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Barcellona, il figlio di una leggenda in prova nel vivaio: l’avete riconosciuto?

Ha 17 anni ed è mancino a differenza del papà che per anni ha incantato (anche in Serie A) con la sua tecnica sopraffina

Author: Tuttosport

BARCELLONA (Spagna) – Una famiglia di fenomeni? Il tempo lo dirà. Su una cosa non ci sono dubbi: Ronaldinho verrà ricordato per sempre dai tifosi blaugrana e non solo per la Champions League e i due campionati di Liga (tra gli altri trofei) vinti con la maglia del Barcellona, ma anche e soprattutto come il calciatore che riportò il sorriso al Camp Nou dopo anni di crisi sia sportiva che istituzionale. Ed è per questa ragione che il periodo di prova che suo figlio, Joao Mendes de Assis Moreira, ha cominciato nei giorni scorsi alla Masia di Sant Joan Despí ha sollevato l’interesse e la curiosità del popolo culé che, per il momento, si deve accontentare di sapere che c’è una differenza tra lui e il padre: il diciassettenne Joao, infatti, è mancino. Arruolato dal Cruzeiro a 14 anni, l’erede di Dinho non ha rivelato subito, ai dirigenti della società brasiliana, le sue origini per non ricevere da loro nessun trattamento di favore e capire se aveva realmente le qualità per sfondare nel mondo del pallone. In Brasile ha funzionato e ora resta da capire se anche in Catalogna riuscirà convincere gli esigenti formatori della cantera blaugrana, una delle più importanti d’Europa e del mondo.

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