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2020 TASSI NEGATIVI PER TUTTI!

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Il dovere professionale ci impone di parlare di cose serie oltre che di gossip finanziario o di illusioni economiche, quindi una piccola premessa sull’ultimo report relativo ai consumi USA in attesa che il Black Friday dia l’ultimo tocco di illusione all’economia americana…

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Tralasciando la superficie, andiamo ad esplorare l’iceberg sotto il pelo dell’acqua.

Mentre le vendite al dettaglio cinesi sono cresciute al ritmo più lento dal 2003 in America i consumi core, sono aumentati di un misero 0,1 %, ben peggiore delle previsioni. Il rimbalzo complessivamente è stato trainato dalle vendite di auto a debito tanto per cambiare e di carburante. Bensette delle 13 categorie principali sono in calo.

Unico settore che galleggia è quello delle vendite online, che piano piano, sta distruggendo i centri commerciali, senza fretta ovviamente, la Fed sta tenendo in piendi anche il settore commerciale immobiliare.

Negozi di mobili e arredamento per la casa, di elettronica ed elettordomestici, di abbigliamento, articoli sportivi, hobbistica e rivendite di libri oltre ai servizi di ristorazione sono in declino da due mesi e meno male che l’occupazione è ai massimi.

Su base annua, la crescita delle vendite al dettaglio sta rallentando drasticamente.

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US industrial production plunges 0.8 from September to October. The biggest decline in output in more than a decade. More pain ahead? We think so. https://t.co/TBvI4ZzxFM

— ING Economics (@ING_Economics) November 17, 2019

Si certo, ormai la produzione manifatturiera non interessa più a nessuno, non serve a nulla produrre, il crollo di quasi 0,8% a ottobre è il peggior crollo degli ultimi dieci anni, pensate che gli scienziati prevedevano un calo della metà.

Certo loro vi diranno che è tutta colpa dello sciopero General Motors, anche i mesi scorsi quando non c’era, ma la produzione di attrezzature aziendali è sotto del 2,5 % da inizio anno, la Fed e Powell possono raccontare tutte le balle che vogliono sulla forza devastante dell’economia USA, il settore costruzioni è in calo per la terza volta negli ultimi quattro mesi.

Chi se ne intende, sa che gli investimenti sono essenziali per un ciclo economico e anche questi stanno crollando, gli ultimi dati sul PIL hanno bisogno di qualche taroccamento per migliorare, i margini si sono contratti…

Intanto siamo a 0,4 di crescita trimestrale, ma festeggiamo ogni giorno insieme a Donald nuovi record storici, come ai bei tempi, prima di ogni crisi economica che si rispetti.

A proposito di Donald, in Cina non sembrano molto contenti di come stanno andando i deal…

Mood in Beijing about #trade deal is pessimistic, government source tells me. #China troubled after Trump said no tariff rollback. (China thought both had agreed in principle.) Strategy now to talk but wait due to impeachment, US election. Also prioritize China economic support.

— Eunice Yoon (@onlyyoontv) November 18, 2019

Donald è troppo impegnato con l’impeachment, i cinesi speravano che in linea di principio fosse d’accordo sul togliere i dazi, ma forse è meglio attendere le elezioni prima di fare qualsiasi accordo, altro che fase UNO.

Nel frettempo l’amico Jay ha fatto un salto alla Casa Bianca, due chiacchiere davanti al caminetto…

Just finished a very good & cordial meeting at the White House with Jay Powell of the Federal Reserve. Everything was discussed including interest rates, negative interest, low inflation, easing, Dollar strength & its effect on manufacturing, trade with China, E.U. & others, etc.

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 18, 2019

“Appena terminato un incontro molto positivo e cordiale alla Casa Bianca con Jerome Powell.Si è parlato di tutto inclusi i tassi di interesse, i tassi di interessi negativi, l’inflazione bassa, il dollaro forte e i suoi effettisulla manifattura, gli scambi commerciali con la Cina, l’UE e altri”, twitta Trump al termine dell’incontro.

“Su invito del presidente, Powell ha incontrato” Trump e Mnuchin “alla Casa Bianca per parlare dieconomia, crescita, occupazione e inflazione” afferma la Fed in una nota.

“I commenti di Powell sono stati in linea con quelli delle audizioni in Congresso della scorsa settimana. Powellnon ha parlato delle attese per la politica monetaria, fatta eccezione per il mettere in evidenza che la strada dipenderà interamente dalle informazioni economiche che arriveranno”, aggiunge la Fed.

“Powell ha detto che la Feddeterminerà la politica monetaria per sostenere la massima occupazione e la stabilità dei prezzieassumerà le decisioni solo sulla base di analisi attente, obiettive e non politiche”, conclude la nota.

Certo, tutto tranquillo, tutto sereno, amici come prima…

(ANSA) – WASHINGTON, 19 NOV – “Nel mio incontro con Jay Powell ho contestato il fatto che il tasso della nostra Fed è troppo alto rispetto ai tassi di interesse di altri Paesi competitori. Infatti i nostri tassi dovrebbero essere più bassi di tutti gli altri (noi siamo gli Usa). Un dollaro troppo forte danneggia il manifatturiero e la crescita!”: lo ha twittato Donald Trump dopo l’incontro di lunedì mattina alla Casa Bianca con il presidente della Fed Jerome Powell, ignorando di nuovo la tradizionale indipendenza della banca centrale americana.

At my meeting with Jay Powell this morning, I protested fact that our Fed Rate is set too high relative to the interest rates of other competitor countries. In fact, our rates should be lower than all others (we are the U.S.). Too strong a Dollar hurting manufacturers & growth!

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 19, 2019

Io intanto preparo i popcorn, da qui alla fine del primo trimestre 2020, sarà davvero uno spettacolo, il clou forse in estate, ma vediamo, non c’è fretta, va tutto bene no?

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