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Recensione F1 23: la Formula 1 di Codemasters cambia il modello di guida in meglio

Author: GAMEmag

La Formula 1 oggi punta inequivocabilmente alla ‘’spettacolarizzazione’’ e a rendere il più possibile accessibile quella che per alcuni era divenuta una Formula 1 noiosa e anche un po’ troppo tecnica. A pensarci in tal senso c’è stata l’entrata di Liberty Media che ha pensato bene di trasformare la massima espressione dei motori in un evento mondiale sportivo dal fascino unico ed incredibile. Sono aumentati così i weekend di gara con l’aggiunta di nuove ‘’sprint race’’ e con anche l’introduzione di nuovi circuiti soprattutto cittadini e anche in location suggestive, Miami e Las Vegas in primis.

E se la Formula 1 è cambiata e sta cambiando anche F1 23 di EA Sports e Codemasters sta affrontando un cambiamento ancora più importante in campo videoludico adeguandosi alla filosofia degli eventi reali con un gioco ufficiale di Formula 1 in linea con ciò che accade ai vari Verstappen, Hamilton, Leclerc e tutti gli altri.

Avevamo già accennato a questo tipo di cambiamento in F1 22 lo scorso anno, qui trovate la recensione, ma nel nuovo capitolo della lunghissima serie di videogiochi ufficiali dedicati al mondo della Formula 1 che ha visto il suo debutto lo scorso 16 giugno, troveremo molte novità che vanno ad aggiungersi alla sfida su strada classica. E parliamo della modalità Braking Point votata molto alla narrativa e che troverà qui una seconda stagione dopo aver saltato in F1 22, nuove attività da realizzare nel paddock ma anche una serie di sfide ed eventi da svolgere nella modalità F1 World dove si avrà la possibilità di guidare lussuose supercar con tante opzioni di accessibilità per i giocatori meno esperti.

F1 23, ve lo anticipiamo, ci è piaciuto di più di F1 22 nel seno alla guida della macchina e a quel nuovo modello che è stato introdotto e che permette ora di avere un maggiore e più facile controllo della monoposto. Chiaramente siamo di fronte ad un nuovo capitolo di una trasformazione avviata da EA Sports e Codemasters per portare il videogioco in un giusto equilibrio tra l’arcade e la simulazione, puntando il più possibile allo spettacolo e al divertimento per l’utente finale. F1 23 è davvero tutto questo? Cerchiamo di capirlo in questa nostra recensione.

Braking Point: la seconda stagione!

Braking Point torna nuovamente in F1 23. L’ultima volta l’avevamo lasciata con F1 2021 ma di fatto Codemasters e EA Sports hanno deciso di riproporla in questo nuovo titolo come seguito appunto della prima stagione. Siamo dunque catapultati nella storia di carriera dei piloti Aiden Jackson, Devon Butler e Casper Ackermann che cercheranno, con improvvisi e anche copiosi colpi di scena, di arrivare appunto a quello che è il successo.

Non sono però gli unici perché, come già visto nei trailer, a farla da padrona in questa nuova stagione ci sarà anche una figura femminile che cercherà di certo di attirare le attenzioni su di lei da parte dei team di Formula 1.

L’idea dei creatori di Braking Point Stagione 1 è senza dubbio quella di dare ai videogiocatori una vera e propria ‘’serie TV’’, se ci passate il termine, con una narrativa importante e predominante. Si passeranno diverse ore ad impersonificare Aiden Jackson, aitante pilota di Formula 1 in difficoltà con il compagno di squadra, con il team stesso e con tutto ciò che riguarda il circus della Formula 1. E forse gli ideatori di Braking Point hanno ben pensato che questo ‘’drama’’ e tutta questa spettacolarizzazione della Formula 1 reale potesse in qualche modo interessare anche i videogiocatori, magari quelli meno nerd e più votati al divertimento più distante dalla classica e reale simulazione di guida. Da qui l’idea di creare Braking Point e di portarne su F1 23 la seconda stagione che sicuramente migliora rispetto alla prima rendendosi alcune volte più realistica e anche in qualche modo divertente.

In questa seconda stagione Aiden Jackson è alla guida della vettura del Konnersport Butler Racing Team. Accanto a lui ci sarà ancora una volta Devon Butler, figlio del patron della scuderia. Quello che dovremo fare in Braking Point non è altro che prendere il personaggio di Aiden e buttarci nella mischia della Formula 1 tra gare, litigate con il compagno di squadra, sfide sulla pista e soprattutto la volontà da parte di Codemasters e EA Sports di concentrarsi immediatamente nel vivo dell’azione senza dover scegliere strategie, gomme o altro. Si deve solo gareggiare e puntare in alto. Interessante in questo caso la possibilità in fase iniziale di poter scegliere il livello di difficoltà tra tre diversi step. Peccato forse che le differenze di difficoltà tra queste tre modalità sono esagerate e non riescono forse ad offrire il giusto compromesso alla guida della macchina. E peccato anche per delle sezioni di intermezzo tra i vari gameplay con interviste o anche altre storie che non ci hanno completamente soddisfatto soprattutto perché non sempre sono risultate in linea con il posizionamento o la condotta del pilota in gara.

La storia si svilupperà in due stagioni e ammettiamo che ci è piaciuta, catturando il nostro interesse dall’inizio alla fine. Dopo l’iniziale recap della passata stagione si verrà letteralmente catapultati nella nuova storia con la presentazione dei vari personaggi e con cui potremmo anche permetterci di vestire i loro panni, a differenza di quanto invece accaduto in passato. Quanto ci abbiamo messo a concludere la storia? Circa 8 ore consecutive che a primo impatto potrebbero essere poche ma che durante il gioco, vi assicuriamo, sono risultate giuste per non esagerare con eventuali aggiunte di aspetti inutili, ridondanti e magari anche un po’ noiosi. Otto ore giuste per portare a termine quella che si prospetta una stagione che potrebbe avere facilmente un seguito. Non ci dilunghiamo troppo su Braking Point 2 per non spoilerarvi troppo, ma un consiglio? Provatela, non ve ne pentirete.

