Categorie
Pc Games

Life is Strange Arcadia Bay Collection Recensione: ritorno ad Arcadia Bay su Nintendo Switch

Originariamente uscita nel corso dell’anno su PlayStation, Xbox e PC, Life is Strange Remastered Arcadia Bay Collection è sbarcata in questi giorni anche sulla console della Grande N, infoltendo in questo modo un vastissimo catalogo che ormai vanta videogiochi unici e memorabili. Con Life is Strange Remastered Arcadia Bay Collection, infatti, si ritorna nuovamente a rivivere le esperienze delle celeberrime avventure grafiche pubblicate da Square Enix circa sette anni fa. Se ci pensiamo, n’è passata di acqua sotto i ponti, e ora non è più Dontnod a occuparsi della serie, bensì i Deck Nine, che hanno ereditato la serie a partire da Life is Strange: True Colors, l’ultima produzione del franchise.

Questa nuova collezione completa include il primo Life is Strange e Life is Strange: Before the Storm, che ha portato alla ribalta il team statunitense facendolo diventare quello che è oggi. In questi giorni siamo tornati ad Arcadia Bay, giocando sia in portabilità che attaccati al televisore entrambe le avventure, spolpandole come se fosse la prima volta. L’effetto nostalgia, che si è scatenato improvvisamente, è stato travolgente, e siamo stati più che felici di rivivere certe situazioni, specie se riflettiamo quanto tempo è passato da allora. Life is Strange, al tempo, fu una grande novità, nonostante ci fossero già parecchie avventure narrative che, nel bene o nel male, avevano comunque influenzato il mercato e l’intero panorama. Pensiamo a The Walking Dead e a molte altre opere, che nel panorama dei videogiochi hanno dato il loro prezioso contributo, facendosi conoscere a chiunque provenisse da Monkey Island e dai videogiochi di Telltale Games, o magari direttamente da Sam and Max Save the World.

Life is Strange

La storia di Life is Strange è sempre magnifica

Il primo Life is Strange, targato 2014, aveva come protagonista Maxime Caulfield, chiamata Max, una giovane studentessa di fotografia che era di tornare indietro nel tempo, cambiando gli eventi a suo piacimento. Il suo superpotere, come lei adorava chiamarlo, aveva un costo: il tessuto della realtà, che si stava sgretolando, comincia a perdere pezzi. E inizia a nevicare nel periodo estivo, imbiancando addirittura la cittadina di Arcadia Bay, in cui rincontra Chloe, la sua ex migliore amica, che al tempo dovette salutare (come scopriamo in “Addio”, un episodio bonus aggiunto in Life is Strange: Before the Storm) che parla in maniera più attenta del loro rapporto e ce le fa conoscere in maniera differente.

La narrazione di Life is Strange, che al tempo ruotava attorno alla riscoperta di entrambe qualche anno dopo, è rimasta qualitativamente inalterata, tanto che ne abbiamo tessuto lodi già in passato. Per chi non ne avesse mai sentito parlare, deve sapere che si tratta di una storia travolgente, che in primo luogo parte come una ricerca dissennata e speranzosa di Rachel Amber, la migliore amica di Chloe, e solo dopo si tramuta nella classica vendetta contro qualcuno di spietato. Si è sempre dibattuto per capire quale fosse il miglior capitolo della serie, e i fan spesso ritenevano che Life is Strange fosse migliore in tutto, poiché confezionava una storia matura e avvolgente, non lasciando nulla al caso, e risultando matura per i suoi standard. Si interfacciava con diverse fasce d’età, andando ben oltre il dramma adolescenziale, nonostante al tempo si fosse presentato in quel modo, e nel primo episodio conferisse quella sensazione.

In contrapposizione, però, qualche anno dopo fu pubblicato Life is Strange: Before the Storm, che parlava del rapporto tra Chloe e Rachel, inizialmente burrascoso (perdonate il gioco di parole), eppure tenuto in piedi da basi narrative solide e convincenti. Sapevamo cosa era accaduto in passato alla giovane Rachel, e rivivere certe scene è stato un pugno nello stomaco che ci ha addirittura tolto il respiro per quanto fosse ben assestato, ma non era abbastanza, perché Life is Strange: Before the Storm seguiva passo per passo ogni avvenimento che riguardava le due amiche. Se inizialmente era un rapporto gelido, man mano che si avanza diventa più forte e maturo, tanto da essere commovente e scritto magistralmente. Ne abbiamo avuto prova mentre ne esploravamo con la lente di ingrandimento gli avvenimenti, e da essi traevamo profondi insegnamenti che, in un modo o nell’altro, ci coinvolgevano in maniera inaspettata, dandoci la possibilità di rivivere situazioni che letteralmente sul filo del rasoio. Da allora sono passati cinque anni, ma come allora non è cambiato nulla: la storia è pressoché la stessa, solo che adesso è ancora più bella.

