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BOND: TI PIACE VINCERE FACILE? E’ la fine del porto sicuro.

Probabilmente avrete un’immagine dei mercati finanziari che potrebbe risultare distorta. Infatti agli occhi di tutti, ci ritroviamo con una borsa USA che sfiora i massimi storici e quindi, tutto come sempre. In realtà no, perché il mercato obbligazionario USA si sta muovendo, eccome.

Guardate il grafico del rendimento del T-Note 10y. Un’impennata notevole, oggi siamo all’1,62%: certo, non parliamo di numeri impossibili, ma è pur sempre 3 volte quanto rendeva 6 mesi fa. E questo malgrado il fatto che il presidente Powell abbia riconfermato l’impegno della banca centrale a mantenere politiche accomodanti fino a quando l’economia non si sarà ulteriormente ripresa dagli effetti della pandemia di coronavirus, ribadendo, che non ci sono rischi di assistere ad una dinamica fuori controllo sul tema dell’inflazione. Anche in Europa la presidente Lagarde ha ribadito l’impegno a garantire condizioni finanziarie favorevoli a tutti i settori dell’economia, che si concretizzerà in un attento monitoraggio dell’evoluzione dei rendimenti nominali delle obbligazioni a più lungo termine.

Grafico rendimento 10Y T-Note daily

Malgrado questo… i bond continuano a collassare. Attenzione, siamo vicini a quello che sarà uno stop dei rendimenti, come si vede dal grafico weekly. L’ipercomprato è assurdo ed insostenibile, e quindi i bond riprenderanno un po’ di ossigeno, ma per quanto?

Grafico rendimento 10Y T-Note weekly

Grafico 10y T-note by Tradingview

La domanda che tutti dovremmo farci a questo punto è? Ma il mercato obbligazionario cessa definitivamente di essere il “rifugio” dal rischio? E soprattutto come si possono difendere i portafogli? Inoltre, come giudicare i tradizionali portafoglio “equilibrati” 70-30 che caratterizzano la media dei portafogli dei risparmiatori?In passato, la correlazione generalmente negativa tra i prezzi delle azioni e delle obbligazioni negli ultimi due decenni è stata un importante pilastro della costruzione del portafoglio. In realtà non è sempre stato cosi, però noi, italiani, siamo sempre stati abituati a vedere i bond come il “porto sicuro” che ti mantiene il capitale e ti paga interessi, anche generosi. Leggasi BTP. Adesso però quel mondo non esiste più. Da anni la correlazione tra azioni ed obbligazioni è diretta.

Quindi il ruolo di “diversificazione” è progressivamente venuto meno. Ed ora che i tassi hanno prima toccato un minimo e che poi hanno invertito, i bond rappresentano un pericolo, non un’opportunità. Ovvio, il rischio si chiama duration, ed è proprio quella che vogliono difendere BCE, FED & co. Il tutto tra l’altro in una fase di potenziale reflazione che, ovviamente, non è amica dei rendimenti ZIRP.

Pensateci, tutto questo significa un cambiamento epocale nei tradizionali modelli di investimento. E quello che era difensivo, potrebbe non più esserlo. Pensateci, il tempo del “ti piace vincere facile” è finito. Ed i prossimi anni porteranno delle nuovi grandi sfide. E noi saremo chiamati ad accettarle (altrimenti, signori, si cambia mestiere).

STAY TUNED!

Danilo DT

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Author: Finanza.com

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