F1 World: una novità sorprendente

F1 World è la seconda interessante novità che Codemasters e EA Sports introducono in F1 23. Sappiate che non ci troviamo di fronte ad una modalità vera e propria ma ad un hub dove si potrà fare praticamente di tutto e di più in pieno stile EA Sports. Si dovrà creare il proprio avatar a cui verrà associata anche una monoposto personalizzata e un appartamento arredato in modo completamente personalizzato. L’idea infatti è quella di essere di fronte ad una propria casa dove passare del tempo e da dove partire per affrontare una serie di eventi, gare, sfide a tempo o anche ambite edizioni speciali in giro per il mondo della Formula 1. Fare questa vita vi permetterà di guadagnare risorse che a loro volta vi permetteranno di sbloccare potenziamenti per migliorare la monoposto ma anche il vostro personale tecnico, il che garantirà di poter gareggiare in eventi sempre più difficili.

È senza dubbio una modalità più ‘’arcade’’ che si allontana un po’ dalla classica e canonica simulazione ma che vi permette di tagliare un po’ i tempi di gioco e di godere comunque appieno delle corse passando più tempo in pista anche se in modo diverso. In F1 World c’è anche la modalità Multiplayer online che vi garantirà dunque di poter sfidare piloti in giro per il web e per il mondo, aumentando sicuramente il livello di gioco e anche il divertimento. Ci sono le classiche gare con classifica ma c’è anche la novità delle ‘’divisioni’’ ossia un sistema di ranking che permetterà di scalare le classifiche e salire di divisione in divisione per poter gareggiare con piloti al vostro livello di guida.

E se state cercando la ‘’Gara Rapida’’ o la ‘’Prova a Tempo’’ sappiate che la troverete proprio qui in F1 World assieme anche alla possibilità di guidare in solitaria qualsiasi tipo di monoposto tra quelle ufficiali della Formula 1 odierna e anche del passato.

F1 World ci sembra un hub creato da Codemasters e soprattutto da EA Sports per poter consolidare poi nei futuri capitoli del gioco nuove esperienze garantendo sempre di più l’interazione con il videogiocatore che giochi sia in solitaria che in multiplayer. Tutto molto bello e ben fatto sperando però che i videogiocatori si dedichino a questa sezione di gioco per popolare il sistema e soprattutto sperando che gli sviluppatori diano nuova linfa costantemente a F1 World con sfide, eventi e quant’altro proponendo magari sfide settimanali. E chissà che F1 World non sia stato creato per rendere più realistico F1 23 in merito a ciò che accade durante la stagione di Formula 1 nei vari Gran Premi riproponendo magari alcune chicche successe sul circuito reale anche in F1 23.

EA Sports, con questa modalità, sta evidentemente strizzando l’occhiolino al FIFA Ultimate Team. I giocatori devono sbloccare potenziamenti per l’auto e contratti per ingaggiare il personale tecnico, in modo da avere vantaggi competitivi sulla pista (ma molte modalità di gioco prevedono uniformità di prestazioni tra le varie monoposto). Si tratta di un’esperienza a metà strada tra FUT e Gran Turismo dove affrontare in rapida successioni vari tipi di sfide, apprendendo i circuiti e spingendo subito al massimo. Già il semplice fatto che solo in rare occasioni vengono proposte le prove libere, ma che si scenda subito in pista per la gara, suggerisce come F1 23 sia sempre meno impegnativo sul piano dell’apprendimento e sempre più immediato (in una reale simulazione sarebbe impossibile affrontare la gara senza dedicare tempo alle prove libere).

In altri termini, qui EA Sports sta cercando di valorizzare la componente multiplayer della sua serie di Formula 1, che invece storicamente è soprattutto apprezzata per la sua collaudata Carriera. È paradossale, se si considera che il gioco è diventato popolare soprattutto durante le fasi di lockdown e pandemia, quando i piloti reali hanno cercato di mantenere alleati i riflessi dedicandosi proprio alla serie F1, impossibilitati a scendere in pista realmente. Ma se non siete un pilota di Formula 1, quasi sicuramente la vostra esperienza con la serie è legata alla sua componente single player.

F1 World diventa così uno sprone ad alternare single player e multiplayer e, dobbiamo dire, riesce nell’impresa. Ovviamente, per funzionare, è necessario risolvere un problema di lunga data dei giochi di guida online, ovvero quello del rispetto per gli avversari in modo da avere gare quanto più possibile pulite. A chi non è capitato di essere sbattuti fuori alla prima curva di un Gran Premio virtuale? E, per di più, il rischio è all’ennesima potenza quando sono coinvolte vetture di Formula 1, per loro stessa definizione difficilmente domabili e super potenti.

Per ovviare a questo problema, Codemasters ha aggiunto un sistema di licenze che ricorda la classica impostazione di Gran Turismo. Più GP puliti si portano a termine e più si scala verso le licenze migliori, considerando che, in possesso solamente di licenze di basso livello, si può giocare all’interno di istanze che non prevedono le collisioni e che, in altri termini, perdono la componente più suggestiva della tattica di attacco e del sorpasso millimetrico. Il sistema funziona? In parte, perché non è esteso a tutte le modalità multiplayer presenti in F1 World e perché F1 rimane popolato da tanti giocatori di giovane età, proprio per la sua naturale impostazione immediata.

Modalità Carriera sempre presente

È senza dubbio una delle modalità più richieste e anche sicuramente più utilizzata da chi ha acquistato F1 negli anni. In F1 23 c’è e la modalità è praticamente sempre la stessa ossia scegliere un contratto con un team di Formula 1 e correre con esso tutti i vari gran premi per un massimo di 10 stagioni consecutive. Chiaramente la modalità Carriera non sarà solo composta da gare ma comporterà anche decisioni sui vari assetti della monoposto, scelte sulle strategie di gara in base al meteo o ai concorrenti e ancora la possibilità di sviluppare la monoposto. Presenti anche esclusivi eventi con la possibilità di gareggiare in pista con alcune supercar e, come nelle passate stagioni, la possibilità anche di creare da zero un proprio team di Formula 1 per poter vivere non solo la carriera di pilota ma anche e soprattutto di manager tra ingaggi di piloti, scelte sugli sponsor (con tanto di applicazione estetica), miglioramento delle strutture del team e ancora tutto quello che riguarda l’approvvigionamento dei pezzi per le macchine, con conseguenti ripercussioni sulle prestazioni in pista.

È senza dubbio la modalità meno cambiata da F1 22 probabilmente per il fatto che gli sviluppatori si sono concentrati su Breaking Point 2 e F1 World ma di fatto ci sono nuove scene di intermezzo tra le gare con interviste, video di presentazione dei Gran Premi ma anche commenti a fine gara e la possibilità di ingaggiare anche piloti famosi come Nigel Mansell, Kamui Kobayashi, Pastor Maldonado.

