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Gord Recensione: l’oscurità governa ogni cosa | GamesVillage.it

Author: GamesVillage.it

Secondo gli archeologi, il Gord era una fortificazione protetta da una lunga palizzata alle volte impossibile da infrangere e distruggere facilmente. Non è un caso che Covenant, – un team di sviluppo che vede esponenti alcuni sviluppatori di The Witcher – abbia sfruttato le leggende dei Gord per creare un’opera videoludica che parlasse a cuore aperto delle leggendarie costruzioni che proteggevano persone, animali e chiunque al suo interno. Se c’è qualcosa che ci ha sempre attirato di queste produzioni, infatti, è la possibilità di creare ben più che un classico insediamento: in tal senso, Gord è a tutti gli effetti uno strategico in tempo reale in cui non si costruisce, tuttavia, una propria civiltà. Al contrario, si ergono palizzate, difese e qualunque cosa utile per tenere lontani i nemici e, soprattutto, coloro che non sono i benvenuti. Interfacciarsi con Gord, insomma, non ha previsto nulla di originale o mai visto prima, perciò Covenant non reinventa in alcun modo la ruota, nonostante le ottime idee.

A differenza di tante produzioni del genere, c’è un lato narrativo che sorregge l’intera campagna di gioco, facilmente approcciabile dal menu principale. O se proprio non si vuole seguire una storia prestabilita, c’è invece la possibilità di selezionare uno scenario libero e partire all’avventura senza troppe ansie. Prima di buttarci a capofitto nell’ignoto, però, abbiamo deciso di intraprendere una strada sicura, la stessa consigliata dagli sviluppatori. Non è stata semplice da intraprendere ma, ovviamente, non potevamo certamente guardarci indietro. Mostri, nemici, creature dell’incubo e tanto altro: cosa si cela nell’oscurità delle foreste slave, purtroppo, è un gran mistero. Noi abbiamo cercato di svelarne uno, ma non è stato semplice. C’era altro, tanto altro, forse troppo. Non possiamo dirvi come ne siamo usciti, ma abbiamo ancora il sangue dei nostri fratelli sugli indumenti a causa delle creature che se ne sono cibati.

Il lato oscuro di Gord

Il mondo è in totale turbamento. Un gruppo di sopravvissuti, accompagnato da un gran conestabile e da un vecchio saggio, s’inoltra nella foresta alla ricerca di un materiale prezioso per il re. Non è una trama molto intricata, nonostante ci siano parecchi rimandi alla cultura slava. L’ambientazione, in tal senso, non tradisce affatto: l’atmosfera sapientemente ricreata al suo interno mostra uno scenario brutale e singolare, dominato da un buio senza fine. La campagna principale, oltre ad accompagnare alle meccaniche principali della produzione, dà un respiro di sollievo alle tante novità all’interno dello scenario libero, già spiegato poco prima. Si tratta di una narrazione semplice, sorretta al contempo da alcune cutscene interessanti che spiegano cosa sta accadendo nel mondo e perché questo gruppo di avventurieri si ritrova a dover costruire Gord su Gord per sopravvivere e arrivare alla fine.

Se c’è una cosa che spinge un uomo a compiere scelte folli, è certamente l’oro. Anche all’interno di Gord, infatti, non c’è spazio affatto per i tentennamenti. Questi avventurieri si sono spinti così lontano da casa per arrivare a una miniera che si racconta essere piena zeppa di possibilità inedite. Oltre a poter consentire al re degli Slavi di comandare ogni singola tribù, gli permetterà di creare un’armata in grado di giungere a occidente, con lo scopo di mettere in difficoltà i reami che osano sfidarlo. Non si tratta, come accennavamo prima, di una trama estremamente intricata. Se da una parte però la narrazione convince, dall’altra è l’atmosfera ricreata per l’occasione da parte del team a deliziare e meravigliare dall’inizio alla fine, con un approccio deciso e ben orchestrato che mostra una maturità invidiabile nel trattare certi temi. La storia, in tal senso, potrebbe sembrare classica e già rodata in passato ma, al contrario, mostra tanta particolarità e voglia di mostrare quanto i Gord fossero fondamentali nell’Alto Medioevo. Come accennavamo prima, si tratta infatti di un periodo oscuro, dominato da credenze popolari e antiche divinità.

Il Cristianesimo non ha ancora raggiunto ogni angolo del mondo e i popoli slavi, infatti, non erano stati tutti convertiti, con alcuni di essi ancora fedeli alla vecchia religione che aveva fagocitato le paure di tutti e le ansie per il futuro. Il team ha rimarcato questo genere di differenze per creare un’opera capace di convogliare ogni energia proprio per mostrare cosa si celi dentro i miti attorno al Gord, che va ben oltre l’umana comprensione e cosa potrebbe aspettarsi chiunque. L’unico luogo sicuro era una fortificazione protetta da guardie giovani ma esperte, da sonagli, da torri di guardia e trappole. Gord parte proprio così, da una base, la sua base, e poi si estende completamente.