Life is Strange

Pensiamo infatti che il prequel sia superiore al primo capitolo del franchise, poiché espande maggiormente il rapporto tra Rachel e Chloe, dandoci modo di capire meglio cosa si cela nel racconto e in che modo di si delineano certe scelte. Alla base c’era proprio questo, in effetti: la possibilità di prenderne, anche rischiando di sbagliare, perché è vero che la vita è strana, ma è soprattutto imprevedibile, e non si può frenare o impedirgli di non andare avanti.

Alla prova su Nintendo Switch Oled

Il gameplay di gioco è in realtà molto semplice ed essenziale, senza troppe meccaniche fastidiose. Si tratta di un’esperienza tridimensionale con telecamera fissa, in cui muoviamo le protagoniste in diversi scenari ottimamente rappresentati e sempre suggestivi. Le nostre scelte hanno conseguenze e influiscono anche sul lungo corso, cambiando il futuro, mutando rapporti e risolvendo situazioni che sembrano impossibili da risolvere per una persona normale.

Se con Max torniamo indietro nel tempo, Chloe invece non lo può fare, e dunque deve fare molta più attenzione ai dialoghi e alle scelte da intraprendere. Nonostante sia un sistema classico nel racconto, il gameplay di gioco risulta ancora oggi ben implementato e divertente, nonché capace di regalare ore di divertimento sebbene non sia propriamente quello il suo obiettivo, quanto più raccontare una bella storia attraverso l’interazione, come è già stato fatto con The Quarry ma in una misura ancora più semplificata e descritta meglio. È una rappresentazione degli avvenimenti che, oltre ad avere una sua profondità, riesce a convincere anche dopo tutto questo tempo.

Life is Strange Remastered CollectionLa scelta della mappatura dei tasti su Nintendo Switch, infatti, è pienamente riuscita. Giocare in portabilità Life is Strange è stato sicuramente meraviglioso, perché ci ha consentito di tornare indietro nel passato e rivivere certe emozioni che credevamo sopite e dimenticate. Quanto abbiamo provato ci ha convinto pienamente, come aveva già fatto qualche anno fa, ed entrambe le produzioni girano a trenta fotogrammi al secondo, un’ottima notizia per chiunque sia esigente, mentre la potenza grafica è costretta a prendere qualche compromesso.

Dal televisore si notano colori meno accessi e in generale dei caricamenti delle texture in ritardo, ma nulla che non possa essere sistemato in futuro con una patch risolutiva, anche se Life is Strange non è mai stato un capolavoro tecnico, e anche questa versione si porta dietro alcuni problemi delle edizioni passate, come i volti dei personaggi non ben definiti. Si può soprassedere su certe criticità, e dunque il compromesso, considerando l’hardware di Nintendo Switch, è assolutamente comprensibile. Non è nulla di grave, anzi: certi porting sono trattati ben peggio di quanto potremmo mai ammettere, flagellati da problemi ancora più gravi, uno su tutti XIII Remake. Life is Strange Arcadia Bay Collection si comporta egregiamente, non presentando bug di sorta o difetti estetici insopportabili. I colori sono ottimamente rappresentati, in particolare le foglie d’autunno, e sullo schermo del nostro Nintendo Switch Oled sembrano uscire fuori dallo schermo, offrendo degli ottimi scorci.

[embedded content]

Piattaforme: Nintendo Switch

Sviluppatore: Dontnod/Decknine

Publisher: Square Enix

Nonostante sia passato molto tempo, Life is Strange è ancora oggi un franchise che riesce ad appassionare i giocatori. Con l’Arcadia Bay Collection, oltre a rifare il look alla serie, c’è la possibilità di rivivere due esperienze magnetiche e importanti per il panorama videoludico, capaci ancora oggi di primeggiare e lasciare di stucco nuovi giocatori. La storia di Max, per quanto bella, è seconda solo a quella di Chloe e Rachel Amber, due protagoniste che ancora oggi sanno come commuovere il giocatore e non lasciarlo più. Se con Life is Strange: True Colors c’è stato un cambiamento radicale, specie nel proporre la storia, nei capitoli precedente quel fascino è rimasto inalterato, forse oggi ancora più bello di quanto ricordiamo.

Author: GamesVillage.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.