Categorie
Pc Games

Silent Hill: per il producer Okamoto il secondo episodio identifica il marchio della serie

Author: GamesVillage.it

In una recente intervista con IGN Japan, il producer, Motoi Okamoto ha parlato del ritorno della saga horror Silent Hill. Ha fatto capire che c’è voglia di andare avanti producendo altri titoli (come già aveva detto precedentemente) oltre a quelli annunciati. In più ha motivato la scelta di partire dal remake del 2 invece che dell’1, perché per lui il secondo episodio identifica maggiormente il marchio della serie:

“La serie era rimasta inattiva per un bel po’. Konami, come azienda, voleva riportarla in auge e molte persone che lavorano qui volevano creare giochi di Silent Hill. L’unico problema era che tutti avevano idee diverse su cosa fosse Silent Hill e sul perché lo amassero, rendendo difficile la coesione attorno a un’unica direzione.

“In quel periodo sono entrato in Konami e mi è stato chiesto se potevo far funzionare qualcosa. Ho accettato di riunire tutto e ho preso in mano il progetto, riuscendo alla fine a far andare tutti nella stessa direzione“.

Per quanto riguarda la decisione di ripartire dal remake del secondo episodio anziché dal primo, Okamoto ha aggiunto:

“Durante quel periodo di inattività, però, erano usciti molti giochi horror indie, alcuni dei quali erano stati influenzati da Silent Hill. Se volevamo far rivivere SH in quell’ambiente, dovevamo ridefinire con decisione la sua identità come marchio, affinandola e differenziandola in modo che si distinguesse”.

“Quando abbiamo pensato a quale fosse l’identità di Silent Hill, abbiamo concluso che si tratta del vero horror psicologico della serie. E quando si chiede alla gente cos’è il vero horror psicologico, quasi tutti rispondono Silent Hill 2“.

“Abbiamo deciso che se l’identità del marchio è il vero horror psicologico, dovevamo iniziare con il remake del secondo episodio. Naturalmente, alcune persone all’interno dell’azienda pensavano che sarebbe stato meglio iniziare con l’1, ma io volevo iniziare questo progetto con qualcosa che simboleggiasse questa identità”.

Okamoto ha anche parlato della decisione di lavorare con più sviluppatori esterni, soprattutto studi indie.

Non possiamo fare molto da soli, il che significa che dobbiamo lavorare con molti creatori indie diversi se vogliamo realizzare molti Silent Hill diversi. Per questo motivo ci siamo mossi per collaborare con persone di tutto il mondo che vogliono realizzare giochi della serie e ci siamo rivolti a Bloober Team, oltre che ad Annapurna Interactive e No Code.

Purtroppo ci sono alcuni progetti che non sono mai riusciti a decollare. Tuttavia, credo che il numero di progetti che abbiamo continuerà a crescere. Il fatto che stessimo facendo rivivere Silent Hill era un segreto fino ad ora, quindi non potevamo esattamente uscire e gridare: ‘Ehi, tutti! Portateci i vostri progetti su Silent Hill!”. Ora possiamo farlo, quindi se i creatori di tutto il mondo che amano la serie ci portano i loro progetti, prometto di esaminarli tutti. Siamo tutt’orecchi”.

Silent Hill

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.