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Recuperare metalli preziosi dalle batterie al litio a 0 emissioni

Author: Rinnovabili.it

recuperare metalli preziosi dalle batterie al litio
Via depositphotos.com

Senza chimica né calore, recuperare metalli preziosi dalle batterie al litio può diventare un processo a basse emissioni e rifiuti

(Rinnovabili.it) Una società con sede a Reno, in Nevada, potrebbe essere la prima al mondo ad utilizzare l’elettro-idrometallurgia avanzata per recuperare metalli preziosi dalle batterie al litio. Si chiama Aqua Metals, e qualche giorno fa ha annunciato di aver completato la messa in opera del suo impianto pilota. L’azienda è in grado, dichiara in una nota, di operare 24 ore al giorno per 5 giorni a settimana e produrre quantità vendibili di metalli preziosi di elevata purezza. 

L’impianto pilota è stato completato in circa otto mesi ed è passata ora a un’operatività 24 ore su 24. I numeri sono ancora da impianto sperimentale: oggi è infatti in grado di produrre 75 tonnellate all’anno di massa nera lavorata. La massa nera è la polvere che si ricava dalla triturazione della batteria. A regime, però l’impianto dovrebbe riciclare 10 mila tonnellate di batterie all’anno. 

Soprattutto, si tratta di metalli riciclati in modo sostenibile. La tecnologia brevettata AquaRefining permetterebbe infatti il recupero sia del cobalto che del biossido di manganese, oltre a idrossido di litio, nichel e rame. Il metodo di riciclo elettro-idrometallurgico utilizza solo corrente elettrica, senza calore o chimica. Questo significa offrire un sostanziale miglioramento rispetto alle tradizionali tecniche di riciclo pirometallurgico e idrometallurgico. I vantaggi si hanno sia in termini di emissioni che di tassi di recupero di materia e rifiuti prodotti. 

L’elettro-idrometallurgia avanzata sostituisce i forni inquinanti e le sostanze chimiche tossiche tipiche dei processi utilizzati ad oggi per separare i metalli critici dalle batterie al litio esaurite.

Ben Taecker, Chief Engineering & Operations Officer di Aqua Metals è in brodo di giuggiole. Il dirigente parla di “una pietra miliare straordinaria”, che “rappresenta il futuro del riciclo sostenibile delle batterie al litio negli Stati Uniti e oltre. “Non solo stiamo dimostrando la scalabilità della nostra soluzione, ma anche i significativi vantaggi in termini di tassi di recupero, riduzione delle emissioni e sicurezza dei lavoratori rispetto agli attuali impianti di riciclo delle batterie”.

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Senza chimica né calore, recuperare metalli preziosi dalle batterie al litio può diventare un processo a basse emissioni e rifiuti

(Rinnovabili.it) Una società con sede a Reno, in Nevada, potrebbe essere la prima al mondo ad utilizzare l’elettro-idrometallurgia avanzata per recuperare metalli preziosi dalle batterie al litio. Si chiama Aqua Metals, e qualche giorno fa ha annunciato di aver completato la messa in opera del suo impianto pilota. L’azienda è in grado, dichiara in una nota, di operare 24 ore al giorno per 5 giorni a settimana e produrre quantità vendibili di metalli preziosi di elevata purezza. 

L’impianto pilota è stato completato in circa otto mesi ed è passata ora a un’operatività 24 ore su 24. I numeri sono ancora da impianto sperimentale: oggi è infatti in grado di produrre 75 tonnellate all’anno di massa nera lavorata. La massa nera è la polvere che si ricava dalla triturazione della batteria. A regime, però l’impianto dovrebbe riciclare 10 mila tonnellate di batterie all’anno. 

Soprattutto, si tratta di metalli riciclati in modo sostenibile. La tecnologia brevettata AquaRefining permetterebbe infatti il recupero sia del cobalto che del biossido di manganese, oltre a idrossido di litio, nichel e rame. Il metodo di riciclo elettro-idrometallurgico utilizza solo corrente elettrica, senza calore o chimica. Questo significa offrire un sostanziale miglioramento rispetto alle tradizionali tecniche di riciclo pirometallurgico e idrometallurgico. I vantaggi si hanno sia in termini di emissioni che di tassi di recupero di materia e rifiuti prodotti. 

L’elettro-idrometallurgia avanzata sostituisce i forni inquinanti e le sostanze chimiche tossiche tipiche dei processi utilizzati ad oggi per separare i metalli critici dalle batterie al litio esaurite.

Ben Taecker, Chief Engineering & Operations Officer di Aqua Metals è in brodo di giuggiole. Il dirigente parla di “una pietra miliare straordinaria”, che “rappresenta il futuro del riciclo sostenibile delle batterie al litio negli Stati Uniti e oltre. “Non solo stiamo dimostrando la scalabilità della nostra soluzione, ma anche i significativi vantaggi in termini di tassi di recupero, riduzione delle emissioni e sicurezza dei lavoratori rispetto agli attuali impianti di riciclo delle batterie”.

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