Modello di guida: che cambiamento!

In F1 23 cambia e non di poco il modello di guida. Codemasters ha lavorato in questo caso a stretto contatto con alcuni piloti veri di Formula 1 e questo ha permesso di realizzare un modello di guida su F1 23 che è migliorato e di molto soprattutto dopo le critiche che si erano rincorse con il precedente F1 22 dove il comportamento della monoposto in trazione non risultava per nulla veritiero e soprattutto poco controllabile.

Ora c’è un maggiore carico aerodinamico in ogni curva, in ogni circuito e soprattutto in ogni situazione di meteo. La monoposto è molto più stabile di prima e questo significa di conseguenza avere maggiore possibilità in uscita di curva di spingere con più gradimento il pedale dell’acceleratore correggendo il volante dove necessario in controsterzo. Anche nelle curve strette F1 23 permette maggiore controllo e anche più facilità di guida garantendo più fluidità in queste situazioni. A cambiare ci sono anche i freni: in F1 23 si è cercato di trovare maggiormente la similitudine con la Formula 1 reale e ora il bilanciamento dei freni dovrà essere spostato di più verso l’asse anteriore visto che le gomme posteriori tenderanno a bloccarsi più facilmente nelle condizioni di grip inferiore.

Ci si dovrà dunque abituare a correre con questo nuovo modello di guida che però, ve lo anticipiamo, ci è subito piaciuto soprattutto perché lascia maggiore libertà e soprattutto permette ora di spingere veramente a fondo spremendo l’auto dove invece F1 22 non sempre permetteva. Il controllo del posteriore è senza dubbio la migliore chicca di F1 23 perché restituisce la sensazione di un’auto veramente incollata alla strada con molta meno facilità di perdersi in testacoda, cosa che invece accadeva molto più spesso nella precedente versione di F1 22.

Chiaramente tutto questo si tradurrà in un consumo più reale delle gomme. Sarà dunque necessario stare attenti a come si guiderà perché il proprio stile di guida si tradurrà in un consumo eccessivo o meno della mescola delle gomme obbligandovi in certi casi a rivedere i vostri pit stop in corsa. Nota ulteriormente interessante? I cordoli. Sì, perché si faranno sentire molto di più rispetto al passato e non solo a livello sonoro e in vibrazione sul volante o sul gamepad ma piuttosto perdendo aderenza e facendovi slittare fuori pista proprio come potrebbe accadere nella realtà.

Come sempre in un gioco di simulazione di guida di Codemasters troverete anche in F1 23 tutte le varie impostazioni da poter modificare per calibrare al meglio la vostra esperienza di gioco. Oltretutto, novità di F1 23, c’è la possibilità di poter scegliere di correre il 35% della gara effettiva ed è secondo noi un’opzione che permette di avere il giusto equilibrio per ottenere una gara più vicina a quella reale, garantendo comunque il giusto divertimento (negli anni passati erano disponibili solo 25 e 50%). Con il 35% di gara si può tranquillamente organizzare strategie di gara diversificate, avere l’opportunità di recuperare posizioni in caso di incidenti o anche Safety Car o altro.

E parlando di Opzioni e Controller non possiamo che sottolineare il fatto che in Codemasters con F1 23 ci si è focalizzati anche sul gamepad per permettere a chi vuole guidare con esso di avere una migliore precisione di guida. Da sempre guidare con le levette analogiche di un gamepad è sicuramente più difficile rispetto ad un volante classico. Qui gli sviluppatori hanno cercato di migliorare l’esperienza di guida anche senza un volante introducendo il cosiddetto Precision Drive.

La migliore esperienza di F1 23 rimane chiaramente quella con un volante ma di fatto possiamo dirvi che utilizzando un Dual Sense di PS5 e conoscendo da sempre la guida di questo gioco con un gamepad abbiamo trovato qualche differenza in positivo rispetto al passato. C’è sicuramente una maggiore precisione nell’uso delle levette nell’impostare la monoposto in strada e quello che ci è piaciuto di più riguarda l’assenza di bruschi movimenti che vengono invece calibrati dall’algoritmo di F1 23. Insomma un buon upgrade anche da questo punto di vista.

Abbiamo provato F1 23 anche con il volante, un Logitech G920 per la precisione. Ci sono miglioramenti molto evidenti fin dai primissimi momenti di gioco anche in queste condizioni di guida. In particolare, si ha la sensazione che Codemasters abbia ottimizzato il force feedback in funzione dei cambiamenti al modello di guida. Adesso quest’ultimo suggerisce in maniera più immediata le condizioni secondo cui la monoposto sta perdendo aderenza: una sorta di segnale per il giocatore in modo che lui possa prendere le accortezze necessarie e correggere velocemente.

Come detto, F1 23 ha un modello di guida meno punitivo rispetto ai precedenti capitoli. Al che alcuni giocatori storceranno il naso, pensando che meno punitivo voglia necessariamente dire più facile. Non è così: Codemasters ha fatto un grandissimo lavoro in modo da ricreare le condizioni per cui una gara difficilmente sarà completamente compromessa, ma questo non vuol dire che non si perderà tempo o non si danneggerà lo stato del veicolo. Perdere aderenza, quasi sempre si traduce in una fondamentale perdita di tempo sul giro, così come in un surriscaldamento degli pneumatici. Gestire le gomme è fondamentale in F1 23 e, anzi, il nuovo modello di guida ricrea in maniera molto più efficace quelle condizioni tipiche dei Gran Premi di Formula 1 per cui avere pneumatici in uno stato migliore consente di guadagnare tempo e posizioni. Nella preparazione di un sorpasso, ad esempio, i giocatori dovranno gestire bene non solo la batteria e l’ERS, ma anche gli pneumatici. Metterli sotto stress per guadagnare tanto terreno su chi ci precede, infatti, può facilmente tradursi nelle condizioni per cui alla fine non avremo pneumatico sufficiente per compiere la manovra di sorpasso.

