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Bollette, di quanto caleranno nel 2023

L’Arera prevede una diminuzione del 19,5% sul prezzo dell’elettricità per le famiglie con contratti nel mercato tutelato. A far scendere l’asticella la diminuzione del prezzo del gas dovuta alle grandi scorte dei paesi europei

Author: Wired

Dopo un anno di rincari, il costo delle bollette sta cominciando, poco a poco, a calare. Secondo le previsioni dell’Autorità di regolazione per l’energia e ambiente (Arera), il prezzo dell’elettricità scenderà del 19,5% nel primo trimestre del 2023, per le famiglie con contratti energetici nel mercato tutelato. Una contrazione che porterà gli utenti sotto tutela a pagare 53,11 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse.

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Costi al ribasso

La spinta verso il basso è dipesa da una serie di fattori convergenti. In particolare, ha influito pesantemente il livello degli stoccaggi europei di gas, che hanno superato l’80% della capacità disponibile. Così, per la prima volta negli ultimi 10 mesi, il prezzo del combustibile è sceso fino a 76,78 euro per megawattora, tornando ai livelli precedenti l’invasione russa dell’Ucraina, che ha innescato la crisi energetica europea e globale.

Inoltre, hanno contribuito gli interventi di contenimento dei prezzi energetici inseriti dal governo Meloni nella manovra finanziaria, che hanno di fatto prorogato le misure già fissate nei trimestri precedenti dal governo Draghi. Tra queste l’azzeramento degli oneri di sistema e il bonus sociale per le bollette, che è stato potenziato portando il limite di reddito per ottenerlo da 12 mila euro a 15 mila, aumentando così la platea di beneficiari. Il bonus sarà erogato direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, che abbiano presentato a inizio anno la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per ottenere la certificazione valida per il 2023.

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Stop alle modifiche unilaterali

Il governo ha  inoltre prorogato, per soli due mesi, la disposizione del decreto Aiuti bis, che impedisce ai fornitori di energia elettrica di apportare modifiche unilaterali nei contratti. “Ogni clausola contrattuale che consenta all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali del contratto non sarà efficace fino al 30 giugno del 2023 ha fatto fa sapere il ministero dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, annunciando l’inserimento della disposizione all’interno del decreto cosiddetto Milleproroghe. 

Tuttavia, nonostante il lieve calo previsto per il prossimo trimestre, l’impennata del costo dell’energia ha mantenuto i prezzi all’ingrosso su livelli elevatissimi, che si scaricano sulla spesa per la bolletta. In termini concreti, la bolletta elettrica della famiglia tipo per il cosiddetto anno scorrevole (compreso tra il primo aprile 2022 e il 31 marzo 2023) sarà più alta del 67% rispetto ai 12 mesi precedenti, per un totale di circa 1.374 euro di esborso.

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