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Riparare un iPhone da soli sarà possibile: Apple lancia l'iniziativa Self Service Repair

Author: Michele Nasi IlSoftware.it

Riparare un iPhone da soli sarà possibile: Apple lancia l'iniziativa Self Service Repair

Apple apre alla riparazione degli iPhone senza rivolgersi a IRP e centri autorizzati: come funziona il programma Self Service Repair.

Ciò che fino a ieri sembrava fantascienza sarà possibile a partire da inizio 2022. Forse per prepararsi per tempo alle prescrizioni della Commissione Europea in tema di riparabilità degli smartphone e degli altri dispositivi elettronici, Apple si accinge a far cadere un tabù: la necessità di rivolgersi ai centri autorizzati della Mela per effettuare qualunque riparazione.

Tra qualche mese sarà possibile ad esempio comprare il display sostitutivo per un iPhone direttamente da Apple, usare la guida per la riparazione fornita dall’azienda di Cupertino e installarlo in proprio verificandone il funzionamento con gli strumenti e il software diagnostico messo a disposizione degli utenti.

L’annuncio di Apple sulla riparazione “fai da te” è davvero notevole ed è un’apertura senza precedenti a vantaggio dell’intera platea di consumatori.

Stando a quanto annunciato nella fase iniziale Apple permetterà soltanto la riparazione di iPhone 12 e 13 mettendo a disposizione per l’acquisto anche le parti sostitutive come schermo, batteria e fotocamera. Più avanti nel corso dell’anno Apple amplierà il programma Self Service Repair anche ad altri prodotti come i MacBook M1.

Non si sa ancora se sarà possibile utilizzare il software ufficiale di Apple per ripristinare le informazioni sullo stato della batteria, la funzione TrueTone che regola il colore e l’intensità del display in base alla luce ambientale o rimuovere gli avvisi legati a parti che non sono state ordinate da Apple. Ci pare comunque altamente improbabile.

Ad ogni modo poter disporre pubblicamente di informazioni sull’approccio preferito da Apple per la riparazione di ogni singolo componente hardware insieme con i manuali gratuiti è una vittoria che non ha prezzo.

C’è però anche il rovescio della medaglia. Controllando di fatto il mercato delle parti sostitutive Apple potrà anche decidere quando i dispositivi saranno da considerarsi obsoleti.

In passato l’azienda di Tim Cook si è impegnata a fornire parti agli IRP (Independent Repair Provider) per 5-7 anni dopo l’uscita di un dispositivo. Una volta che avranno il controllo totale sulla disponibilità dei pezzi niente impedirà di ridurre la finestra temporale tranne un’eventuale normativa adottata dai vari Paesi.

L’unica nazione che ha agito in tal senso è la Francia: qui il legislatore ha prescritto che le parti di ricambio per gli smartphone devono essere disponibili per 5 anni. Attualmente non c’è alcuna norma simile in nessun altro Paese ma l’idea, almeno in sede europea, è quella di guardare proprio in questa direzione.

Nel comunicato ufficiale Apple precisa che l’iniziativa Self Service Repair partirà dagli Stati Uniti per poi essere estesa ad altri Paesi nel corso del 2022.

Fonte dell’immagine a corredo dell’articolo: Apple.

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