Author: Finanza.com Blog
Mentre i topi ballano nella stiva del Titanic, come nulla fosse avvenuto, noi diamo un’occhiata all’enorme iceberg in arrivo.
Lo abbiamo scritto all’inizio dell’anno, le banche hanno smesso di concedere credito ben prima della crisi bancaria di metà marzo, inoltre l’offerta di moneta M2 ha spazzato tutti i minimi registrati da circa 63 anni, dal lontano 1959…
The US Money Supply has fallen 2.4% over the last 12 months, the largest year-over-year decline on record (note: M2 data goes back to 1959). pic.twitter.com/RzXrMveapy
— Charlie Bilello (@charliebilello) March 28, 2023
Il più grande calo, anno su anno mai registrato nella storia.
Come scrive Charlie è probabile che con la crisi bancaria, l’offerta di moneta, la liquidità messa in circolazione dalle banche centrali, farà invertire il trend a marzo.
As predicted by Dr. Lacy Hunt, M2 will continue to follow ODL lower. Down $121bil MoM. -2.35% YoY. pic.twitter.com/L9ZzVCnCDa
— Randy Woodward (@TheBondFreak) March 28, 2023
La metrica preferita dal dottor Lacy Hunt per osservare l’andamento della circolazione della moneta, ovvero Other Deposit Liabilities. (ODL) è in decisa contrazione.
Questo conto riflette i saldi nei conti che le banche hanno presso le banche della Federal Reserve. Questi saldi includono saldi di riserva e saldi relativi ai servizi.
La contrazione dell’offerta di moneta unita ad un continuo aumento dei tassi di interesse ha ridotto il desiderio delle banche di prestare e il desiderio di imprese e privati di prendere in prestito.
In parole povere il cavallo non ne vuole più sapere di bere!
Più il capitale delle banche, soprattutto regionali scende, in seguito al trasferimento dei depositi, e più le banche non prestano denaro.
Inoltre, le perdite nelle banche regionali stanno aumentando a causa di implosioni nel settore immobiliare commerciale e residenziale.
A breve come scritto esploderanno anche i pignoramenti a meno che non si inventino una legge che blocca i pagamenti delle rate e preveda moratorie per i mutuatari.
In parole semplici è in atto una vera e propria implosione deflattiva, un “credit crunch” di alto livello, visto che le banche regionali come abbiamo visto forniscono il 45 % dei crediti al consumo e leasing agli americani e prestano al 70 % del mercato immobiliare commerciale e residenziale.
Per non parlare delle carte di credito e altre cosuccie!
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