Il nuovo modello di guida evita anche il presentarsi di alcune situazioni ‘’pazze’’, che gli appassionati dei precedenti giochi ben conoscono. Questo dipende anche dal sistema di intelligenza artificiale, che prevede dei grossi miglioramenti rispetto alla passata edizione. Gli altri piloti sono più attenti nelle manovre di attacco, ed evitano il più possibile i contatti, rendendo i duelli con l’IA quasi sempre molto gratificanti. Non ci sono parti dei circuiti in cui l’IA è innaturalmente molto più veloce e parti in cui è troppo lenta: altri tipi di situazioni che si verificano in passato, pregiudicando l’esperienza single player di alcuni Gran Premi. Come al solito, i giocatori possono scegliere il livello di intelligenza artificiale fra 90 step (io gioco a 90/100), in modo da cucirsi intorno l’esperienza di guida migliore sulla base della propria abilità, il che è fondamentale per il coinvolgimento in un gioco del genere. Nella modalità Carriera, che comunque offre opzioni di personalizzazione della difficoltà molto più stratificate rispetto a quelle incontrate in Braking Point, si può anche propendere per il livello ‘’Esperto’’, all’interno del quale viene inibita la possibilità di cambiare difficoltà a Carriera in corso, di perseguire alcune scorciatoie (per cui ad esempio è possibile automatizzare il giro di lancio, fondamentale per mettere nella giusta temperatura gli pneumatici) o di usare il ‘’Replay istantaneo’’, cruciale per porre rimedio a un errore che ha compromesso l’intera prestazione.

E sappiate che dopo i giri di formazione, i pit stop interattivi e la gestione della monoposto in regime di Safety Car ecco che in F1 23, Codemasters decide di introdurre anche le bandiere rosse che potranno pregiudicare o meno l’andamento di una gara della stagione. La bandiera rossa esiste ed è anche molto utilizzata in Formula 1 e dunque gli sviluppatori si sono chiesti perché non utilizzarla anche nella simulazione di F1 23. Come funzionano le bandiere rosse? In Formula 1 sappiamo che vengono sventolate in casi estremi in cui un incidente è più grave del solito, in cui monoposto incidentate non possono essere spostate senza interrompere la gara o anche in situazioni estreme di meteo. In questo caso i piloti devono rientrare ai box e possono anche intervenire in piccole correzioni sulla monoposto e cambiare gomme prima della ripartenza. Stessa cosa avverrà anche in F1 23 dove però potremo impostare noi la probabilità o meno che una bandiera rossa venga esposta con la conseguenza di poter venire avvantaggiati o meno durante la gara in base alla nostra posizione. Un’opzione in più che rende sicuramente più reali i Gran Premi.

F1 23: lato tecnico e grafico

F1 23 ripropone il motore Ego che, praticamente, lo accompagna dal primo capitolo della serie, risalente all’ormai lontano 2010. Questo vuol dire che graficamente è molto datato, con monoposto e soprattutto gli ambienti intorno alle piste che danno la sensazione di essere privi del sufficiente numero di poligoni. Per F1 23, dopo l’introduzione del ray tracing della passata edizione (ma è un tipo di ray tracing quasi completamente invisibile), cambia qualcosa per le luci, che ora sono più realistiche e naturali, soprattutto in certe condizioni di illuminazione.

Ma è poca cosa all’interno di un contesto che richiede senz’altro il passaggio a un motore grafico più adatto alle ultime evoluzioni all’hardware. Questo non vuol dire che alla guida F1 23 perda in divertimento o in spettacolarità, ma che gioverebbe senz’altro di miglioramenti al sistema di collisioni o nel rapporto tra le auto e le piste, visto che in certi casi rimane la sensazione che le prime galleggino sulle seconde, anche per un sistema di ombre non sempre completamente credibile.

Innovazione molto apprezzata della passata stagione e con successo confermata in F1 23 è poi quella della VR. Tutte le modalità si possono affrontare in VR, comprese quelle multiplayer. Il grande valore aggiunto riguarda la possibilità di determinare la profondità rispetto al punto di osservazione, e poter giocare anche con l’inquadratura con l’Halo. Come fanno i piloti nella realtà, in questo modo è possibile “gettare” lo sguardo più in profondità, e seguire il successivo punto di staccata, così come la curva che viene dopo. Naturalmente possiamo guardare anche tutto intorno a noi, per renderci conto del posizionamento delle altre vetture. Sono tutti vantaggi competitivi non indifferenti, come vi confermeranno tutti quei giocatori che sono passati alla VR per altri giochi di guida, rispetto alla quale non riuscirebbero più a tornare indietro.

Conclusioni

F1 23 certamente non si rivoluziona rispetto allo scorso anno e diremo anche giustamente. Avevamo trovato F1 22 un buon gioco dove Codemasters e EA Sports avevano messo le loro idee stilistiche trovando un buon equilibrio tra simulatore di guida e gioco arcade. In F1 23 questo equilibrio viene ancora di più consolidato non tralasciando quello che vogliono oggi i videogiocatori ma anche considerando le evoluzioni della Formula 1 reale.

F1 23 rimane il gioco ufficiale di Formula 1. Ci si può divertire nel salire in una monoposto aggiornata a quelli che sono i regolamenti attuali e capace di farci guidare con il volante o con il gamepad senza rimpiangere del tutto altri simulatori di corse. C’è chiaramente il plus della volontà da parte di EA Sports di inserire contenuti arcade che permettano al videogiocatore meno esperto di potersi divertire gareggiando anche in modo un po’ diverso.

F1 World è un hub pieno zeppo di contenuti vari che possono garantire a chi correrà di divertirsi tra gare con le monoposto, con le supercar, personalizzando il proprio pilota o facendo anche gare in multiplayer. Certamente c’è il punto interrogativo del futuro ossia di come gli sviluppatori amplieranno questo ‘’world’’ con sfide a cadenza temporale. Se così sarà sicuramente F1 World potrebbe divenire un plus non indifferente per il gioco anche nel futuro. C’è anche la seconda stagione di Braking Point ossia una storia narrativa ma anche altrettanto giocosa che permette di intrattenere il videogiocatore per almeno 8/10 ore consecutive facendolo indossare i panni dell’ormai famoso Aiden Jackson e di altri compagni di squadra o di gara, con sorprese e imprevisti da vivere fino all’ultimo.

F1 23 cambia poi il modello di guida e lo fa stravolgendolo ma in modo positivo, permettendo di dare al giocatore più manovrabilità della macchina e avvicinando il comportamento di quest’ultima a quello reale. È un cambiamento che dovrà essere capito e studiato rispetto a quello dello scorso anno ma l’impatto è di un cambiamento giusto che piacerà molto ai piloti perché permetterà di spingere veramente al limite la macchina.

F1 23 però non migliora molto a livello grafico. Il motivo forse è quello di voler ancora mantenere in vendita il gioco anche alle console di vecchia generazione anche se di fatto questo non permette un vero sviluppo tecnico.