Sopravvivere alla fine di tutto

Come accennavamo prima, Gord è uno strategico in tempo reale con una visuale isometrica. Al suo interno, è possibile selezionare ogni membro del gruppo e muoverlo come si preferisce, aumentando lo zoom o allontanandolo. Le prime costruzione di un Gord sono le palizzate, utili per proteggersi dai nemici. Da una ruota delle costruzioni estremamente intuitiva, in cui sono presenti varie categorie di edificazione, è possibile erigere ciò che si vuole in base ai materiali raccolti. Ogni membro del gruppo, infatti, può essere incaricato di tagliare la legna e depositarla nella segheria, mentre qualcuno può cercare del cibo (magari funghi, pesci o selvaggina) per aggiungerla nel Gord e renderla così disponibile alla popolazione dell’insediamento, che si può migliorare di volta in volta in base alle necessità. Il titolo consente, inoltre, di esplorare l’intera mappa di gioco alla ricerca di laghi o specchi d’acqua, fondamentali per procacciarsi più cibo possibile. Anche se sarà inizialmente complesso, si dovrà pensare attentamente a ogni mossa, persino a quella che qualcuno penserebbe sia inutile.

Ben prima di sistemare ogni cosa, è meglio assicurarsi di avere ben in mente una strategia: in Gord niente può essere fatto per caso e di fretta, poiché anche un minimo errore, corrisponde alla fine. Ed è meglio non arrivarci. Una volta sistemate le difese, è il momento di assicurarsi che i membri del gruppo non impazziscano, costruendo infatti una indromeleria, un luogo in cui si fabbrica e beve idromele. Oltre a preservare la loro sanità mentale, consente loro di lavorare meglio e prepararsi a dovere alle varie attività giornaliere. Al centro del Gord, una volta raggiunto il massimo e ottenuto dell’argilla, si può in seguito erigere un tempio al centro del villaggio, così da pregare gli spiriti e ringraziarli. In Gord, però, i miti del passato vanno di pari passo con la magia e la stregoneria, e gli incantesimi che si possono ottenere pregando al tempio, consentono di sbarazzarsi dei nemici con rapidità.

A volte non basteranno soltanto le difese, tant’è che sarà necessario prepararsi a dovere con un piccolo esercito che sappia il fatto suo. Ci sarà la possibilità di armare dei lancieri (una truppa di élite particolarmente forte), dei guerrieri con scudo e ascia e degli arcieri, utilissimi per impedire ai nemici di avere la meglio in certe occasioni. L’obiettivo è solo: proteggere il Gord e impedire loro che si avvicinino, alle volte prendendo la folle iniziativa di uscire dalla fortificazioni per stanarli e ucciderli. Meglio, però, farlo con il dovuto raziocinio: là fuori ci sono creature pronte a tutte, alcune delle quali provenienti dagli angoli più oscuri e abietti del mondo. Non sarà semplice batterli, specie gli Orrori, delle bestie che si sono consumate in vita a odiare così tanto da aver perso completamente il senno, pretendendo sacrifici. Il game design dell’opera, perfettamente in linea con lo spirito oscuro dell’opera, coinvolge anche grazie a un sistema ludico che dà vita a una sorta di gioco di ruolo, con scelte da intraprendere in base alle situazioni. Spesso al Gord arriverà qualcuno affamato e perso, che necessiterà di assistenza e vorrà essere messo al lavoro, e in altre occasioni, invece, ci sarà un’anima che vorrà benedire il Gord e i suoi abitanti. Chi potrebbe mai mettersi contro gli spiriti? Nessuno. Intanto, però, potrebbe essere il caso di fare molta attenzione a non infastidire un Orrore, che può addirittura compromettere l’egemonia dell’insediamento, se non ha ciò che vuole.

Tanto fascino e personalità

Gord è una produzione coraggiosa, particolareggiata e originale. A differenza di molti strategici del genere, implementa saggiamente una storia che coinvolge e intrattiene, lasciando al giocatore ogni azione. Ciò si manifesta ancora più seriamente quando si scegli di interfacciarsi con lo scenario libero, dov’è possibile sbizzarrirsi in ogni possibile, divertendosi a sistemare il Gord come si preferisce. Sul lato tecnico, inoltre, non abbiamo nulla da eccepire, tanto che è ottimo e ben implementato. Non sono presenti bug di alcun genere che potrebbero infastidire la prosecuzione dell’esperienza, e ciò non può che fare del bene a uno stilema già perfettamente integrato. Se state cercando un’opera oscura, brutale e degna di nota, l’oscurità di Gord potrebbe fare al caso vostro.

Piattaforme:  PS5, Xbox Series X|S e PC

Sviluppatore: Covenant

Publisher: Team17

Uno strategico particolareggiato, ben strutturato e coinvolgente, capace di lasciare il giocatore alla mercé delle sue decisioni. Non sarà semplice interfacciarsi con le tante novità al suo interno, né prepararsi a dovere ai misteri che Gord nasconderà, come sarà impossibile non restare affascinati dalla sua storia, in grado di lasciare di stucco e, al contempo, di sorprendere quanto intrattenere. 

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