, sarà probabilmente l’anno più affascinante dell’ultimo decennio e noi lo seguiremo insieme al nostro Machiavelli, senza farci mancare nulla.

Appuntamento nel fine settimana per il prologo del nostro OUTLOOK 2020.

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