Author: GAMEmag

La Formula 1 oggi punta inequivocabilmente alla ‘’spettacolarizzazione’’ e a rendere il più possibile accessibile quella che per alcuni era divenuta una Formula 1 noiosa e anche un po’ troppo tecnica. A pensarci in tal senso c’è stata l’entrata di Liberty Media che ha pensato bene di trasformare la massima espressione dei motori in un evento mondiale sportivo dal fascino unico ed incredibile. Sono aumentati così i weekend di gara con l’aggiunta di nuove ‘’sprint race’’ e con anche l’introduzione di nuovi circuiti soprattutto cittadini e anche in location suggestive, Miami e Las Vegas in primis.

E se la Formula 1 è cambiata e sta cambiando anche F1 23 di EA Sports e Codemasters sta affrontando un cambiamento ancora più importante in campo videoludico adeguandosi alla filosofia degli eventi reali con un gioco ufficiale di Formula 1 in linea con ciò che accade ai vari Verstappen, Hamilton, Leclerc e tutti gli altri.

Avevamo già accennato a questo tipo di cambiamento in F1 22 lo scorso anno, qui trovate la recensione, ma nel nuovo capitolo della lunghissima serie di videogiochi ufficiali dedicati al mondo della Formula 1 che ha visto il suo debutto lo scorso 16 giugno, troveremo molte novità che vanno ad aggiungersi alla sfida su strada classica. E parliamo della modalità Braking Point votata molto alla narrativa e che troverà qui una seconda stagione dopo aver saltato in F1 22, nuove attività da realizzare nel paddock ma anche una serie di sfide ed eventi da svolgere nella modalità F1 World dove si avrà la possibilità di guidare lussuose supercar con tante opzioni di accessibilità per i giocatori meno esperti.

F1 23, ve lo anticipiamo, ci è piaciuto di più di F1 22 nel seno alla guida della macchina e a quel nuovo modello che è stato introdotto e che permette ora di avere un maggiore e più facile controllo della monoposto. Chiaramente siamo di fronte ad un nuovo capitolo di una trasformazione avviata da EA Sports e Codemasters per portare il videogioco in un giusto equilibrio tra l’arcade e la simulazione, puntando il più possibile allo spettacolo e al divertimento per l’utente finale. F1 23 è davvero tutto questo? Cerchiamo di capirlo in questa nostra recensione.

Braking Point: la seconda stagione!

Braking Point torna nuovamente in F1 23. L’ultima volta l’avevamo lasciata con F1 2021 ma di fatto Codemasters e EA Sports hanno deciso di riproporla in questo nuovo titolo come seguito appunto della prima stagione. Siamo dunque catapultati nella storia di carriera dei piloti Aiden Jackson, Devon Butler e Casper Ackermann che cercheranno, con improvvisi e anche copiosi colpi di scena, di arrivare appunto a quello che è il successo.

Non sono però gli unici perché, come già visto nei trailer, a farla da padrona in questa nuova stagione ci sarà anche una figura femminile che cercherà di certo di attirare le attenzioni su di lei da parte dei team di Formula 1.

L’idea dei creatori di Braking Point Stagione 1 è senza dubbio quella di dare ai videogiocatori una vera e propria ‘’serie TV’’, se ci passate il termine, con una narrativa importante e predominante. Si passeranno diverse ore ad impersonificare Aiden Jackson, aitante pilota di Formula 1 in difficoltà con il compagno di squadra, con il team stesso e con tutto ciò che riguarda il circus della Formula 1. E forse gli ideatori di Braking Point hanno ben pensato che questo ‘’drama’’ e tutta questa spettacolarizzazione della Formula 1 reale potesse in qualche modo interessare anche i videogiocatori, magari quelli meno nerd e più votati al divertimento più distante dalla classica e reale simulazione di guida. Da qui l’idea di creare Braking Point e di portarne su F1 23 la seconda stagione che sicuramente migliora rispetto alla prima rendendosi alcune volte più realistica e anche in qualche modo divertente.

In questa seconda stagione Aiden Jackson è alla guida della vettura del Konnersport Butler Racing Team. Accanto a lui ci sarà ancora una volta Devon Butler, figlio del patron della scuderia. Quello che dovremo fare in Braking Point non è altro che prendere il personaggio di Aiden e buttarci nella mischia della Formula 1 tra gare, litigate con il compagno di squadra, sfide sulla pista e soprattutto la volontà da parte di Codemasters e EA Sports di concentrarsi immediatamente nel vivo dell’azione senza dover scegliere strategie, gomme o altro. Si deve solo gareggiare e puntare in alto. Interessante in questo caso la possibilità in fase iniziale di poter scegliere il livello di difficoltà tra tre diversi step. Peccato forse che le differenze di difficoltà tra queste tre modalità sono esagerate e non riescono forse ad offrire il giusto compromesso alla guida della macchina. E peccato anche per delle sezioni di intermezzo tra i vari gameplay con interviste o anche altre storie che non ci hanno completamente soddisfatto soprattutto perché non sempre sono risultate in linea con il posizionamento o la condotta del pilota in gara.

La storia si svilupperà in due stagioni e ammettiamo che ci è piaciuta, catturando il nostro interesse dall’inizio alla fine. Dopo l’iniziale recap della passata stagione si verrà letteralmente catapultati nella nuova storia con la presentazione dei vari personaggi e con cui potremmo anche permetterci di vestire i loro panni, a differenza di quanto invece accaduto in passato. Quanto ci abbiamo messo a concludere la storia? Circa 8 ore consecutive che a primo impatto potrebbero essere poche ma che durante il gioco, vi assicuriamo, sono risultate giuste per non esagerare con eventuali aggiunte di aspetti inutili, ridondanti e magari anche un po’ noiosi. Otto ore giuste per portare a termine quella che si prospetta una stagione che potrebbe avere facilmente un seguito. Non ci dilunghiamo troppo su Braking Point 2 per non spoilerarvi troppo, ma un consiglio? Provatela, non ve ne pentirete.

