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Una nuova immagine della Nebulosa Anello del telescopio spaziale James Webb

Author: Hardware Upgrade

In questi giorni tutti gli occhi sono rivolti alla Luna a causa delle missioni Luna-25 e Chandrayaan-3. Questo però non ci deve far dimenticare che il Cosmo è grande. Durante la prima settimana di agosto avevamo scritto della pubblicazione di un’immagine della Nebulosa Anello (conosciuta anche come Messier 57, M57 o NGC 6720) catturata dal telescopio spaziale James Webb. A differenza di altre occasioni, quell’immagine era stata resa disponibile non attraverso il “solito” archivio di NASA/ESA ma con un comunicato congiunto della Western University, dell’Università di Manchester, dell’University College London e di altre istituzioni.

nebulosa anello jwst

Immagine di NIRCam, click per ingrandire

Ora finalmente abbiamo una nuova immagine (in realtà due) catturata sempre dal JWST con i dati di NIRCam per il vicino infrarosso e MIRI per il medio infrarosso. Questo oggetto celeste è decisamente spettacolare anche per i profani dell’astronomia in quanto risulta essere molto evocativo e, grazie alle colorazioni applicate in post-produzione, è possibile esaltarne le forme. In passato la Nebulosa Anello era già stata ripresa, tra gli altri, dal telescopio spaziale Hubble. Ora Webb aggiunge ulteriori dettagli. Questo è quello che sappiamo.

L’immagine della Nebulosa Anello e il telescopio spaziale James Webb

Secondo quanto riportato dai comunicati congiunti di ESA e NASA, grazie al telescopio spaziale James Webb è stato possibile catturare dettagli incredibili della Nebulosa Anello (che si trova a circa 2300-2500 anni luce dalla Terra, nella costellazione della Lira). Al centro c’è una stella che ha espulso gli strati più esterni a causa delle fasi finali della sua vita. Con l’osservazione attraverso NIRCam e MIRI è stato possibile, per esempio, evidenziare la struttura dell’anello interno e quella delle regioni più esterne così da comprenderne meglio le dinamiche.

nebulosa jwst

Immagine di MIRI, click per ingrandire

La nebulosa ha al suo interno delle zone ricche di idrogeno molecolare con la regione più interna dove il gas è invece particolarmente caldo. Sempre in questa zona è presente un anello (sottile) dove sono presenti molecole ricche di carbonio chiamate idrocarburi policiclici aromatici.

Ancora più interessante è che la struttura così particolare della Nebulosa Anello sarebbe stata plasmata da una stella di massa inferiore che orbita intorno a quella principale a una distanza pari a quella che c’è tra la Terra e Plutone. Questa stella meno densa del sistema binario non è ancora stata rilevata e quindi al momento attuale è un’ipotesi nonostante le potenzialità del telescopio spaziale James Webb. Dalla zona interna a quella più esterna si notano degli archi concentrici. Gli scienziati credono che il loro ritmo di formazione sia uno ogni 280 anni.

jwst nebulosa anello

A sinistra l’immagine di HST, a destra quella di JWST

La struttura di questo oggetto celeste vede al centro materia a bassa densità che si estende sia verso la Terra che nella direzione opposta. La stella principale diventerà in futuro una nana bianca (di dimensioni piccole ma molto densa e calda) mentre è già passata dallo stadio di gigante rossa. Una fine analoga a quella che potrebbe fare il Sole tra alcuni miliardi di anni.

Il telescopio spaziale James Webb è stato utilizzato per queste osservazioni il 4 agosto 2022 per NIRCam e sono stati impiegati i filtri F162M, F212N, F300M e F335M. Per MIRI invece le osservazioni risalgono al 14 luglio 2022 e 21 agosto 2022 utilizzando i filtri F560W, F770W, F1000W, F1130W, F1280W, F1500W, F1800W, F2100W, F2550W. La zona coperta nell’immagine è pari a 2,14 x 2,17 arcominuti. ESA ha reso disponibili le immagini ad alta risoluzione da circa 90 MB di NIRCam e da 7,3 MB di MIRI.

