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John Romero: 'vi spiego cosa non funziona negli sparatutto moderni'

Author: GAMEmag – Videogames

Gli sviluppatori di sparatutto oggi si concentrano sul numero delle armi e dei contenuti, molto spesso tralasciando la qualità. È questo che non va negli sparatutto moderni, secondo il creatore di DooM, John Romero. “Preferirei maneggiare meno cose ma con maggiore significato piuttosto che un milione di cose con cui non posso identificarmi”, ha detto in un’intervista al Guardian.

“Sarebbe più opportuno potersi dedicare a un’unica pistola con un design che sia davvero profondo e con la possibilità di imparare molte cose su di essa”. Invece, i moderni sparatutto assomigliano più a giochi di ruolo dove, da una battaglia all’altra, ti ritrovi con un arsenale quasi completamente diverso. Secondo Romero, i giochi di oggi sono troppo orientati sul “bottino”, sono diventati servizi in stile Netflix dove il continuo rilascio di contenuti rende l’esperienza sempre nuova ma priva di profondità. “Passi più tempo a confrontare le pistole nei menu che a saggiarne le capacità”.

DooM

Le armi in questi giochi sono ormai usa e getta. “Più armi ci sono in un gioco, più diventa un gioco di inventario”. DooM, invece, aveva solo 8 armi nella prima versione, sottolinea Romero. Il gioco, lanciato nel 1993, è considerato come il capostipite del genere, visto che introduceva alcune caratteristiche che molti titoli avrebbero preso a modello negli anni successivi. “In DooM, ogni nuova arma, non rendeva inutili le armi precedenti”.

Inoltre, Romero si concentra sulle aree segrete. Il DooM originale era pieno di stanze nascoste e porte mimetizzate e al loro interno potevano esserci munizioni ma anche aggressivi nemici. Secondo Romero, “gli sparatutto di oggi hanno poche aree segrete, perché costa troppo farle”.

Lo sviluppatore statunitense è al lavoro con il suo studio, Romero Games, su Empire of Sin, un gioco di ruolo pubblicato da Paradox Interactive. Recentemente ha rivelato che il suo prossimo progetto sarà proprio uno sparatutto in prima persona, ma non ha divulgato altri dettagli.

A John Romero, e al suo lavoro sulla tecnologia insieme a John Carmack, è stato dedicato il famoso libro Masters of DooM di David Kushner. Questo volume racconta la più grande storia dell’industria videoludica, portando i lettori all’interno dell’incredibile avventura di due imprenditori ribelli che sono stati in grado di dare la forma a una generazione.

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