F1 World: una novità sorprendente

F1 World è la seconda interessante novità che Codemasters e EA Sports introducono in F1 23. Sappiate che non ci troviamo di fronte ad una modalità vera e propria ma ad un hub dove si potrà fare praticamente di tutto e di più in pieno stile EA Sports. Si dovrà creare il proprio avatar a cui verrà associata anche una monoposto personalizzata e un appartamento arredato in modo completamente personalizzato. L’idea infatti è quella di essere di fronte ad una propria casa dove passare del tempo e da dove partire per affrontare una serie di eventi, gare, sfide a tempo o anche ambite edizioni speciali in giro per il mondo della Formula 1. Fare questa vita vi permetterà di guadagnare risorse che a loro volta vi permetteranno di sbloccare potenziamenti per migliorare la monoposto ma anche il vostro personale tecnico, il che garantirà di poter gareggiare in eventi sempre più difficili.

È senza dubbio una modalità più ‘’arcade’’ che si allontana un po’ dalla classica e canonica simulazione ma che vi permette di tagliare un po’ i tempi di gioco e di godere comunque appieno delle corse passando più tempo in pista anche se in modo diverso. In F1 World c’è anche la modalità Multiplayer online che vi garantirà dunque di poter sfidare piloti in giro per il web e per il mondo, aumentando sicuramente il livello di gioco e anche il divertimento. Ci sono le classiche gare con classifica ma c’è anche la novità delle ‘’divisioni’’ ossia un sistema di ranking che permetterà di scalare le classifiche e salire di divisione in divisione per poter gareggiare con piloti al vostro livello di guida.

E se state cercando la ‘’Gara Rapida’’ o la ‘’Prova a Tempo’’ sappiate che la troverete proprio qui in F1 World assieme anche alla possibilità di guidare in solitaria qualsiasi tipo di monoposto tra quelle ufficiali della Formula 1 odierna e anche del passato.

F1 World ci sembra un hub creato da Codemasters e soprattutto da EA Sports per poter consolidare poi nei futuri capitoli del gioco nuove esperienze garantendo sempre di più l’interazione con il videogiocatore che giochi sia in solitaria che in multiplayer. Tutto molto bello e ben fatto sperando però che i videogiocatori si dedichino a questa sezione di gioco per popolare il sistema e soprattutto sperando che gli sviluppatori diano nuova linfa costantemente a F1 World con sfide, eventi e quant’altro proponendo magari sfide settimanali. E chissà che F1 World non sia stato creato per rendere più realistico F1 23 in merito a ciò che accade durante la stagione di Formula 1 nei vari Gran Premi riproponendo magari alcune chicche successe sul circuito reale anche in F1 23.

EA Sports, con questa modalità, sta evidentemente strizzando l’occhiolino al FIFA Ultimate Team. I giocatori devono sbloccare potenziamenti per l’auto e contratti per ingaggiare il personale tecnico, in modo da avere vantaggi competitivi sulla pista (ma molte modalità di gioco prevedono uniformità di prestazioni tra le varie monoposto). Si tratta di un’esperienza a metà strada tra FUT e Gran Turismo dove affrontare in rapida successioni vari tipi di sfide, apprendendo i circuiti e spingendo subito al massimo. Già il semplice fatto che solo in rare occasioni vengono proposte le prove libere, ma che si scenda subito in pista per la gara, suggerisce come F1 23 sia sempre meno impegnativo sul piano dell’apprendimento e sempre più immediato (in una reale simulazione sarebbe impossibile affrontare la gara senza dedicare tempo alle prove libere).

In altri termini, qui EA Sports sta cercando di valorizzare la componente multiplayer della sua serie di Formula 1, che invece storicamente è soprattutto apprezzata per la sua collaudata Carriera. È paradossale, se si considera che il gioco è diventato popolare soprattutto durante le fasi di lockdown e pandemia, quando i piloti reali hanno cercato di mantenere alleati i riflessi dedicandosi proprio alla serie F1, impossibilitati a scendere in pista realmente. Ma se non siete un pilota di Formula 1, quasi sicuramente la vostra esperienza con la serie è legata alla sua componente single player.

F1 World diventa così uno sprone ad alternare single player e multiplayer e, dobbiamo dire, riesce nell’impresa. Ovviamente, per funzionare, è necessario risolvere un problema di lunga data dei giochi di guida online, ovvero quello del rispetto per gli avversari in modo da avere gare quanto più possibile pulite. A chi non è capitato di essere sbattuti fuori alla prima curva di un Gran Premio virtuale? E, per di più, il rischio è all’ennesima potenza quando sono coinvolte vetture di Formula 1, per loro stessa definizione difficilmente domabili e super potenti.

Per ovviare a questo problema, Codemasters ha aggiunto un sistema di licenze che ricorda la classica impostazione di Gran Turismo. Più GP puliti si portano a termine e più si scala verso le licenze migliori, considerando che, in possesso solamente di licenze di basso livello, si può giocare all’interno di istanze che non prevedono le collisioni e che, in altri termini, perdono la componente più suggestiva della tattica di attacco e del sorpasso millimetrico. Il sistema funziona? In parte, perché non è esteso a tutte le modalità multiplayer presenti in F1 World e perché F1 rimane popolato da tanti giocatori di giovane età, proprio per la sua naturale impostazione immediata.

Modalità Carriera sempre presente

È senza dubbio una delle modalità più richieste e anche sicuramente più utilizzata da chi ha acquistato F1 negli anni. In F1 23 c’è e la modalità è praticamente sempre la stessa ossia scegliere un contratto con un team di Formula 1 e correre con esso tutti i vari gran premi per un massimo di 10 stagioni consecutive. Chiaramente la modalità Carriera non sarà solo composta da gare ma comporterà anche decisioni sui vari assetti della monoposto, scelte sulle strategie di gara in base al meteo o ai concorrenti e ancora la possibilità di sviluppare la monoposto. Presenti anche esclusivi eventi con la possibilità di gareggiare in pista con alcune supercar e, come nelle passate stagioni, la possibilità anche di creare da zero un proprio team di Formula 1 per poter vivere non solo la carriera di pilota ma anche e soprattutto di manager tra ingaggi di piloti, scelte sugli sponsor (con tanto di applicazione estetica), miglioramento delle strutture del team e ancora tutto quello che riguarda l’approvvigionamento dei pezzi per le macchine, con conseguenti ripercussioni sulle prestazioni in pista.

È senza dubbio la modalità meno cambiata da F1 22 probabilmente per il fatto che gli sviluppatori si sono concentrati su Breaking Point 2 e F1 World ma di fatto ci sono nuove scene di intermezzo tra le gare con interviste, video di presentazione dei Gran Premi ma anche commenti a fine gara e la possibilità di ingaggiare anche piloti famosi come Nigel Mansell, Kamui Kobayashi, Pastor Maldonado.

