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Gli sponsor prendono le distanze dall'Overwatch League dopo il caso molestie di Activision Blizzard

Author: GAMEmag – Videogames

Lo scandalo che ha colpito Activision Blizzard si sta ripercuotendo su altri livelli: nei giorni scorsi gli sponsor della Overwatch League Coca-Cola e State Farm hanno affermato di essere in fase di rivalutazione se continuare a dare il loro sostegno alla competizione. Le dichiarazioni dei due sponsor arrivano dopo il ritiro di T-Mobile dalle sponsorizzazioni non solo di Overwatch League ma anche di Call of Duty League, e prima di Kellogg’s che ha annunciato la propria defezione nel corso del fine settimana.

Coca-Cola, in una dichiarazione rilasciata al Washington Post, ha fatto sapere di essere consapevole delle accuse che circondano Activision Blizzard e ha affermato di “fare un passo indietro per un momento per rivalutare piani e programmi futuri”. Un portavoce della società non ha ancora confermato se Coca-Cola intende cessare completamente la sponsorizzazione della Overwatch League.

Anche State Farm, importante società assicurativa statunitense, sta rivalutando i propri rapporti con la Overwatch League chiedendo inoltre di non mostrare alcuna pubblicità durante le partite dello scorso fine settimana. Chiaramente sponsorizzazioni di tale calibro rappresentano fonti di introiti importanti per Activision Blizzard, anche a fronte dell’ampia visibilità che i marchi State Farm e Coca-Cola hanno nel corso delle competizioni e-sportive.

Kellogg’s ha così motivato la sua decisione di chiamarsi fuori dalle sponsorizzazioni: “Troviamo queste accuse preoccupanti e non coerenti con il nostro impegno per l’ugaglianza, la diversità e l’inclusione. Anche se Activision Blizzard ha annunciato piani per affrontare i problemi impegnativi che si trova davanti, quest’anno non andremo avanti con nuovi programmi ma continueremo ad osservare i progressi compiuti rispetto ai loro piani”.

La vicenda da cui origina tutto, lo ricordiamo, riguarda l’accusa mossa dal Department of Fair Employment and Housing della California riguardante molestie e discriminazioni a vari livelli presso la società Activision Blizzard, proprietaria , tra gli altri, dei franchise Overwatch, World of Warcraft, Starcraft, Call of Duty, Diablo. I dipendenti della società hanno, a seguito della causa, organizzato scioperi e proteste e due figure di alto profilo, il presidente di Blizzard J. Allen Brack e il responsabile HR Jesse Meschuk, hanno lasciato l’azienda. Il CEO Bobby Kotick ha promesso “azioni rapide” che i dipendenti hanno però ritenuto tardive.

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