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CRISI FINANZIARIA: CROLLANO LE BANCHE!

Author: Finanza.com Blog

Fulgetra - Gravity Lessons [Freestyle] - YouTube

La storia è da sempre maestra di vita, ma in pochi hanno tempo per leggere, studiare, analizzare, troppa fatica, meglio i titoli, le favole che vengono raccontate.

Icebergfinanza è nato negli anni che precedettero la Grande Recessione del 2008, la crisi subprime.

Il nostro successo, essere stati tra i primi e tra i pochissimi in Italia e nel mondo ad avere previsto quella crisi, è dovuto principalmente allo studio della storia.

Bastava studiare la Grande Depressione, ma ancora di più, la crisi giapponese degli anni ’90.

In Japan they called their double bubble the Baburu Keiki – the Bubble Economy. 🤔 https://t.co/3MLDb6wyeN

— Cullen Roche (@cullenroche) May 4, 2022

Il Giappone, terra affascinante e misteriosa, non c’era tanto materiale per studiare quella crisi.

Sono riuscito a trovare alcune tesi di studenti del sol levante che raccontavano con dovizia di particolari, cosa era successo.

Nel 2008, sembrava di vivere quella crisi, anni novanta, la Grande Bolla, baburu keiki, come la chiamano loro.

E’ successo tutto nella stessa maniera, solo 17 anni prima in Giappone.

Quando recentemente quasi per caso, quasi per gioco ho ripreso a studiare le grandi crisi, ho dato un’occhiata alla S&L crisis, la crisi dei risparmi e dei prestiti degli anni ’80, un lento e inesorabile, disastro finanziario.

La crisi giunse al culmine e portò al fallimento di quasi un terzo delle 3.234 associazioni di risparmio e prestito negli Stati Uniti tra il 1986 e il 1995.

Certo questa volta non succederà, ci pensa la Fed, si certo, questa volta è diverso!

Il problema è iniziato durante il clima volatile dei tassi di interesse dell’epoca, la stagflazione e la lenta crescita degli anni ’70 (…)La chiave della crisi S&L è stata la mancata corrispondenza delle normative alle condizioni di mercato, la speculazione, l’azzardo morale determinato dalla combinazione delle garanzie dei contribuenti con la deregolamentazione, nonché la corruzione e la frode, e l’attuazione di standard di prestito notevolmente allentati e ampliati che hanno portato banche disperate ad assumersi troppi rischi controbilanciate da troppo poco capitale disponibile. (Investopedia)

Ve la faccio semplice, non c’è un solo particolare che non assomigli oggi a quella crisi.

Troppo poco capitale disponibile, non è una caratteristica del nostro tempo,dice il Ragazzo alzando il ditino.

Si certo, sino a quando all’improvviso, la fiducia sparisce e tutti ritirano contemporaneamente i loro capitali.

Ma davvero c’era qualche giuggiolone che pensava che non sarebbe successo nulla con il più spettacolare e stupido, rialzo dei tassi della storia?

The Fed hiking cycle, illustrated pic.twitter.com/usWXhxhcOf

— ForexLive (@ForexLive) March 13, 2023

La metafora qui sopra è spettacolare!

“Non siamo mai sicuri, in una certa misura siamo sempre ignari!

” La nostra conoscenza del modo in cui funzionano le cose, nella società o nella natura, è avvolta nella nebbia della vaghezza.”

Con queste parole, il premio Nobel Kenneth Arrow, esprimeva il sentimento d’animo che in questo momento meglio rispecchia la psicologia dei nostri mercati finanziari.

La fiducia…

La fiducia è una cosuccia delicata… pic.twitter.com/uayosg4Mci

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 13, 2023

… una cosuccia delicata, soprattutto nella finanza, dove circolano soldi.

Per i tontoloni che quotidianamente ci scrivono che anche questa è una tempesta in un bicchiere d’acqua, in questi giorni ci sono stati due dei principali tre, fallimenti della storia bancaria americana.

The 2nd and 3rd largest bank failures in US history happened in the last few days. pic.twitter.com/H25VFqMdse

— Charlie Bilello (@charliebilello) March 13, 2023

Signature, probabilmente l’hanno eliminata per dare una lezione al mondo delle crypto.

Il democratico Barney incolpa le crypto, ovvero come non capire una beata fava, la Warren incolpa Trump, un circo equestre quello democratico.

Non ne trovi uno che abbia il coraggio di dire che tutto ciò è colpa della Banca centrale americana, di Powell e allegra combriccola.

Né la Fed di San Francisco, che sovrintende alla Silicon Valley Bank, né la FDIC hanno lanciato alcun allarme per gli evidenti comportamenti rischiosi di entrambe le banche.

Niente, dormivano o forse erano conniventi, visto che l’amministratore delegato di SVB, sedeva nel board della Fed di San  Francisco.

Ieri il pistolotto del governo americano, della Federal Reserve, si, i 25 miliardi tirati fuori per garantire il mondo intero, sono serviti a poco, la corsa agli sportelli è proseguita ovunque in America, soprattutto quella alle azioni.

Con 2.200.000.000.000 di depositi a vista, a rischio ipotetico la Fed e il Tesoro americano hanno messo a disposizione 25.000.000.000, poco più dell’1% … pic.twitter.com/edvA82x0or

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 13, 2023

Ma se il sistema bancario americano è così resiliente e solido che serve assicurare tutto?

