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ASUS Zenbook S 13 OLED si fa vedere al mondo

Author: GamesVillage.it

In occasione di un evento strategicamente battezzato “Thincredible”, ASUS ha presentato tutti i dettagli del nuovo Zenbook S 13 OLED, un notebook sottilissimo che mira a incrociare una portabilità estrema a delle linee estetiche semplici e raffinate, il tutto senza sacrificarsi eccessivamente sul fronte delle prestazioni. Quel che ne emerge è uno strumento dal design accattivante che pur non tenendo tecnicamente testa ai “fratelloni” della serie ROG è comunque in grado di portare alta la bandiera del brand, dimostrando tutte le sue qualità nei contesti business oriented.

Ancor prima di colpire per le sue componenti interne, ASUS Zenbook S13 OLED si fa notare per l’aspetto esterno che lo caratterizza: è un apparecchio di appena 1 kg per 1 cm di spessore, il tutto corazzato all’interno di una scocca in lega di magnesio ibridata da una patina superficiale di alluminio ceramico che, stando alle promesse dell’azienda taiwanese, dovrebbe essere in grado di massimizzare la resistenza ambientale e garantire nel frattempo un gradevole aspetto opacizzato in ambo le sue varianti, il Ponder Blue e il Basalt Gray. 

Il portavoce marketing di ASUS, Sascha Krohn, ha dimostrato piena consapevolezza del pubblico di riferimento, mentre raccontava il prodotto. Piuttosto che snocciolare semplicemente dei dati tecnici spuri, l’uomo ha infatti impostato un percorso narrativo fatto di opinioni e comparazioni, un racconto in cui ben viene spiegato perché l’impresa sia certa che la sua nuova creatura sia competitiva e desiderabile. Inutile dunque negare l’evidenza,  ASUS Zenbook S 13 OLED non è pensato tanto per coloro che sono avvezzi alla tecnologia, ma fa riferimento a un pubblico che vuole muoversi agilmente e preservare una rappresentazione di sé elegante e formale.

La macchina si dota altresì di un sistema che raggiunge la 13esima generazione di processori Intel Core i7, una DRAM LPDDR5 fino a 32GB e una SSD fino a 1TB, il tutto raffreddato da un sistema di ventole 20 W ultra compatto. Traducendo il tutto in fatti, Krohn riassume bene le possibilità della macchina sostenendo che questa possa dimostrarsi utile per del «video editing occasionale», ovvero che ASUS Zenbook S 13 OLED sia da avvicinare senza troppe pretese tecniche. D’altronde il suo forte non è il lato “creativo”, quanto quello consultativo e manageriale, frangente in cui il notebook certamente primeggia.

Il sottilissimo notebook espone le immagini con il massimo della nitidezza grazie a un display 2.8K OLED 16:10, dalla risoluzione 2880 x 1800 e, cosa ancora più interessante, lo schermo si fregia di una calibrazione del colore preimpostata in fabbrica. Due persone dotate dello stesso modello di computer vedranno pertanto un’immagine condivisa esattamente alla stessa maniera, senza che ci siano fraintendimenti causati da impostazioni o prestazioni divergenti, un processo di standardizzazione prezioso per fotografi, editori e grafici.

Complice le dimensioni a dir poco compatte, Zenbook S 13 OLED non può che trovarsi a dover compiere qualche sacrificio, quindi riduce al minimo indispensabile le porte di connessione: sulla costa del suo telaio è possibile trovare un attacco HDMI, due USB-C Thunderball 4, un’USB 3.2 e, cosa tutt’altro che ovvia, un jack per le cuffie. Non molto, è vero, ma è comunque tutto ciò che serve per operare più che dignitosamente. Volendo dare attenzione a elementi caratteristici, ma più che secondari, si può dunque rimarcare che ASUS abbia riposto una cura profonda del packaging del notebook. La confezione di cartone si trasforma in uno stand su cui appoggiare il portatile, ma può essere adoperata anche per avviare delle esperienze pre-programmate in realtà aumentata. Se per la serie ROG ASUS ha puntato sulla potenza bruta, con Zenbook S 13 OLED la Big preferisce insomma muoversi adottando un approccio tanto orizzontale da dimostrarsi quasi multisensoriale, una strategia innegabilmente utile ad attirare un pubblico che non deve spingere al massimo il proprio PC, ma che al contempo sa cogliere anche l’attenzione di coloro che si considerano degli “smanettoni” sfegatati.

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