Modello di guida: che cambiamento!

In F1 23 cambia e non di poco il modello di guida. Codemasters ha lavorato in questo caso a stretto contatto con alcuni piloti veri di Formula 1 e questo ha permesso di realizzare un modello di guida su F1 23 che è migliorato e di molto soprattutto dopo le critiche che si erano rincorse con il precedente F1 22 dove il comportamento della monoposto in trazione non risultava per nulla veritiero e soprattutto poco controllabile.

Ora c’è un maggiore carico aerodinamico in ogni curva, in ogni circuito e soprattutto in ogni situazione di meteo. La monoposto è molto più stabile di prima e questo significa di conseguenza avere maggiore possibilità in uscita di curva di spingere con più gradimento il pedale dell’acceleratore correggendo il volante dove necessario in controsterzo. Anche nelle curve strette F1 23 permette maggiore controllo e anche più facilità di guida garantendo più fluidità in queste situazioni. A cambiare ci sono anche i freni: in F1 23 si è cercato di trovare maggiormente la similitudine con la Formula 1 reale e ora il bilanciamento dei freni dovrà essere spostato di più verso l’asse anteriore visto che le gomme posteriori tenderanno a bloccarsi più facilmente nelle condizioni di grip inferiore.

Ci si dovrà dunque abituare a correre con questo nuovo modello di guida che però, ve lo anticipiamo, ci è subito piaciuto soprattutto perché lascia maggiore libertà e soprattutto permette ora di spingere veramente a fondo spremendo l’auto dove invece F1 22 non sempre permetteva. Il controllo del posteriore è senza dubbio la migliore chicca di F1 23 perché restituisce la sensazione di un’auto veramente incollata alla strada con molta meno facilità di perdersi in testacoda, cosa che invece accadeva molto più spesso nella precedente versione di F1 22.

Chiaramente tutto questo si tradurrà in un consumo più reale delle gomme. Sarà dunque necessario stare attenti a come si guiderà perché il proprio stile di guida si tradurrà in un consumo eccessivo o meno della mescola delle gomme obbligandovi in certi casi a rivedere i vostri pit stop in corsa. Nota ulteriormente interessante? I cordoli. Sì, perché si faranno sentire molto di più rispetto al passato e non solo a livello sonoro e in vibrazione sul volante o sul gamepad ma piuttosto perdendo aderenza e facendovi slittare fuori pista proprio come potrebbe accadere nella realtà.

Come sempre in un gioco di simulazione di guida di Codemasters troverete anche in F1 23 tutte le varie impostazioni da poter modificare per calibrare al meglio la vostra esperienza di gioco. Oltretutto, novità di F1 23, c’è la possibilità di poter scegliere di correre il 35% della gara effettiva ed è secondo noi un’opzione che permette di avere il giusto equilibrio per ottenere una gara più vicina a quella reale, garantendo comunque il giusto divertimento (negli anni passati erano disponibili solo 25 e 50%). Con il 35% di gara si può tranquillamente organizzare strategie di gara diversificate, avere l’opportunità di recuperare posizioni in caso di incidenti o anche Safety Car o altro.

E parlando di Opzioni e Controller non possiamo che sottolineare il fatto che in Codemasters con F1 23 ci si è focalizzati anche sul gamepad per permettere a chi vuole guidare con esso di avere una migliore precisione di guida. Da sempre guidare con le levette analogiche di un gamepad è sicuramente più difficile rispetto ad un volante classico. Qui gli sviluppatori hanno cercato di migliorare l’esperienza di guida anche senza un volante introducendo il cosiddetto Precision Drive.

La migliore esperienza di F1 23 rimane chiaramente quella con un volante ma di fatto possiamo dirvi che utilizzando un Dual Sense di PS5 e conoscendo da sempre la guida di questo gioco con un gamepad abbiamo trovato qualche differenza in positivo rispetto al passato. C’è sicuramente una maggiore precisione nell’uso delle levette nell’impostare la monoposto in strada e quello che ci è piaciuto di più riguarda l’assenza di bruschi movimenti che vengono invece calibrati dall’algoritmo di F1 23. Insomma un buon upgrade anche da questo punto di vista.

Abbiamo provato F1 23 anche con il volante, un Logitech G920 per la precisione. Ci sono miglioramenti molto evidenti fin dai primissimi momenti di gioco anche in queste condizioni di guida. In particolare, si ha la sensazione che Codemasters abbia ottimizzato il force feedback in funzione dei cambiamenti al modello di guida. Adesso quest’ultimo suggerisce in maniera più immediata le condizioni secondo cui la monoposto sta perdendo aderenza: una sorta di segnale per il giocatore in modo che lui possa prendere le accortezze necessarie e correggere velocemente.

Come detto, F1 23 ha un modello di guida meno punitivo rispetto ai precedenti capitoli. Al che alcuni giocatori storceranno il naso, pensando che meno punitivo voglia necessariamente dire più facile. Non è così: Codemasters ha fatto un grandissimo lavoro in modo da ricreare le condizioni per cui una gara difficilmente sarà completamente compromessa, ma questo non vuol dire che non si perderà tempo o non si danneggerà lo stato del veicolo. Perdere aderenza, quasi sempre si traduce in una fondamentale perdita di tempo sul giro, così come in un surriscaldamento degli pneumatici. Gestire le gomme è fondamentale in F1 23 e, anzi, il nuovo modello di guida ricrea in maniera molto più efficace quelle condizioni tipiche dei Gran Premi di Formula 1 per cui avere pneumatici in uno stato migliore consente di guadagnare tempo e posizioni. Nella preparazione di un sorpasso, ad esempio, i giocatori dovranno gestire bene non solo la batteria e l’ERS, ma anche gli pneumatici. Metterli sotto stress per guadagnare tanto terreno su chi ci precede, infatti, può facilmente tradursi nelle condizioni per cui alla fine non avremo pneumatico sufficiente per compiere la manovra di sorpasso.

Il nuovo modello di guida evita anche il presentarsi di alcune situazioni ‘’pazze’’, che gli appassionati dei precedenti giochi ben conoscono. Questo dipende anche dal sistema di intelligenza artificiale, che prevede dei grossi miglioramenti rispetto alla passata edizione. Gli altri piloti sono più attenti nelle manovre di attacco, ed evitano il più possibile i contatti, rendendo i duelli con l’IA quasi sempre molto gratificanti. Non ci sono parti dei circuiti in cui l’IA è innaturalmente molto più veloce e parti in cui è troppo lenta: altri tipi di situazioni che si verificano in passato, pregiudicando l’esperienza single player di alcuni Gran Premi. Come al solito, i giocatori possono scegliere il livello di intelligenza artificiale fra 90 step (io gioco a 90/100), in modo da cucirsi intorno l’esperienza di guida migliore sulla base della propria abilità, il che è fondamentale per il coinvolgimento in un gioco del genere. Nella modalità Carriera, che comunque offre opzioni di personalizzazione della difficoltà molto più stratificate rispetto a quelle incontrate in Braking Point, si può anche propendere per il livello ‘’Esperto’’, all’interno del quale viene inibita la possibilità di cambiare difficoltà a Carriera in corso, di perseguire alcune scorciatoie (per cui ad esempio è possibile automatizzare il giro di lancio, fondamentale per mettere nella giusta temperatura gli pneumatici) o di usare il ‘’Replay istantaneo’’, cruciale per porre rimedio a un errore che ha compromesso l’intera prestazione.

E sappiate che dopo i giri di formazione, i pit stop interattivi e la gestione della monoposto in regime di Safety Car ecco che in F1 23, Codemasters decide di introdurre anche le bandiere rosse che potranno pregiudicare o meno l’andamento di una gara della stagione. La bandiera rossa esiste ed è anche molto utilizzata in Formula 1 e dunque gli sviluppatori si sono chiesti perché non utilizzarla anche nella simulazione di F1 23. Come funzionano le bandiere rosse? In Formula 1 sappiamo che vengono sventolate in casi estremi in cui un incidente è più grave del solito, in cui monoposto incidentate non possono essere spostate senza interrompere la gara o anche in situazioni estreme di meteo. In questo caso i piloti devono rientrare ai box e possono anche intervenire in piccole correzioni sulla monoposto e cambiare gomme prima della ripartenza. Stessa cosa avverrà anche in F1 23 dove però potremo impostare noi la probabilità o meno che una bandiera rossa venga esposta con la conseguenza di poter venire avvantaggiati o meno durante la gara in base alla nostra posizione. Un’opzione in più che rende sicuramente più reali i Gran Premi.

F1 23: lato tecnico e grafico

F1 23 ripropone il motore Ego che, praticamente, lo accompagna dal primo capitolo della serie, risalente all’ormai lontano 2010. Questo vuol dire che graficamente è molto datato, con monoposto e soprattutto gli ambienti intorno alle piste che danno la sensazione di essere privi del sufficiente numero di poligoni. Per F1 23, dopo l’introduzione del ray tracing della passata edizione (ma è un tipo di ray tracing quasi completamente invisibile), cambia qualcosa per le luci, che ora sono più realistiche e naturali, soprattutto in certe condizioni di illuminazione.

Ma è poca cosa all’interno di un contesto che richiede senz’altro il passaggio a un motore grafico più adatto alle ultime evoluzioni all’hardware. Questo non vuol dire che alla guida F1 23 perda in divertimento o in spettacolarità, ma che gioverebbe senz’altro di miglioramenti al sistema di collisioni o nel rapporto tra le auto e le piste, visto che in certi casi rimane la sensazione che le prime galleggino sulle seconde, anche per un sistema di ombre non sempre completamente credibile.

Innovazione molto apprezzata della passata stagione e con successo confermata in F1 23 è poi quella della VR. Tutte le modalità si possono affrontare in VR, comprese quelle multiplayer. Il grande valore aggiunto riguarda la possibilità di determinare la profondità rispetto al punto di osservazione, e poter giocare anche con l’inquadratura con l’Halo. Come fanno i piloti nella realtà, in questo modo è possibile “gettare” lo sguardo più in profondità, e seguire il successivo punto di staccata, così come la curva che viene dopo. Naturalmente possiamo guardare anche tutto intorno a noi, per renderci conto del posizionamento delle altre vetture. Sono tutti vantaggi competitivi non indifferenti, come vi confermeranno tutti quei giocatori che sono passati alla VR per altri giochi di guida, rispetto alla quale non riuscirebbero più a tornare indietro.

Conclusioni

F1 23 certamente non si rivoluziona rispetto allo scorso anno e diremo anche giustamente. Avevamo trovato F1 22 un buon gioco dove Codemasters e EA Sports avevano messo le loro idee stilistiche trovando un buon equilibrio tra simulatore di guida e gioco arcade. In F1 23 questo equilibrio viene ancora di più consolidato non tralasciando quello che vogliono oggi i videogiocatori ma anche considerando le evoluzioni della Formula 1 reale.

F1 23 rimane il gioco ufficiale di Formula 1. Ci si può divertire nel salire in una monoposto aggiornata a quelli che sono i regolamenti attuali e capace di farci guidare con il volante o con il gamepad senza rimpiangere del tutto altri simulatori di corse. C’è chiaramente il plus della volontà da parte di EA Sports di inserire contenuti arcade che permettano al videogiocatore meno esperto di potersi divertire gareggiando anche in modo un po’ diverso.

F1 World è un hub pieno zeppo di contenuti vari che possono garantire a chi correrà di divertirsi tra gare con le monoposto, con le supercar, personalizzando il proprio pilota o facendo anche gare in multiplayer. Certamente c’è il punto interrogativo del futuro ossia di come gli sviluppatori amplieranno questo ‘’world’’ con sfide a cadenza temporale. Se così sarà sicuramente F1 World potrebbe divenire un plus non indifferente per il gioco anche nel futuro. C’è anche la seconda stagione di Braking Point ossia una storia narrativa ma anche altrettanto giocosa che permette di intrattenere il videogiocatore per almeno 8/10 ore consecutive facendolo indossare i panni dell’ormai famoso Aiden Jackson e di altri compagni di squadra o di gara, con sorprese e imprevisti da vivere fino all’ultimo.

F1 23 cambia poi il modello di guida e lo fa stravolgendolo ma in modo positivo, permettendo di dare al giocatore più manovrabilità della macchina e avvicinando il comportamento di quest’ultima a quello reale. È un cambiamento che dovrà essere capito e studiato rispetto a quello dello scorso anno ma l’impatto è di un cambiamento giusto che piacerà molto ai piloti perché permetterà di spingere veramente al limite la macchina.

F1 23 però non migliora molto a livello grafico. Il motivo forse è quello di voler ancora mantenere in vendita il gioco anche alle console di vecchia generazione anche se di fatto questo non permette un vero sviluppo tecnico.

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