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Football Manager 2020 Recensione

Football Manager 2020 Recensione | In Italia il calcio è una vera e propria fede, motivo di discussione da lunedì alla domenica. Probabilmente non esiste nel mondo un paese dove il “pallone” – soprattutto quello parlato – viene vissuto con tanta intensità. Motivo per cui un videogioco come Football Manager– che permette a chiunque di vestire i panni del mister di un grande (o piccolo) club professionistico – ha da sempre un grandissimo appeal da noi.

I giovani prima di tutto

Per la sua stessa natura, il gestionale targato SEGASports Interactive non è di quei prodotti che stravolgono la sua struttura ad ogni edizione, ma offre più che altro aggiornamenti introdotti gradualmente dagli sviluppatori.Ampio spazio quest’anno a due aspetti da sempre considerati chiave nell’esperienza gestionale di Football Manager ma che non hanno mai avuto una loro “sezione” ad hoc all’interno del layout di gioco: la crescita delle giovani promesse e la qualità del proprio lavoro, che addirittura viene ora giudicato dalla dirigenza con una votazione da 5 a 10. Ma andiamo con ordine.

Da sempre uno degli aspetti più stimolanti e che spingono il giocatore a spulciare per ore e ore centinaia di tabelle e sguinzagliare gli osservatori in giro per il mondo è la ricerca dei giovani talenti, che sotto la guida del manager di turno diventeranno delle stelle mondiali.Ma se nelle versioni precedenti del gioco tenere traccia delle proprio stelline – magari date in prestito a qualche club minore per farsi le ossa – era più impegnativo, in Football Manager 2020 grazie al Centro di sviluppo diventa tutto più immediato, con, ad esempio, segnalazioni quando una stellina è pronta per il grande salto in prima squadra oppure se è necessario intervenire per valorizzare un talento soffocato o inespresso dal suo attuale utilizzo. Presenti grafici che mostrano la crescita delle skill dei giovani calciatori e pure una scheda di anteprima dedicata ai giovani provenienti dalvivaio, così da poter decidere in anticipo chi portare nelle formazioni Under 18 o Under 20 e chi, invece, lasciare andare.

Dirigenza felice, giocatore salvo

Il secondo aspetto profondamente rivisto è il grado di soddisfazione della dirigenza, che in FM20 viene declinato attraverso la nuova sezione “Visione societaria”, dove viene messa nero su bianco la filosofia dirigenziale, ad esempio, al Milan viene chiesto di acquistare solo giocatori under 23 ed evitare acquisti over 30; presente anche un piano a lungo termine con gli obiettivi fissati dalla dirigenza negli anni a venire (ovviamente sempre più ambiziosi), dai posizionamenti in classifica alla lotta per conquistare determinati trofei. Ogni target verrà valutato in tempo reale dalla dirigenza e contribuirà a costituire uno specifico livello di gradimento, rappresentato anche da un voto, da 5 a 10.

Oltre alla aderenza alla vision societaria altri parametri verranno presi in considerazione dalla dirigenza per la valutazione della fiducia nei confronti dell’allenatore: i risultati in campo, i trasferimenti, le scelte tattiche e il clima spogliatoio. Insomma, se prima capitava che gli esoneri arrivassero senza un giusto preavviso – e il campanello d’allarme era legato alle voci dei media e, ovviamente, ai risultati scadenti – ora il giocatore ha a disposizione un vero e proprio termometro che lo aiuterà ad aggiustare il tiro in corsa ed anticipare il licenziamento. Non sempre sarà sufficiente, ma “uomo avvisato…”.

Le Zebre di Cristiano Ronaldo

Per quanto riguarda il comparto grafico si notaqualche piccola miglioria per stadi,condizioni atmosferiche e animazioni. Niente di trascendentale rispetto a quanto già visto in FM19 ma qualche piccola limatura estetica effettivamente si nota. Si potrebbe decisamente fare qualcosa di meglio per rendere le partite più godibili e credibili, ma non sembra che SEGA voglia investire risorse in tal senso. Stesso discorso per l‘impianto sonoro: minimal e identico da anni.Bruttissima tegola dal punto di vista dei contenuti per quanto riguarda la nostra Serie A: il nome Juventus, infatti – come già successo per FIFA 20 a causa della licenza ceduta in esclusiva a PES 2020 – non comparirà nemmeno in Football Manager 2020. Il club torinese si chiamerà “Zebre”. Un impiccio che potrà essere risolto in pochi minuti grazie all’editor di FM, ma che va ad inficiare la completezza di un pacchetto contenutistico quasi perfetto.

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Con l’aggiunta di due nuove “macro-sezioni” dedicate appositamente alla gestione delle giovani promesse e al grado di soddisfazione della dirigenza (e tifosi) i ragazzi di Sport Interactive hanno fatto centro, regalando ai fan delle interessanti scorciatoie e strumenti utilissimi per avere ancor di più il polso della situazione. Peccato per la Juventus diventata Zebre, ma niente che non si possa risolvere con un po’ di lavoro “artigianale” tramite l’editor del gioco.

Author: GamesVillage.it

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