Una risata vi seppellirà!

In un attimo, First Republic e Western Alliance, sono collassate!

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L’ETF che rappresenta meglio il sistema finanziario regionale americano è collassato di quasi il 17 %, nei prossimi giorni sarà sparito. oltre il 50 % del suo valore, in sole qualche settimane.

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Ma la cosa più spettacolare, quella che avevo previsto prima dell’apertura è stata la corsa a trasferire buona parte dei depositi a vista presso il Tesoro americano, acquistando Tbill, titoli dello Stato a breve termine.

Ora sedetevi, prendete i popcorn perchè quello che è successo ieri è storia, letteralmente spettacolo puro.

È successo quello che abbiamo raccontato in OUTLOOK 2023 “ The final cut “ a tutti coloro che hanno sostenuto il nostro lavoro.

Era dal 1982 che il rendimento dei titoli a 2 anni, non collassava di oltre 60 punti base in una sola giornata!

Puffete, abbiamo fatto la storia!

Un simile calo in una sola giornata e come vedremo anche nelle ultime tre giornate non si è visto in qualsiasi altro giorno della storia finanziaria degli ultimi 42 anni!

Crollo azionario del 1987 ? NO!

11 settembre? NO!

Fallimento Lehman Brothers? NO!

Bellezza, ieri abbiamo fatto la storia!

Today the 2-year note yield declined 61 bps. This was the biggest one-day decline since Oct 1, 1982 (the first discount rate cut following the Sept 1981 all-time peak in yields).

To emphasize, today’s decline in the 2-year was larger than any one day seen during the 2007 – 2009… https://t.co/cb4AiEuJSk pic.twitter.com/V9gdhmF23x

— Jim Bianco biancoresearch.eth (@biancoresearch) March 13, 2023

Ma non solo, se prendiamo in considerazione gli ultimi 3 giorni, il crollo è stato spettacolare, solo nell’incredibile crollo del 1987, quando i mercati arrivarono a perdere oltre il 30 % in un solo giorno, i rendimenti a 2 anni sono scesi di più in tre giorni consecutivi.

Il più spettacolare ribasso in. 3 giorni del rendimento a 2 anni in oltre 36 anni… Pura libidine! https://t.co/aVRTeT1tcB

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 13, 2023

Ovviamente questo è successo anche in altri mercati, soprattutto sui nostri titoli di Stato,, dove i rendimenti sono letteralmente crollati.

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Immagino che anche in Italia e Europa i depositanti non siano molto tranquilli visto che era dai tempi della pandemia che non si vedevano acquisti così massicci sui titoli di Stato in genere pic.twitter.com/6LM4YNshYo

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 13, 2023

E così in tutta Europa, ma attenzione il crollo dei tassi ha interessato anche i titoli a lungo termine.

La cosa interessante in questi giorni, era il quotidiano tam tam su una recessione che non ci sarà mai, sai Bellezza, bisogna attendere che la curva dei tassi, lo spread tra i rendimenti a 2 anni e quelli a 10, strambino nuovamente.

Etvoilà!

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Tutti li a ricordami ogni giorno che sino a quando non torniamo sopra lo zero, niente recessione, come se la recessione nella vita reale dovesse attendere il consenso di un grafico.

Arriverà anche questa inversione, stai tranquillo!

Nel frattempo è iniziata la corsa delle banche di affari a correggere il tiro sui rialzi dei tassi, a cancellare target immaginari. Per Goldman e Deutsche Bank i rialzi dei tassi sono finiti, per altri solo lo 0,25%.

Ora le probabilità che la Fed non faccia alcun rialzo dei tassi la prossima settimana sono superiori al 50 %

I bond vigilantes invece, che ne sanno sempre una in più del diavolo, si inizia a scontare più tagli già a partire dal prossimo semestre.

Current market expectations for the path of the Fed Funds Rate…
-Mar 22, 2023: 25 bps hike to 4.75%-5.00%
-Pause
-Rate cuts start in July 2023 w/ a Fund Funds Rate of 4% at the end of 2023 and 3% at the end of 2024. pic.twitter.com/ICPJbBSD7d

— Charlie Bilello (@charliebilello) March 13, 2023

Ci fermiamo qui, tanto non è successo nulla o forse chissà!

Ieri Gentiloni ha detto che è tutto a posto nessun rischio in Europa, ma allora cosa è successo a EUROVITA?

Vi è chiaro su cosa sta mandando all’aria EUROVITA?

Magari, qualcuno alzerà il ditino e suggerirà il MES!

Dopo quanto successo a #SiliconValleyBank c’è ancora qualche ingenuo che chiede di sottoscrive la riforma del #MES con backstop comune che NON prevede la garanzia europea sui depositi bancari. @MEF_GOV @GiorgiaMeloni @Palazzo_Chigi #NOMES pic.twitter.com/3Yu8xC8lcJ

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 13, 2023

Ma davvero volete il MES, che non prevede la garanzia europea sui depositi bancari?

Un consiglio però ve lo vogliamo dare, non scommettete mai contro di noi, dalle nostre parti la verità è sempre figlia del tempo!

Va tutto bene, state sereni!

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