Author: Hardware Upgrade

In questi giorni tutti gli occhi sono rivolti alla Luna a causa delle missioni Luna-25 e Chandrayaan-3. Questo però non ci deve far dimenticare che il Cosmo è grande. Durante la prima settimana di agosto avevamo scritto della pubblicazione di un’immagine della Nebulosa Anello (conosciuta anche come Messier 57, M57 o NGC 6720) catturata dal telescopio spaziale James Webb. A differenza di altre occasioni, quell’immagine era stata resa disponibile non attraverso il “solito” archivio di NASA/ESA ma con un comunicato congiunto della Western University, dell’Università di Manchester, dell’University College London e di altre istituzioni.

nebulosa anello jwst

Immagine di NIRCam, click per ingrandire

Ora finalmente abbiamo una nuova immagine (in realtà due) catturata sempre dal JWST con i dati di NIRCam per il vicino infrarosso e MIRI per il medio infrarosso. Questo oggetto celeste è decisamente spettacolare anche per i profani dell’astronomia in quanto risulta essere molto evocativo e, grazie alle colorazioni applicate in post-produzione, è possibile esaltarne le forme. In passato la Nebulosa Anello era già stata ripresa, tra gli altri, dal telescopio spaziale Hubble. Ora Webb aggiunge ulteriori dettagli. Questo è quello che sappiamo.

L’immagine della Nebulosa Anello e il telescopio spaziale James Webb

Secondo quanto riportato dai comunicati congiunti di ESA e NASA, grazie al telescopio spaziale James Webb è stato possibile catturare dettagli incredibili della Nebulosa Anello (che si trova a circa 2300-2500 anni luce dalla Terra, nella costellazione della Lira). Al centro c’è una stella che ha espulso gli strati più esterni a causa delle fasi finali della sua vita. Con l’osservazione attraverso NIRCam e MIRI è stato possibile, per esempio, evidenziare la struttura dell’anello interno e quella delle regioni più esterne così da comprenderne meglio le dinamiche.

nebulosa jwst

Immagine di MIRI, click per ingrandire

La nebulosa ha al suo interno delle zone ricche di idrogeno molecolare con la regione più interna dove il gas è invece particolarmente caldo. Sempre in questa zona è presente un anello (sottile) dove sono presenti molecole ricche di carbonio chiamate idrocarburi policiclici aromatici.

Ancora più interessante è che la struttura così particolare della Nebulosa Anello sarebbe stata plasmata da una stella di massa inferiore che orbita intorno a quella principale a una distanza pari a quella che c’è tra la Terra e Plutone. Questa stella meno densa del sistema binario non è ancora stata rilevata e quindi al momento attuale è un’ipotesi nonostante le potenzialità del telescopio spaziale James Webb. Dalla zona interna a quella più esterna si notano degli archi concentrici. Gli scienziati credono che il loro ritmo di formazione sia uno ogni 280 anni.

jwst nebulosa anello

A sinistra l’immagine di HST, a destra quella di JWST

La struttura di questo oggetto celeste vede al centro materia a bassa densità che si estende sia verso la Terra che nella direzione opposta. La stella principale diventerà in futuro una nana bianca (di dimensioni piccole ma molto densa e calda) mentre è già passata dallo stadio di gigante rossa. Una fine analoga a quella che potrebbe fare il Sole tra alcuni miliardi di anni.

Il telescopio spaziale James Webb è stato utilizzato per queste osservazioni il 4 agosto 2022 per NIRCam e sono stati impiegati i filtri F162M, F212N, F300M e F335M. Per MIRI invece le osservazioni risalgono al 14 luglio 2022 e 21 agosto 2022 utilizzando i filtri F560W, F770W, F1000W, F1130W, F1280W, F1500W, F1800W, F2100W, F2550W. La zona coperta nell’immagine è pari a 2,14 x 2,17 arcominuti. ESA ha reso disponibili le immagini ad alta risoluzione da circa 90 MB di NIRCam e da 7,3 MB di MIRI.

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