ROMA – Senza filtri come sempre, Aurelio De Laurentiis, che ha risposto ai cronisti a margine della presentazione del volume “Codice di Giustizia Sportiva Figc” dell’avvocato della Federcalcio Giancarlo Viglione al salone d’onore del Coni. Quando gli è stato chiesto se il caso Juventus potesse essere l’inizio di una nuova “calciopoli”, il presidente del Napoli ha sottolineato di non essere la persona adatta a parlarne, entrando poi nello specifico: “Delle vicende della Juventus non ne parlo. Ci penseranno i magistrati che stanno verificando. Non è compito mio, mi dispiace solo che il calcio non sia portatore sempre di quei valori che dovrebbero essere d’esempio per le nuove generazioni“.
Caso Juventus, le parole di De Laurentiis
Poi ha aggiunto: “Il calcio è malato dall’alto. Non si vuole capire che non ci sono sufficienti risorse per andare ancora avanti con questa tipologia di campionato e non si vuol fare la rivoluzione copernicana, perché bisogna essere rieletti. Questo è il problema di tutti quelli che sono sottoposti alla rielezione nel mondo della politica, dell’industria, dei sindacati e dello sport. Nel mondo dello sport purtroppo la sorveglianza è latente e la volontà di modificare e crearsi magari delle antipatie è difficile trovarla”.
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De Laurentiis: “Nuova Calciopoli? Stanno lavorando i giudici…”Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi!